mercoledì 9 marzo 2011

l'incontro con Carius

ogni tanto mi capita di rimuginare delle cose...
frasi già sentite, modi di dire già detti, pensieri già pensati, brandelli di conversazioni iniziate e finite da tanto o lasciate in sospeso.
tra tutte queste cose che mi tornano in mente, più spesso ritornano quelle che mi fanno ridere, e così mi ricordo di quell'amica un pò matta che un giorno mi fa "le barche in fondo sono come animali domestici".
e io una settimana fa qui ad altea ho conosciuto Carius, un ketch di "soli" 14 metri ma ben 22 tonnellate! costruita in ferrocemento da un tedesco.
e se 5 o 6 anni fa non sapevo cosa fosse un ketch ... figuriamoci il ferrocemento...
e poi aiutando a fare i lavori, una pitturata qui, una sbirciata li, una pennellata la, tutto pian piano si chiarisce.
può una barca essere costruita come una casa? travi di ferro bullonate, tondini incrociati e saldati che ricordano un cantiere, reti metalliche a maglie strette e tutto ricoperto di cemento ... che diavoleria è mai ... una barca di cemento armato?!
eppure galleggia dannato Archimede, che a volte non ti capisco proprio!
ma a parte il ferrocemento, i due alberi, le trinchette, le volanti, gli stralli, la pancia larga, la prua affusolata e la poppa a cuore; roba che ai non velisti poco interessa; in fondo aveva ragione lei.
e anche Carius è un po' come un animale domestico, che la conosci, la coccoli, le dai cure e attenzioni e lei non parla ma in qualche modo sembra che ti ricambi e può nascere simpatia o feeling, oppure no.
ha 30 anni Carius e di simpatia ne fa parecchia già solo per questo. abbandonata in un porto per più di 10 anni, qualcuno decide di comprarla per due soldi e metterla a posto, e io ora gli do una mano.
tanti problemi e tanti acciacchi, tante cose sistemate e tante ancora da mettere a posto.
dopo 10 anni che non naviga o forse anche di più le ho rimesso le due rande sui boma, e già così sembra un pò di più una barca a vela e meno un relitto. m'è piaciuto tirare su e poi piegare vele di cotone grosso e bordeaux, fatte a mano quando io nemmeno andavo alle elementari, e serrarle forte con cime di canapa così dure e ruvide che anche le mie mani sono diventate dure e ruvide.
ha un piccolo timone tutto di legno Carius, e se cala un pò il vento forse domani le metterò su anche un genoa sempre di cotone bordeaux.
ancora tanti lavoretti, di elettronica elettricità e falegnameria. e tanti dettagli da curare, che quando son marinaio mi piace che "gli affari miei" siano tutti a posto.
le controllo e le ricontrollo tutte quelle cose che per me devono essere a posto quando navigheremo. guardo e riguardo le drizze e le scotte, ripasso le borose e serro i mataffioni, devo nastrare tutte le coppiglie che non mi graffino o strappino le vele e mille altre cose ancora.
e se cala il vento venerdì o sabato la portiamo a navigare Carius; che ora la coccolo e la curo, ma poi lo so, di sicuro mi ricambiera!