sbarchiamo alle 7 del mattino a ko Tao, dal traghettino nuovo fiammante, tutto rosso e con i pavimenti verdi, dell'amico scozzese. è proprio presto e il risveglio non è facilissimo.
tanto per gradire piove anche qui, ma a quest'ora è tutto chiuso e non possiamo comprare nemmeno i poncho impermeabili. per fortuna c'è una grande tettoia al porto, sotto cui ripararci dalla pioggia e dall'assalto dei taxisti che ci vogliono portare in qualsiasi hotel dell'isola per prendere la corsa e la percentuale sulla stanza.
qui si capisce subito che siamo arrivati in una zona super turistica, Ko Tao significa isola delle tartarughe e l'isola, dicono bellissima, è famosa per le immersioni e proprio per la facilità con cui si incontrano questi animali. si capisce che siamo in zona turistica perchè è tutto diverso da come eravamo abituati noi, si paga tutto e si paga di più, e si paga 20B anche per la toilette davanti al pontile.
sono più cari del solito anche i taxi, il cibo e gli hotel. c'avevano avvisato e c'avevano detto anche che era meglio prenotare perché le isolette del sud sono tutte piene in questo periodo. ma quando vai a prenotare di propongono solo stanze da 800B, se sono poco più di 20 euro, e che in due (viaggio ancora con Renaud e dividiamo la stanza) sono comunque pochi, ma sono sempre più del solito.
e allora pagare 800 per 800 noi non ci siamo fidati delle agenzie, e abbiamo deciso di avventurarci. tanto arriviamo fin troppo presto e abbiamo tutto il tempo di cercare una stanza, se poi non troviamo di meglio ...allora vada comunque per gli 800B, ma almeno c'abbiamo provato!
proviamo proviamo, e appena apre un negozietto compriamo i poncho di nylon leggero e proviamo ...e prova che ti riprova siamo talmente bravi e fortunati che troviamo Mr. J che una stanza bruttarella e nemmeno tanto splendente ce la affitta per soli 350B a notte :) ...sempre da dividere in 2!! ahuahauh alla faccia delle agenzie e alla faccia di quello che a bangkok m'ha detto "se pensi di poter fare da solo fallo" e di quell'altra ancora, che m'ha detto "caro mio 200B a notte al sud te lo scordi!" ...e infatti ora ne pago 175. chiaro non c'è l'aria condizionata da Mr. J e non c'è nemmeno l'acqua calda per la doccia - sai che problema con 36/37 °C di giorno e 28 di notte - in compenso c'è l'acqua calda per il caffè e per il thè, ed è gratis, basta che ti compri le bustine al market. tu metti la bustina e Mr. J ci mette l'acqua calda, che sembra niente, ma intanto un thè al bar costa 40B!
sistemati gli zaini partiamo, come al solito a piedi, alla conquista dell'isola, e girovaghiamo per le due vie principali fino all'ora di pranzo.
il primo giorno di vacanza al mare è un po' duro da digerire per le tasche, e quello che a bangkok potevi mangiarlo per 50B qui costa più del doppio, e tra mangiare e acqua ne spendiamo 150 a testa. e dico la verità, ci viene un po' il muso lungo all'inizio, ma poi passa ed il posto a detta di tutti vale la pena.
ci fidiamo di quello che ci dicono, perché per ora piove ogni mezz'ora, e alla fine scopriamo che forse abbiamo saltato qualche pagina sulle guide, o abbiamo fatto di tutta la thailandia un fascio, o di tutto il sud un fascio, ma qui in realtà essendo sulla costa est è il periodo in cui arrivano i monsoni dall'indonesia, e portano tutta questa pioggia. cacchio!
allora cerco su internet le previsioni del tempo, potevo pensarci prima, e la cosa è preoccupante, perché qui si prevede pioggia per tutta la settimana, mentre a phuket a quanto pare c'è il sole. possibile che abbia preso davvero una cantonata così grossa?! beh a giudicare dai fiumi d'acqua che vengono giù dalle strade si direbbe proprio di si. ma per ora mio malgrado non rimane molto da fare, e restiamo chiusi in stanza, ascoltiamo un po' di musica, e la pioggia, leggiamo la lonely planet alla ricerca di una via d'uscita e speriamo che domani sia meglio, anche se le previsioni dicono il contrario.
e pensare che a Ko Pa Ngan c'è il full moon party più grosso e famoso di tutta la thailandia, che mentre dalle altre parti è una festa pagana con musiche tradizionali, costumi, fiori che galleggiano in mare e lanterne che volano in cielo, li è un rave gigantesco, con migliaia di persone che ballano a tempo di disco music su tutte le spiagge. c'è gente che arriva in aereo da tutto il mondo, direttamente a ko samui, e poi in barca fino a ko pa ngan, solo per il full moon party, e si passa da una spiaggia all'altra, da un genere musicale all'altro, tutto attorno all'isola, con in mano un secchiello di ghiaccio pieno di qualcosa da mischiare al whisky o pieno di birre.
non ho intenzione di andarci a ko pa ngan, non è quella la mia vacanza, e non è quello il mio viaggio. non sono qui per passare una notte o 7 completamente sbronzo e poi ritornare a casa con in bocca quel sapore di metallo arrugginito di chi ha bevuto troppo.
per carità, niente di male per chi lo fa, e buon divertimento! ma non prendo l'aereo andata a ritorno per andare ad un rave, e non prenoto 3 mesi prima un albergo sulla spiaggia per passarci solo un fine settimana. beato chi lo fa, magari a 19 anni, magari con i soldi del papà. io ho interessi diversi, budget diversi e tempi diversi; che se poi finiscono con dieci birre o 100 birre in spiaggia con gli amici fino all'alba va bene uguale, ma non è la stessa cosa!
ma poi smette di piovere, anche se dopo tanto, e usciamo a caccia della cena, anche qui montano un palco, per il full moon party ovviamente. che ci sia un po' di movida anche qui stasera? poco male, stiamo a vedere.
dopo un oretta fanno i fuoci d'artificio per strada, ma noi siamo lontani e non facciamo in tempo a vederli, perché quando arriviamo in spiaggia son già finiti. e quando ritorniamo al molo, dove montavano il palco, non c'è la musica da discoteca qui, ma i canti e i balli tipici thailandesi e le ragazze in costume e i carretti che friggono di tutto, il riso, le verdure, il maiale il pollo e anche il pesce. così gironzoliamo tra la festa, e ci passiamo delle ore.
quando il buio è più pesto allora iniziano a lanciare per aria le lanterne. dei cilindri di carta bianca, sottile e leggera, dove si appendono sotto dei grossi anelli di carta pesta che si accendono, e il calore dell'aria ad un certo punto, come una mongolfiera fa sollevare per aria la tua lan, terna, e il vento la porta via a svolazzare sul mare. e non solo da questo pontile e da questa spiaggia, ma arrivano lanterne anche dall'altro lato dell'isola, e non capiamo come mai, ma il vento le porta tutte nelle stessa ridezione, fino a fermarsi in un determinato punto da cui non si muovono più.
e in quel punto a momenti ci vedi una decina di lanterne, a momenti decine e decine, che contarle è impossibile, tutte li vicine, ferme ferme a svolazzare per aria fino a quando poi si spengono e lentamente cadono giù in mare.
davvero affascinante, ma è una tradizione thailandese, quindi mi limito a guardarla. la cosa però dilaga e inizia rapidamente a coinvolgere anche tanti turisti e dopo un paio d'ore ok! non resisto, e con Renaud decidiamo di comprare anche noi la nostra lanterna!
l'accendiamo e la teniamo bassa bassa sul molto per un bel po', perché in tanti anno troppa fretta di farla partire, ma se dentro l'aria non è abbastanza calda allora il vento la scuote, la fa abbassare e qualche volta la fa piombare subito in mare. l'abbiamo già visto succedere a tanta gente. e allora noi aspettiamo pazientemente, un bel po', e poi ci guardiamo un faccia e "ok, aspettiamo" e ancora un altro paio di volte finché la nostra lanterna vuole proprio scappar via da sola e quando la lasciamo andare decolla come un missile!
come Montgolfier, mi dice Renaud da buon francese. e vabeh penso io, che se non sbaglio Galileo il pallone aerostatico l'aveva pensato centinaia di anni prima. ma non stiamo qui a sottilizzare, che in fondo è un pezzetto di carta con uno stoppino che svolazza in cielo e poi cade in mare. ma siamo in Thailandia ed è il full moon party, e quella è anche la nostra lanterna e vederla volare in alto fino a raggiungere tutte le altre è anche un pochino emozionante. quando la nostra lanterna si spegne ci spostiamo in spiaggia, e li è pieno di thailandesi di tutte le età, con delle vaschette galleggianti con dentro piante, fiori, candele e incensi.
le lasciano andare in mare, tra le piccole onde, ringraziano e pregano. confidano nella buona sorte e nel buon auspicio del rito e della tradizione. e ringraziano il mare e il cielo che si portano via i fuori e le lampade, e allo stesso tempo si scusano col mare, perché lo stiamo sporcando.
ed è proprio carino questo full moon party vero e tipico, con un sacco di thailandesi, senza musica da discoteca ne ragazzetti sbronzi che ballano.
tanto per gradire piove anche qui, ma a quest'ora è tutto chiuso e non possiamo comprare nemmeno i poncho impermeabili. per fortuna c'è una grande tettoia al porto, sotto cui ripararci dalla pioggia e dall'assalto dei taxisti che ci vogliono portare in qualsiasi hotel dell'isola per prendere la corsa e la percentuale sulla stanza.
qui si capisce subito che siamo arrivati in una zona super turistica, Ko Tao significa isola delle tartarughe e l'isola, dicono bellissima, è famosa per le immersioni e proprio per la facilità con cui si incontrano questi animali. si capisce che siamo in zona turistica perchè è tutto diverso da come eravamo abituati noi, si paga tutto e si paga di più, e si paga 20B anche per la toilette davanti al pontile.
sono più cari del solito anche i taxi, il cibo e gli hotel. c'avevano avvisato e c'avevano detto anche che era meglio prenotare perché le isolette del sud sono tutte piene in questo periodo. ma quando vai a prenotare di propongono solo stanze da 800B, se sono poco più di 20 euro, e che in due (viaggio ancora con Renaud e dividiamo la stanza) sono comunque pochi, ma sono sempre più del solito.
e allora pagare 800 per 800 noi non ci siamo fidati delle agenzie, e abbiamo deciso di avventurarci. tanto arriviamo fin troppo presto e abbiamo tutto il tempo di cercare una stanza, se poi non troviamo di meglio ...allora vada comunque per gli 800B, ma almeno c'abbiamo provato!
proviamo proviamo, e appena apre un negozietto compriamo i poncho di nylon leggero e proviamo ...e prova che ti riprova siamo talmente bravi e fortunati che troviamo Mr. J che una stanza bruttarella e nemmeno tanto splendente ce la affitta per soli 350B a notte :) ...sempre da dividere in 2!! ahuahauh alla faccia delle agenzie e alla faccia di quello che a bangkok m'ha detto "se pensi di poter fare da solo fallo" e di quell'altra ancora, che m'ha detto "caro mio 200B a notte al sud te lo scordi!" ...e infatti ora ne pago 175. chiaro non c'è l'aria condizionata da Mr. J e non c'è nemmeno l'acqua calda per la doccia - sai che problema con 36/37 °C di giorno e 28 di notte - in compenso c'è l'acqua calda per il caffè e per il thè, ed è gratis, basta che ti compri le bustine al market. tu metti la bustina e Mr. J ci mette l'acqua calda, che sembra niente, ma intanto un thè al bar costa 40B!
sistemati gli zaini partiamo, come al solito a piedi, alla conquista dell'isola, e girovaghiamo per le due vie principali fino all'ora di pranzo.
il primo giorno di vacanza al mare è un po' duro da digerire per le tasche, e quello che a bangkok potevi mangiarlo per 50B qui costa più del doppio, e tra mangiare e acqua ne spendiamo 150 a testa. e dico la verità, ci viene un po' il muso lungo all'inizio, ma poi passa ed il posto a detta di tutti vale la pena.
ci fidiamo di quello che ci dicono, perché per ora piove ogni mezz'ora, e alla fine scopriamo che forse abbiamo saltato qualche pagina sulle guide, o abbiamo fatto di tutta la thailandia un fascio, o di tutto il sud un fascio, ma qui in realtà essendo sulla costa est è il periodo in cui arrivano i monsoni dall'indonesia, e portano tutta questa pioggia. cacchio!
allora cerco su internet le previsioni del tempo, potevo pensarci prima, e la cosa è preoccupante, perché qui si prevede pioggia per tutta la settimana, mentre a phuket a quanto pare c'è il sole. possibile che abbia preso davvero una cantonata così grossa?! beh a giudicare dai fiumi d'acqua che vengono giù dalle strade si direbbe proprio di si. ma per ora mio malgrado non rimane molto da fare, e restiamo chiusi in stanza, ascoltiamo un po' di musica, e la pioggia, leggiamo la lonely planet alla ricerca di una via d'uscita e speriamo che domani sia meglio, anche se le previsioni dicono il contrario.
e pensare che a Ko Pa Ngan c'è il full moon party più grosso e famoso di tutta la thailandia, che mentre dalle altre parti è una festa pagana con musiche tradizionali, costumi, fiori che galleggiano in mare e lanterne che volano in cielo, li è un rave gigantesco, con migliaia di persone che ballano a tempo di disco music su tutte le spiagge. c'è gente che arriva in aereo da tutto il mondo, direttamente a ko samui, e poi in barca fino a ko pa ngan, solo per il full moon party, e si passa da una spiaggia all'altra, da un genere musicale all'altro, tutto attorno all'isola, con in mano un secchiello di ghiaccio pieno di qualcosa da mischiare al whisky o pieno di birre.
non ho intenzione di andarci a ko pa ngan, non è quella la mia vacanza, e non è quello il mio viaggio. non sono qui per passare una notte o 7 completamente sbronzo e poi ritornare a casa con in bocca quel sapore di metallo arrugginito di chi ha bevuto troppo.
per carità, niente di male per chi lo fa, e buon divertimento! ma non prendo l'aereo andata a ritorno per andare ad un rave, e non prenoto 3 mesi prima un albergo sulla spiaggia per passarci solo un fine settimana. beato chi lo fa, magari a 19 anni, magari con i soldi del papà. io ho interessi diversi, budget diversi e tempi diversi; che se poi finiscono con dieci birre o 100 birre in spiaggia con gli amici fino all'alba va bene uguale, ma non è la stessa cosa!
ma poi smette di piovere, anche se dopo tanto, e usciamo a caccia della cena, anche qui montano un palco, per il full moon party ovviamente. che ci sia un po' di movida anche qui stasera? poco male, stiamo a vedere.
dopo un oretta fanno i fuoci d'artificio per strada, ma noi siamo lontani e non facciamo in tempo a vederli, perché quando arriviamo in spiaggia son già finiti. e quando ritorniamo al molo, dove montavano il palco, non c'è la musica da discoteca qui, ma i canti e i balli tipici thailandesi e le ragazze in costume e i carretti che friggono di tutto, il riso, le verdure, il maiale il pollo e anche il pesce. così gironzoliamo tra la festa, e ci passiamo delle ore.
quando il buio è più pesto allora iniziano a lanciare per aria le lanterne. dei cilindri di carta bianca, sottile e leggera, dove si appendono sotto dei grossi anelli di carta pesta che si accendono, e il calore dell'aria ad un certo punto, come una mongolfiera fa sollevare per aria la tua lan, terna, e il vento la porta via a svolazzare sul mare. e non solo da questo pontile e da questa spiaggia, ma arrivano lanterne anche dall'altro lato dell'isola, e non capiamo come mai, ma il vento le porta tutte nelle stessa ridezione, fino a fermarsi in un determinato punto da cui non si muovono più.
e in quel punto a momenti ci vedi una decina di lanterne, a momenti decine e decine, che contarle è impossibile, tutte li vicine, ferme ferme a svolazzare per aria fino a quando poi si spengono e lentamente cadono giù in mare.
davvero affascinante, ma è una tradizione thailandese, quindi mi limito a guardarla. la cosa però dilaga e inizia rapidamente a coinvolgere anche tanti turisti e dopo un paio d'ore ok! non resisto, e con Renaud decidiamo di comprare anche noi la nostra lanterna!
l'accendiamo e la teniamo bassa bassa sul molto per un bel po', perché in tanti anno troppa fretta di farla partire, ma se dentro l'aria non è abbastanza calda allora il vento la scuote, la fa abbassare e qualche volta la fa piombare subito in mare. l'abbiamo già visto succedere a tanta gente. e allora noi aspettiamo pazientemente, un bel po', e poi ci guardiamo un faccia e "ok, aspettiamo" e ancora un altro paio di volte finché la nostra lanterna vuole proprio scappar via da sola e quando la lasciamo andare decolla come un missile!
come Montgolfier, mi dice Renaud da buon francese. e vabeh penso io, che se non sbaglio Galileo il pallone aerostatico l'aveva pensato centinaia di anni prima. ma non stiamo qui a sottilizzare, che in fondo è un pezzetto di carta con uno stoppino che svolazza in cielo e poi cade in mare. ma siamo in Thailandia ed è il full moon party, e quella è anche la nostra lanterna e vederla volare in alto fino a raggiungere tutte le altre è anche un pochino emozionante. quando la nostra lanterna si spegne ci spostiamo in spiaggia, e li è pieno di thailandesi di tutte le età, con delle vaschette galleggianti con dentro piante, fiori, candele e incensi.
le lasciano andare in mare, tra le piccole onde, ringraziano e pregano. confidano nella buona sorte e nel buon auspicio del rito e della tradizione. e ringraziano il mare e il cielo che si portano via i fuori e le lampade, e allo stesso tempo si scusano col mare, perché lo stiamo sporcando.
ed è proprio carino questo full moon party vero e tipico, con un sacco di thailandesi, senza musica da discoteca ne ragazzetti sbronzi che ballano.
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