la mattina di domenica 9 dicembre partiamo presto dal green garden resort, e dopo aver fatto il giro di tutti i resort della zona per raccattare gli altri passeggeri, andiamo mal pontile per prendere la nostra barca da ko lanta a ko mook.
la ragazza del residence c'aveva avvisato, la barca è la stessa che porta le persone a fare il tour della quattro isole in un giorno, e dopo circa un'ora di navigazione si ferma per la prima tappa. la gente fa snorkeling vicino a ko ngai, dove io sarei voluto andare a fare le immersioni, ma era troppo costoso arrivarci e restarci quindi ho desistito. i thailandesi con i loro giubottini salvagente arancioni fanno il bagno tutti insieme, come tante paperelle, e non mettono nemmeno la testa sott'acqua per vedere la meraviglia che c'è sotto. si limitano a galleggiare e a ridere a crepapelle, che buffi! io nel frattempo dormicchio in attesa di ripartire. una mezz'ora di bagnetti thai e un'altra mezz'ora di barca e arriviamo a ko mook, ma non dalla parte dell'isola dove c'è il molo, bensì dalla parte opposta. i passeggeri del tour fanno un altro bagno, mentre a noi che andiamo a ko mook ci sbarcano su una long tail boat, la tipica barca di legno thailandese, che ci porta a terra sulla spiaggia di "falang beach".
anche qui sabbia bianca e palme, un altro piccolo paradiso. l'isola è davvero piccola e scopriamo che esiste una sola strada principale che la attraversa. in parte sterrata e in parte cementata.
troviamo un bungalov per due persone per 400b a notte, da Mayouw, vicinissimo alla spiaggia. pranziamo e facciamo un riposino in attesa che diminuisca il caldo infernale.
attraversiamo a piedi l'isola fino al lato opposto, circa 40 minuti di camminata, visitiamo il villaggio dei pescatori. mentre siamo intenti ad osservare il mini cantiere sulla spiaggia, di un artigiano che costruisce le long tail boat, completamente a mano, inizia a piovere. si son fatte già le sette e in attesa che spiova ci fermiamo per uno spuntino sotto la tettoia di una ragazza sorridente, che nel suo negozietto vende anche dei dolci fatti a mano da lei. appena spiove ci incamminiamo per il ritorno e andiamo a chiedere informazioni per le immersioni al chillout divers bar, direttamente sulla spiaggia.
al chillout divers http://chilloutdivers.com (sul sito c'è anche la mappa di ko mook) conosco il titolare, Richard e la moglie, il ragazzo che collabora con loro Alex, il padre Thomas e tutto il resto della familia. tutti loro di preciso non so da dove vengono, ma mi sembra di capire da qualche paese scandinavo, e tutto lo staff in totale parla otto lingue.
tutti son rimpatici carini e gentili, ma Thomas tra tutti è quello più brillante, che attacca bottone subito. viene a ko mook da quando era ancora più selvaggia e quest'inverno ci passa due mesi. dice che è il posto ideale per staccare la spina da tutti i problemi, rilassarsi senza pensare a niente, stare in vacanza con tutta la famiglia e fare qualche immersione.
in famiglia viaggiano tutti tantissimo, e lui parla 5 lingue. l'inglese benissimo, lo svedese o norvegese per discendenza dei genitori, il tedesco grazie alla nonna, un po' di spagnolo e un po' di italiano (ma lo capisce benissimo) per precedenti lavori. niente di speciale dice, "sono solo stato fortunato ad avere occasione di impararle, la maggior parte da bambino e le altre da giovane".
lo staff del residence sulla spiaggia organizza un barbecue, e anche se il prezzo non è super economico ci lasciamo tentare.
dopo il manzo alla griglia ritorniamo al chillout bar per una birra, e Richard mi da tutte le informazioni per le immersioni e mi fa vedere la sport camera appena comprata, con cui domani farà i video delle immersioni. il posto promette bene e i ragazzi sono simpatici e decisamente amichevoli, quindi vada per le immersioni domani mattina. altre 2 birre e altre 4 chiacchiere e facciamo tutti un tuffo in mare, ritorno al bungalov, faccio una bella doccia e poi a dormire!
ci vediamo domani ko mook.
la ragazza del residence c'aveva avvisato, la barca è la stessa che porta le persone a fare il tour della quattro isole in un giorno, e dopo circa un'ora di navigazione si ferma per la prima tappa. la gente fa snorkeling vicino a ko ngai, dove io sarei voluto andare a fare le immersioni, ma era troppo costoso arrivarci e restarci quindi ho desistito. i thailandesi con i loro giubottini salvagente arancioni fanno il bagno tutti insieme, come tante paperelle, e non mettono nemmeno la testa sott'acqua per vedere la meraviglia che c'è sotto. si limitano a galleggiare e a ridere a crepapelle, che buffi! io nel frattempo dormicchio in attesa di ripartire. una mezz'ora di bagnetti thai e un'altra mezz'ora di barca e arriviamo a ko mook, ma non dalla parte dell'isola dove c'è il molo, bensì dalla parte opposta. i passeggeri del tour fanno un altro bagno, mentre a noi che andiamo a ko mook ci sbarcano su una long tail boat, la tipica barca di legno thailandese, che ci porta a terra sulla spiaggia di "falang beach".
anche qui sabbia bianca e palme, un altro piccolo paradiso. l'isola è davvero piccola e scopriamo che esiste una sola strada principale che la attraversa. in parte sterrata e in parte cementata.
troviamo un bungalov per due persone per 400b a notte, da Mayouw, vicinissimo alla spiaggia. pranziamo e facciamo un riposino in attesa che diminuisca il caldo infernale.
attraversiamo a piedi l'isola fino al lato opposto, circa 40 minuti di camminata, visitiamo il villaggio dei pescatori. mentre siamo intenti ad osservare il mini cantiere sulla spiaggia, di un artigiano che costruisce le long tail boat, completamente a mano, inizia a piovere. si son fatte già le sette e in attesa che spiova ci fermiamo per uno spuntino sotto la tettoia di una ragazza sorridente, che nel suo negozietto vende anche dei dolci fatti a mano da lei. appena spiove ci incamminiamo per il ritorno e andiamo a chiedere informazioni per le immersioni al chillout divers bar, direttamente sulla spiaggia.
al chillout divers http://chilloutdivers.com (sul sito c'è anche la mappa di ko mook) conosco il titolare, Richard e la moglie, il ragazzo che collabora con loro Alex, il padre Thomas e tutto il resto della familia. tutti loro di preciso non so da dove vengono, ma mi sembra di capire da qualche paese scandinavo, e tutto lo staff in totale parla otto lingue.
tutti son rimpatici carini e gentili, ma Thomas tra tutti è quello più brillante, che attacca bottone subito. viene a ko mook da quando era ancora più selvaggia e quest'inverno ci passa due mesi. dice che è il posto ideale per staccare la spina da tutti i problemi, rilassarsi senza pensare a niente, stare in vacanza con tutta la famiglia e fare qualche immersione.
in famiglia viaggiano tutti tantissimo, e lui parla 5 lingue. l'inglese benissimo, lo svedese o norvegese per discendenza dei genitori, il tedesco grazie alla nonna, un po' di spagnolo e un po' di italiano (ma lo capisce benissimo) per precedenti lavori. niente di speciale dice, "sono solo stato fortunato ad avere occasione di impararle, la maggior parte da bambino e le altre da giovane".
lo staff del residence sulla spiaggia organizza un barbecue, e anche se il prezzo non è super economico ci lasciamo tentare.
dopo il manzo alla griglia ritorniamo al chillout bar per una birra, e Richard mi da tutte le informazioni per le immersioni e mi fa vedere la sport camera appena comprata, con cui domani farà i video delle immersioni. il posto promette bene e i ragazzi sono simpatici e decisamente amichevoli, quindi vada per le immersioni domani mattina. altre 2 birre e altre 4 chiacchiere e facciamo tutti un tuffo in mare, ritorno al bungalov, faccio una bella doccia e poi a dormire!
ci vediamo domani ko mook.
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