venerdì 30 novembre 2012

giovedì 29 novembre, in fuga dalla pioggia di ko tao

siamo abbastanza contenti per la serata di ieri, che c'ha mezzo salvato la giornata a Ko Tao. il full moon per fortuna è stato abbastanza carino da non farci sentire di sprecare del tutto un giorno. ma stanotte ha piovuto senza sosta e stamattina piove ancora. controllo il meteo e si prevede pioggia fino a martedì, mentre un'amica mi dice che a Phuket negli ultimi due giorni c'è stato sempre il sole e le previsioni promettono bel tempo ancora.
è un po' un peccato ma a prendiamo l'ardua decisione di scappare dalla pioggia, lasciando ko tao, l'isola delle tartarughe, senza essercela goduta davvero. mi dispiace tanto perché l'isola pare sia particolarmente bella per fare le immersioni su fondali fantastici e praticamente la certezza di vedere le tartarughe marine ovunque, ma oggi è giovedì, e non si può certo restare qui fino a martedì nella speranza di una mezza giornata di sole.
così sempre da Mr. J prendiamo anche i biglietti più economici dell'isola per il trasferimento da ko tao a phuket town, dritti dritti dalla pioggia della costa est a (si spera) il sole della costa ovest.
smette di piovere solo a mezzogiorno, abbiamo fatto già il checkout da Mr. J e ci siamo avviati verso il molo. per salvare il salvabile ci mettiamo in tasca i poncho impermebili e prendiamo a noleggio il motorino. la ragazza del noleggio ci tiene gli zaini e visto il tempo e la poca gente, dopo un po' di trattativa ci fa un prezzo fino alle 7:00, ora di chiusura.
e così con 150B per il noleggio e 50B di benzina andiamo alla scoperta dell'isola in motorino prima di salutarla in fretta e furia.
e in 6 ore la giriamo tutta quest'isoletta, e con tutta calma! andiamo all'estremo sud, fino ad una spiaggia di fronte a shark point, che più che un isolotto è uno scoglio, ma durante le immersioni ci si trovano spessissimo gli squali manta. e vabeh ...niente immersioni e niente squali per questo giro, ma speriamo bene ad ovest. poi andiamo verso il lato ovest, e li passiamo in mezzo ad una piccola giungla di grandi alberi tropicali di cui non so il nome, e gironzoliamo tra salite e discese fino ad un grande belvedere in cima alla collina più alta di ko tao, e oltre al belvedere ci troviamo anche un grande bacino artificiale dove evidentemente ci raccolgono l'acqua piovana, che di certo non manca, per poi distribuirla a tutta l'isola. mentre ritorniamo giù invece ci imbattiamo in una centrale elettrica dove si produce la corrente elettrica per tutta l'isola. è sempre buffo scoprire che un intera isola viene alimentata con dei generatori di corrente che altro non sono che dei grossi motori diesel. e infatti la centrale è poco più di un piccolo spiazzo con con alcuni grossi gruppi elettrogeni, una cabina di trasformazione da cui partono tutti i cavi e i tralicci in tutte le direzioni e un piccolo parcheggio per l'autobotte del gasolio. ma poi ci penso e succede ancora anche in italia, a ventotene ad esempio, o in altre isole piccole ma molto lontane dalla costa. e dovrei controllare un po' su internet ma forse ko tao, ad occhio e croce, potrebbe esse grande proprio come ventotene, ma con gran parte del territorio coperto da alberi e vegetazione tropicale.
girandola un po' è proprio carina quest'isoletta, specialmente quando appare qualche raggio di sole, ma noi abbiamo fatto in fretta col motorino e allora decidiamo di fermarci per pranzo anche se sono le 3 del pomeriggio, ma la pioggia c'ha tenuto a letto fino a tardi.
mangiamo con calma nel ristorante di una guest house completamente fatta in legno, ed è tutto economico e buonissimo, e visto che ci siamo chiediamo anche i prezzi delle stanze. non torneremo di nuovo a ko tao ma siamo curiosi di farci un'idea chiara di tutti i costi in tutti i posti dove stiamo. e scopriamo che anche qui si potrebbe prendere una stanza per due persone per 400B.
passa un'oretta e riprendiamo il motorino per l'ultimo giro, quello sul lato nord. ripassiamo per il centro, dove avevamo fatto benzina e riprendiamo la strada principale, che è una sola e non è bemmeno asfaltata ma cementata. ma di sicuro è la principale, visto che le altre invece sono quasi tutte sterrate, completamente o almeno in parte, e ogni tanto siamo dovuti tornare indietro perché in alcuni punti la strada era interrotta, completamente scavata dall'acqua venuta giù dalla collina o invasa da fango e sassi. arriviamo in un attimo nord, ma la strada finisce dentro un resort gigantesco e per quanto non mi piacciano i resort, devo ammettere che questo è davvero bello. in pratica è un pezzetto di isola completamente privato, ma è possibile accedere e arrivare ad un view point all'interno del resort stesso, dove possiamo fermarci per un po' ad ammirare lo spettacolo di una piccola piscina vista mare, a picco sugli scogli, che pesca acqua di mare e la ributta giù, sugli scogli come una piccola cascata. e formano quasi un unica distesa azzurra, la piscina il mare e il cielo sereno.
dopo aver riposato per un po' le gambe dal giro sul motorino e osservato lo spettacolo siamo pronti a ripartire, e andando via ci fermiamo per chiedere i prezzi del resort. qui chiedono da 50 a 100 euro a notte, con prezzi intermedi in base al periodo per una camera doppia per due persone. il prezzo più alto è per la quindicina tra natale e capodanno.
chiaramente rispetto a dove dormo io il prezzo è una follia, ma a pensarci bene, se mi ricordo un attimo i prezzi in italia e in generale in europa non è poi nemmeno così esagerato anzi!
in italia sei fortunato se paghi 50 euro per una singola a porto ercole in bassa stagione, in un albergo che è più una pensione. 70 euro per una stanza in due stelle a sassari o per una doppia in un b&b in periferia. 120 euro per una doppia sempre in un due stelle a roma o a milano. lo stesso per la doppia più economica nella super turistica barcellona nei periodi meno cari. ...è qui se ci pensi con 100 euro a notte ti ci fai natale e capodanno, in un resort fantastico, almeno 4 stelle, forse colazione inclusa, ad 2 metri dalla spiaggia privata, su un isoletta che è una delle perle più famose del sud thailandia... lo dico sempre che non fa per me stare chiuso in un resort super organizzato, ma vista in quest'ottica, una coppietta benestante che scappa dal freddo italiano per venire qui e fare 15 giorni tra natale e capodanno, spendendo magari 3000 euro compreso l'aereo, i pasti e le escursioni, lo capirei e come!
ma non siamo una coppietta io e Renaud ahahhah e meno male! siamo solo due mezzi vagabondi che si son messi a chiacchierare in stazione a bangkok, e che poi si son ritrovati in un altra stazione e hanno scoperto che avevano pensato allo stesso viaggio per le loro ultime due settimane in thailandia. e allora tanto vale farlo insieme sto viaggio, che ci dividiamo la stanza e il motorino e risparmiamo tutti e due. e dopo poco scopriamo che ci stiamo simpatici, e che viaggiamo allo stesso modo, che ci piacciono le stesse cose e che tante altre cose tutti e due invece non le sopportiamo. non sopportiamo le spiagge con troppi turisti stranieri, la coca cola, il mc donald, e i vecchi ciccioni stranieri che se ne vanno in giro in spiaggia con le ragazzette thailandesi.
insomma noi nelle stazioni non ci dormiamo, ma ci passiamo, ci incontriamo e ci facciamo amicizia. e poi prendiamo il motorino e ce ne torniamo al molo, dove c'aspetta il traghetto.
niente scozzese questa volta e niente barca nuova di zecca. una barca vecchia e arruginita, con la struttura tutta in legno, fatta di due piani, ognuno con una grossa camerata dove si dorme. niente letti a castello stavolta ne pavimenti appena verniciati, solo dei materassini in terra e dei cuscini, disposti su due lunghe file per terra, uno di fianco all'altro.
ogni persona che entra, viaggiatore come noi, ragazzo o ragazza, praticamente di tutti i paesi d'europa, qualcuno dall'asia e qualcuno da australia e nuova zelanda, tutti guardiamo i materassini per terra e iniziamo a ridere. sistemiamo gli zaini, chi sotto la testa chi sotto i piedi e ci sdraiamo ...abbiamo visto un gatto di sotto, con i marinai, speriamo solo non ci siano le pulci! e buonanotte :) che tanto per noi l'importante è andare!

giovedì 29 novembre 2012

mercoledi 28 novembre, l'arrivo a Ko Tao e il full moon party

sbarchiamo alle 7 del mattino a ko Tao, dal traghettino nuovo fiammante, tutto rosso e con i pavimenti verdi, dell'amico scozzese. è proprio presto e il risveglio non è facilissimo.
tanto per gradire piove anche qui, ma a quest'ora è tutto chiuso e non possiamo comprare nemmeno i poncho impermeabili. per fortuna c'è una grande tettoia al porto, sotto cui ripararci dalla pioggia e dall'assalto dei taxisti che ci vogliono portare in qualsiasi hotel dell'isola per prendere la corsa e la percentuale sulla stanza.
qui si capisce subito che siamo arrivati in una zona super turistica, Ko Tao significa isola delle tartarughe e l'isola, dicono bellissima, è famosa per le immersioni e proprio per la facilità con cui si incontrano questi animali. si capisce che siamo in zona turistica perchè è tutto diverso da come eravamo abituati noi, si paga tutto e si paga di più, e si paga 20B anche per la toilette davanti al pontile.
sono più cari del solito anche i taxi, il cibo e gli hotel. c'avevano avvisato e c'avevano detto anche che era meglio prenotare perché le isolette del sud sono tutte piene in questo periodo. ma quando vai a prenotare di propongono solo stanze da 800B, se sono poco più di 20 euro, e che in due (viaggio ancora con Renaud e dividiamo la stanza) sono comunque pochi, ma sono sempre più del solito.
e allora pagare 800 per 800 noi non ci siamo fidati delle agenzie, e abbiamo deciso di avventurarci. tanto arriviamo fin troppo presto e abbiamo tutto il tempo di cercare una stanza, se poi non troviamo di meglio ...allora vada comunque per gli 800B, ma almeno c'abbiamo provato!
proviamo proviamo, e appena apre un negozietto compriamo i poncho di nylon leggero e proviamo ...e prova che ti riprova siamo talmente bravi e fortunati che troviamo Mr. J che una stanza bruttarella e nemmeno tanto splendente ce la affitta per soli 350B a notte :) ...sempre da dividere in 2!! ahuahauh alla faccia delle agenzie e alla faccia di quello che a bangkok m'ha detto "se pensi di poter fare da solo fallo" e di quell'altra ancora, che m'ha detto "caro mio 200B a notte al sud te lo scordi!" ...e infatti ora ne pago 175. chiaro non c'è l'aria condizionata da Mr. J e non c'è nemmeno l'acqua calda per la doccia - sai che problema con 36/37 °C di giorno e 28 di notte  - in compenso c'è l'acqua calda per il caffè e per il thè, ed è gratis, basta che ti compri le bustine al market. tu metti la bustina e Mr. J ci mette l'acqua calda, che sembra niente, ma intanto un thè al bar costa 40B!
sistemati gli zaini partiamo, come al solito a piedi, alla conquista dell'isola, e girovaghiamo per le due vie principali fino all'ora di pranzo.
il primo giorno di vacanza al mare è un po' duro da digerire per le tasche, e quello che a bangkok potevi mangiarlo per 50B qui costa più del doppio, e tra mangiare e acqua ne spendiamo 150 a testa. e dico la verità, ci viene un po' il muso lungo all'inizio, ma poi passa ed il posto a detta di tutti vale la pena.
ci fidiamo di quello che ci dicono, perché per ora piove ogni mezz'ora, e alla fine scopriamo che forse abbiamo saltato qualche pagina sulle guide, o abbiamo fatto di tutta la thailandia un fascio, o di tutto il sud un fascio, ma qui in realtà essendo sulla costa est è il periodo in cui arrivano i monsoni dall'indonesia, e portano tutta questa pioggia. cacchio!
allora cerco su internet le previsioni del tempo, potevo pensarci prima, e la cosa è preoccupante, perché qui si prevede pioggia per tutta la settimana, mentre a phuket a quanto pare c'è il sole. possibile che abbia preso davvero una cantonata così grossa?! beh a giudicare dai fiumi d'acqua che vengono giù dalle strade si direbbe proprio di si. ma per ora mio malgrado non rimane molto da fare, e restiamo chiusi in stanza, ascoltiamo un po' di musica, e la pioggia, leggiamo la lonely planet alla ricerca di una via d'uscita e speriamo che domani sia meglio, anche se le previsioni dicono il contrario.
e pensare che a Ko Pa Ngan c'è il full moon party più grosso e famoso di tutta la thailandia, che mentre dalle altre parti è una festa pagana con musiche tradizionali, costumi, fiori che galleggiano in mare e lanterne che volano in cielo, li è un rave gigantesco, con migliaia di persone che ballano a tempo di disco music su tutte le spiagge. c'è gente che arriva in aereo da tutto il mondo, direttamente a ko samui, e poi in barca fino a ko pa ngan, solo per il full moon party, e si passa da una spiaggia all'altra, da un genere musicale all'altro, tutto attorno all'isola, con in mano un secchiello di ghiaccio pieno di qualcosa da mischiare al whisky o pieno di birre.
non ho intenzione di andarci a ko pa ngan, non è quella la mia vacanza, e non è quello il mio viaggio. non sono qui per passare una notte o 7 completamente sbronzo e poi ritornare a casa con in bocca quel sapore di metallo arrugginito di chi ha bevuto troppo.
per carità, niente di male per chi lo fa, e buon divertimento! ma non prendo l'aereo andata a ritorno per andare ad un rave, e non prenoto 3 mesi prima un albergo sulla spiaggia per passarci solo un fine settimana. beato chi lo fa, magari a 19 anni, magari con i soldi del papà. io ho interessi diversi, budget diversi e tempi diversi; che se poi finiscono con dieci birre o 100 birre in spiaggia con gli amici fino all'alba va bene uguale, ma non è la stessa cosa!
ma poi smette di piovere, anche se dopo tanto, e usciamo a caccia della cena,  anche qui montano un palco, per il full moon party ovviamente. che ci sia un po' di movida anche qui stasera? poco male, stiamo a vedere.
dopo un oretta fanno i fuoci d'artificio per strada, ma noi siamo lontani e non facciamo in tempo a vederli, perché quando arriviamo in spiaggia son già finiti. e quando ritorniamo al molo, dove montavano il palco, non c'è la musica da discoteca qui, ma i canti e i balli tipici thailandesi e le ragazze in costume e i carretti che friggono di tutto, il riso, le verdure, il maiale il pollo e anche il pesce. così gironzoliamo tra la festa, e ci passiamo delle ore.
quando il buio è più pesto allora iniziano a lanciare per aria le lanterne. dei cilindri di carta bianca, sottile e leggera, dove si appendono sotto dei grossi anelli di carta pesta che si accendono, e il calore dell'aria ad un certo punto, come una mongolfiera fa sollevare per aria la tua lan, terna, e il vento la porta via a svolazzare sul mare. e non solo da questo pontile e da questa spiaggia, ma arrivano lanterne anche dall'altro lato dell'isola, e non capiamo come mai, ma il vento le porta tutte nelle stessa ridezione, fino a fermarsi in un determinato punto da cui non si muovono più.
e in quel punto a momenti ci vedi una decina di lanterne, a momenti decine e decine, che contarle è impossibile, tutte li vicine, ferme ferme a svolazzare per aria fino a quando poi si spengono e lentamente cadono giù in mare.
davvero affascinante, ma è una tradizione thailandese, quindi mi limito a guardarla. la cosa però dilaga e inizia rapidamente a coinvolgere anche tanti turisti e dopo un paio d'ore ok! non resisto, e con Renaud decidiamo di comprare anche noi la nostra lanterna!
l'accendiamo e la teniamo bassa bassa sul molto per un bel po', perché in tanti anno troppa fretta di farla partire, ma se dentro l'aria non è abbastanza calda allora il vento la scuote, la fa abbassare e qualche volta la fa piombare subito in mare. l'abbiamo già visto succedere a tanta gente. e allora noi aspettiamo pazientemente, un bel po', e poi ci guardiamo un faccia e "ok, aspettiamo" e ancora un altro paio di volte finché la nostra lanterna vuole proprio scappar via da sola e quando la lasciamo andare decolla come un missile!
come Montgolfier, mi dice Renaud da buon francese. e vabeh penso io, che se non sbaglio Galileo il pallone aerostatico l'aveva pensato centinaia di anni prima. ma non stiamo qui a sottilizzare, che in fondo è un pezzetto di carta con uno stoppino che svolazza in cielo e poi cade in mare. ma siamo in Thailandia ed è il full moon party, e quella è anche la nostra lanterna e vederla volare in alto fino a raggiungere tutte le altre è anche un pochino emozionante. quando la nostra lanterna si spegne ci spostiamo in spiaggia, e li è pieno di thailandesi di tutte le età, con delle vaschette galleggianti con dentro piante, fiori, candele e incensi.
le lasciano andare in mare, tra le piccole onde, ringraziano e pregano. confidano nella buona sorte e nel buon auspicio del rito e della tradizione. e ringraziano il mare e il cielo che si portano via i fuori e le lampade, e allo stesso tempo si scusano col mare, perché lo stiamo sporcando.
ed è proprio carino questo full moon party vero e tipico, con un sacco di thailandesi, senza musica da discoteca ne ragazzetti sbronzi che ballano.

mercoledì 28 novembre 2012

martedì 27 novembre in viaggio per Chumpon, verso Ko Tao

al mattino ci incontriamo direttamente in stazione con Renaud, alle 11:00 per prendere i biglietti di terza classe sul treno per chumpon. e anche questa volta paghiamo solo 49B, per fare 250km, un tragitto ancora più lungo della prima volta.
il treno è in ritardo, e il ritardo aumenta. Rob s'è fermato con noi e Sandro e Daniela sono arrivati a salutarci. il treno alla fine parte alle 12:50 ma tanto abbiamo un sacco di tempo noi. questa volta i sedili sono un poco imbottiti, ma dopo qualche ora la differenza non si sente tanto, e i finestrini mancano sempre e quando piove bisogna allontanarsi tutti da quei finestrini che non si possono chiudere.
6 ore di viaggio e si scambia giusto qualche sorriso e qualche saluto con le ragazze della fila dietro di noi.

ma quando arriviamo alla stazione di Chumpon e non sappiamo dove andare, proprio una delle ragazze, vedendoci forse un po' spaesati ci si avvicina e ci parla in inglese :-)
noi chiediamo informazioni e lei è gentilissima, ci accompagna fuori dalla stazione e fino ad un piccolo bus, parla in thai con gli autisti e ci indica il bus giusto che ci porta al giusto pontile dove prendere il traghettino per andare a Ko Tao. non solo l'autista è disposto ad aspettarci anche per un bel po' e dopo aver camminato per un po' e mangiato, invece ci dover ritornare in dietro fino alla stazione, ce lo ritroviamo davanti che ci aspetta, pronto ad andare.
saliamo a bordo, sulle panche nel cassone posteriore e dopo nemmeno 15 minuti siamo sul pontile dove ad accoglierci c'è uno simpatico scozzese dalla parlantina esagerata.

non so se sia l'armatore del traghettino o il comandante, ma di sicuro si occupa lui di accogliere tutti e di dare tutte le informazioni sulla barca e anche sull'isola di Ko Tao. e ci da un sacco di informazioni su dove possiamo andare a dormire, a mangiare e ad immergerci, tutto gratis anche lui chiaramente! e immagino tutto con percentuale.
nessun problema chiaramente, lui fa il suo lavoro di venditore e noi facciamo il nostro di viaggiatori indipendenti. prendiamo le informazioni che ci servono e lasciamo quello che si paga. curiosiamo dappertutto e poi facciamo a modo nostro, e dove ci dicono che non si può risparmiare e che non si può spendere meno e che una stanza non costa meno di 600B, noi ne troviamo una per 350, per due persone, e andiamo a piedi e mangiamo per strada spendendo sempre meno e mangiando sempre meglio.

il traghetto è davvero nuovo di zecca, al secondo viaggio, e come ci aveva avvisato lo scozzese è tutto pulitissimo, e appena riverniciato a nuovo con smalto brillante di colori carini. ci leviamo le scarpe prima d'entrare e ci sistemiamo ognuno su un letto a castello della grande camerata.abbiamo pagato 300B a persona per partire stanotte alle  11:00 pm e arrivare domani mattina alle 7:00 am, ma abbiamo risparmiato una notte di hotel e il caffè prima di salire a bordo ce l'ha offerto lo scozzese.
alla fine un ottimo prezzo, e a bordo dormiamo veramente bene. anche se il mare a momenti e un po' agitato, ma io dormo come un sasso.

martedì 27 novembre 2012

lunedì 26 novembre a Hua Hin

la mattina come concordato la sera prima ci incontriamo con Renaud alle 10 vicino al suo hotel. facciamo colazione un po' e parliamo del da fare. Rob c'aveva suggerito d'andare a vedere un antico palazzo a poca distanza, completamente fatto in teak, e un paio di templi molto interessanti di cui parla anche la Lonely Planet. si potrebbe fare anche altre cosette, ma il problema è che piove da stanotte, e piove tanto, quindi andarsene in giro col motorino sarebbe decisamente scomodo.
in ogni caso decidiamo che è meglio partire domattina per andare a Ko Tao e andiamo in stazione per controllare gli orari del treno. il treno parte alle 11:50 o forse alle 11:15 a dire il vero non si capisce bene dalla pronuncia della ragazza della biglietteria. chiedi di ripetere ma il dubbio rimane ancora. nessun problema, noi alle 11:00 saremo qui per comprare i nostri biglietti di terza classe.
camminiamo un po' per la città cercando i posti più riparati dalla pioggia, si fa ora di pranzo e finiamo dentro un mercato enorme; lo gironzoliamo tutto, con tanto di pausa pranzo, ma dopo pranzo e frutta sembra non esserci altro di interessante da fare. così mi viene in mente, giusto per passare il tempo, di provare questo famoso massaggio thailandese, con l'incoraggiamento di Renaud.
Lui l'ha già provato e mi spiega che non è per niente il massaggio delicato e rilassante che ci si può aspettare, ma piuttosto qualcosa di molto simile ad un mix tra un massaggio terapeutico e una seduta di osteopatia. wow! niente di meglio per la mia schiena penso, e provo di corsa, nel primo centro massaggi che mi sembra un po' più serio degli altri visti ogni 2 metri.
il massaggio è fantastico, oltre ogni aspettativa, e Saha, la mia massaggiatrice di 1 metro e 50 e 40kg mi acchiappa e mi strapazza ben bene, dalla testa ai piedi; tanto che a momento sembra che mi voglia strappare via una gamba o un braccio :-)
poveretta, piccola com'è chissà che fatica deve fare, un ora di fila, eppure mi piglia, mi piega, mi contorce, mi gira, mi strizza e mi distende la schiena ...e quando esco sto veramente a meraviglia!
non posso fare a meno di sorridere a di pensare a come sia quando le capita un turista tedesco o americano, vecchio e ciccione, magari di 190cm e 130kg. chissà alla fine chi dei due sarà più sfinito dopo il massaggio.
non piove più e dopo un trattamento del genere gli osteopati da cui sono stato mi consigliano di camminare, quindi lascio perdere taxi moto e tuc tuc e decido di ritornare a casa di Rob a piedi. la strada sembra chiarissima fatta in motorino e c'è una piccola cartina dietro il bigliettino da visita di Rob. ma nella realtà ci son strade e stradine che non ricordavo e che sul bigliettino non ci sono, e io cammino e cerco la via, e alla fine la trovo, ma dopo due ore di camminata! ...beh poco male, di tempo ne ho sempre tanto.
si son fatte le sei quando arrivo da Rob, giusto il tempo di una lunga chiacchierata su skype con mamma e con mia sorella ed ecco Rob che entra in stanza con una tazza di caffè. non faccio in tempo a finire il caffè, ne la telefonata che ecco entrare Chai con un enorme boccale di birra ghiacciata, e lo racconto in tempo reale a mia sorella. chiacchiero ancora e sento che arrivano anche Sandro e Daniela. chiudo il telefono e vado fuori a salutare e Rob e Chai mi propongono di chiamare anche Renaud per la cena, e dopo poco Rob lo va a prendere per il motorino. è carina la cena, come ieri del resto. e anche se doveva essere la cena in cui finire il troppo cibo di ieri, si capisce subito che Chai a barato e porta in tavola anche stasera una gran quantità di piatti, molti dei quali appena preparati. e allora si mangia e si beve, e si parla in inglese e in italiano e qualche mezza frase abbozzata in francese. e si chiacchiera tanto e si sta bene con i nuovi amici appena conosciuti. ma domani si parte ancora per andare a Ko Tao, l'isola delle tartarughe, lontana una notte di traghettino dalla costa est della Thailandia.

lunedì 26 novembre 2012

domenica 25 novembre da bangkok a hua hin

domenica è il giorno in cui me ne vado da bangkok, mi alzo alle 7:30, in silenzio senza svegliare gli altri nella stanza metto quasi tutto nello zaino; mi accorgerò il giorno dopo di aver lasciato in una busta appesa al letto due paia di boxer sporchi; faccio una doccia mi vesto e parto. piove un po' e non ho tanta voglia di diventare matto con i bus, quindi cammino per rambutrii road e trovo subito un taxi. 150B e arrivo in stazione, son le 8:30 appena passate e il treno parte tra un ora, quindi ho il tempo di fare tutto con calma. compro il biglietto di terza classe per 44B e camminicchio per la stazione in cerca di un posto dove fare colazione.
faccio colazione, arriva il treno e salgo a bordo. il primo impatto è abbastanza buffo. il tutto è a dir poco spartano, i sedili sono di metallo e plastica rigida come quando andavo a scuola a sassari con l'autobus, e i finestrini spesso sono rotti ma spesso non ci sono nemmeno. chiaramente non possono mancare i ventilatori sul soffitto. al momento della partenza l'ulteriore sorpresa, la locomotiva è diesel e fa davvero un gran rumore ...ok ma per poco più di un euro che volevi? freccia rossa?
le indicazioni di Rob sul treno e sull'orario erano corrette, quindi come suggerito da lui mi siedo sul lato sinistro del treno, nella speranza di riuscire a vedere ogni tanto qualche scorcio di mare della costa est della thailandia.
ok ...ma chi é Rob?! ah ah vero! Rob l'ho conosciuto tramite couchsurfing, questo fantastico sito che ti permette di cercare ospitalità a casa di altri iscritti, nelle località che tu vuoi visitare. una nuova funzione permette inoltre ai surfer come me di pubblicare il proprio itinerario di viaggio, completo di località e date. in questo modo chiunque vive in quella città o in quella zona, quando visita il sito vede tutte le persone che hanno intenzione di passare li e può fare una proposta di invito.
così è successo a me, più di un mese fa avevo inserito tra le possibili tappe del mio viaggio in thailandia una sosta a Hua Hin in una data orientativa e Rob mi ha invitato a casa sua.
Robert è di origine australiana, pensionato 60/65 enne, è gay e da qualche anno vive a Hua Hin con il suo compagno Chai.
Chai è thailandese, viene dal nord, ha 46 anni, fa il fotografo e un po' di tutto ed è un personaggio ad dir poco particolare.
nonostante la scomodità dei sedili il viaggio passa veloce, tra due chiacchiere con i vicini di posto thailandesi, uno sguardo al mare che non si vede in lontananza, alle palme da cocco e alle risaie che invece sono praticamente ovunque.
dovrei arrivare verso le tredici a Hua Hin ma invece a mezzogiorno siamo ancora abbastanza lontani.
dormicchio ancora un po' e in una stazione dal nome sconosciuto e quasi impronunciabile sale qualcuno e all'improvviso mi sento chiamare, "ohh Mario!!!"
la sorpresa è reciproca, Renaud che era andato via da Bangokok prima di me ha fatto un giretto a nord ovest, poi è sceso verso sud e non so come è  arrivato qui a prendere l'unico treno che da Bangkok porta a sud, lo stesso treno dove sono io, alla stessa ora e anche nello stesso vagone! cose da matti. in ogni caso due risate un abbraccio e la sorpresa passa subito, queste cose capitano in viaggio, e ci aggiorniamo sui rispettivi programmi.
anche lui va a sud ma al momento non sa bene dove. io gli dico di Hua Hin e di Rob e Chan, i nostri programmi per i giorni successivi sono abbastanza simili, e decidiamo di proseguire insieme, almeno per il momento.
arriviamo a Hua Hin verso le due del pomeriggio e Rob è li che mi aspetta davanti ai binari. MI aspetta perché "mi avevi detto che eri solo, non in due". e certo, come facevo a dirtelo, fino a mezz'ora fa non lo sapevo nemmeno io :)
in ogni caso non è un gran problema. decidiamo dove andare a pranzo, Rob spiega a Renaud come arrivarci a piedi e io e Rob andiamo col motorino. cibo thai al chioschetto del mercato chiaramente, fantastico, e Rob parte subito con i suoi racconti, la storia della sua vita e tutte le indicazioni a Renaud per trovare un posto letto a poco prezzo.
poi ci racconta di come è arrivato in thailandia, di come ha girato praticamente tutta l'asia paese per paese e tutta la thailandia città per città. una fonte inesauribile di informazioni di prima mano; uno di quelli che non è come nelle guide della lonely planet dove tutto è bellissimo e interessante a prescindere, e poi scopri che non è vero. lui è uno che nei posti c'è andato di persona cercando di star bene e di spendere poco e che ti dice "senti caro mio, li vai perché è fantastico e ne vale la pena, di là lascia stare perché è una cagata di posto"
e infatti Rob per prima cosa ci chiede "ma che cavolo ci siete venuti a fare a Hua Hin?"
Hua Hin scopriamo essere una cittadella molto poco interessante, dalla vita tranquilla, che però conta quasi 5000 stranieri residenti più un altro gran numero di residenti che vivono qui gran parte dell'anno ma con visti turistici, non in modo permanente. è pulita carina e ben organizzata, ha un mercato bisettimanale economico e ben fornito, diversi centri commerciali dal sapore molto occidentale e un bell'ospedale, super efficiente ed economico. Rob c'è stato qualche anno fa per un intervento, e per meno di 300 dollari gli hanno fatto l'intervento, ha avuto una stanza singola gigante per 4 notti, un divano letto dove Chai ha potuto dormire e tutto i pasti per lui e per Chai.
in pratica Hua Hin ha tutto quello che serve per poterci passare una vecchiaia tranquilla e serena, con la sicurezza di una buona assistenza sanitaria, una vita abbastanza economica, e per i più arzilli anche un piccolo quartiere a luci rosse o quasi, dalla vita notturna abbastanza movimenta.
Rob mi accompagna a casa, mi fa vedere la mia stanza, mi offre caffè americano e continua a raccontare e a darmi informazioni utili per il viaggio sul centro thailandia, sul sud, su tutte le isolette e su come arrivare in malesya.
"non voglio pianificare il tuo viaggio" mi dice, ma in un attimo l'itinerario è abbozzato, poi chiaramente cambierà strada facendo, come sempre. una mezz'ora e si riparte, col motorino, e Rob mi porta a vedere un tempio sulla collina e uno più grande, enorme ancora in costruzione, un poco più giù. in questa struttura gigante i monaci vivono, lavorano, studiano, pregano e tengono seminari. poi andiamo a vedere il piccolo villaggio degli elefanti e chiediamo informazioni 1000B per un ora e 600 per mezz'ora di escursione in groppa all'elefante. intanto un piccolo elefantino intrattiene i bambini in visita, fa girare un hula hop colorato e con la punta della proboscide afferra banconote da 20B e le passa al suo addestratore.
scendiamo dalla collina e andiamo al mercato, dove incontriamo Chai che fa la spesa per la cena. Rob mi porta in giro tra i chioschetti e mi spiega chi è l'uomo giusto da cui prendere la carne di maiale, e da chi il pesce, chi è la donna del pollo e la ragazza delle uova. c'è di tutto qui, non solo cibo, e ci puoi comprare una maglietta per 2 euro, delle mutande per 1 euro e delle ciabattine di gomma per 50 centesimi. costa tutto un pochino più che nelle zone più economiche di Bangkok, ma costa tutto comunque pochissimo, specialmente per chi ha un reddito europeo o simile.
"capisci perché vivo qui?" mi dice Rob nel frattempo "io ho lavorato tanto, ma per tante ragioni che non ti sto a raccontare, in australia ora prendo solo la pensione minima, 1300 dollari australiani che sono poco più di 1000 euro. prima ne prendevo ancora meno ma per fortuna qualche mese fa il governo australiano ha deciso di aumentare le pensioni minime per i pensionati single; quindi ora mi arrivano qui circa 40.000 bath ogni mese. con una pensione così in australia sarei povero, più povero del 90% della popolazione, sarei praticamente nell'ultima fascia di reddito del paese; poco meglio di chi non ha lavoro e vive di sussidi statali. invece qui sto bene! non sono ricco ma non ho problemi. ho la mia casa, il mio motorino, le mie vacanze, vivo bene, mangio bene, sono sereno e non devo aprire il portafogli quattro volte al giorno per controllare quanto mi è rimasto e fare il conto per sapere se riesco ad arrivare alla fine del mese".
e come per lui evidentemente la thailandia è questo anche per tantissime di quelle altre 5000 persone che vivono tutto l'anno a Hua Hin, oltre che cielo azzurro, clima caldo o caldissimo e gite fuori porta; singapore, laos, birmania, cambogia, vietnam e indonesia ...tutto con budget low cost.
intanto Chai fa una super spesa per cena e se ne ritorna a casa a cucinare. anche io e Rob ritorniamo a casa e conosco Daniela e Sandro, Italiani vicini di casa di Rob, precariamente residenti in thailandia.
loro vivono qui quasi tutto l'anno, o comunque buona parte, pur non avendo un visto permanente, ma mi spiegano come fanno ed è abbastanza semplice! innanzitutto all'ambasciata thailandese di milano o di roma è possibile chiedere dei visti turistici che anziché un mese durano due mesi, ed è possibile chiederne due insieme. quindi potrai stare 2 mesi in thailandia, uscire dal confine anche solo per un giorno e rientrare il giorno dopo con il secondo visto turistico di altri due mesi.
questi visti non sono gratuiti ma hanno comunque un costo decisamente contenuto, sotto i 100 euro direi o forse anche meno ma non lo so per certo. finiti i due visti presi in italia basta andare poi a farsi un giretto ad esempio in cambogia, o in laos, o in malesia, e anche li andare all'ambasciata thailandese e richiedere un nuovo visto turistico per 2 o in alcuni casi 3 mesi, con un costo di poco più di 1000B. non so quanto tempo sia necessario per ottenere in visto, ma credo che sia quasi immediato o che basti al massimo qualche giorno. in ogni caso direi che non sia un problema trovare qualcosa da fare per passare spensieratamente una settimana in nessuno di questi bellissimi paesi.
e così il gioco è fatto e anche se non hai un visto permanente puoi vivere in thailandia entrando e uscendo ogni 2 mesi, pagando 100 euro al mese per prendere in affitto una piccola casetta (diciamo un bilocale) e spendendo una 20ina d'euro al mese per la bolletta della corrente elettrica.
purtroppo gli stranieri non possono comprare una casa in thailandia, e possono comprare un terreno solo per 30 anni. dopo i 30 anni questo dovrà essere venduto ad un thailandese o ad una società thailandese.
una casa non la puoi comprare di persona se sei straniero, ma la puoi far comprare ad un thailandese con i tuoi soldi, facendoti inserire come usufruttuario a vita nell'atto di proprietà. oppure puoi costituire una società, col 51% delle quote appartenenti a soci Thailandesi e far comprare la casa all'azienda. ci son persone qui specializzate nel fare la "testa di legno", ovvero il socio fittizio per queste società a maggioranza thailandese, con cui gli stranieri comprano o costruiscono le case.
i prezzi del terreno pare siano abbastanza alti a Hua Hin, altrove non lo so, ma poi con 50mila euro ti ci costruisci una villettina di due piani, di 100mq per piano, con doppi servizi e aria condizionata ...ma io personalmente non saprei che farmene di una casa così, specialmente se per 100 euro al mese posso prendere in affitto un bilocale con un piccolo giardino dove tenere la bicicletta.
tra tutte queste chiacchiere si arriva presto all'ora di cena e abbiamo già sistemato in giardino i tavoli e le sedie per cinque, e Chai inizia a portare a tavola un numero infinito di piatti. inutile dire che io li assaggio tutti! e sono tutti davvero fantastici, perché se non ho capito male, forse la mamma di Chai qualche anno fa aveva un ristorante da qualche parte nel nord, dove lui ha lavorato per diverso tempo, ma non sono sicurissimo d'aver capito bene il suo inglese. fatto sta che cucina davvero in modo fantastico Chai,  e tutti gradiamo molto, innaffiando tutto con abbondante birra thailandese ghiacciata.
dopo cena ci congediamo e io chiamo Renaud, ci diamo appuntamento vicino al suo hotel e Rob mi da un passaggio in motorino e si ferma a bere una birra con noi e fare quattro chiacchiere. dopo un poco arriva Chai e si danno il cambio, Rob ci saluta e ci lascia e se ne ritorna a casa. Chai invece ci fa da guida per il quartierino a luci quasi rosse ...non potevamo chiedere di meglio! si perché Chai è davvero un personaggio fantastico, piccolo e magro, secco secco fuma come un turco, in casa indossa dei parei colorati che poi per uscire sostituisce con canottiera traforata rossa, pantaloncini corti abbinati e bretelle.
per finire indossa scarpe piccole e delicate, completamente pitonate! cammina sculettando in modo esagerato ma poi quando ti si avvicina ti parla con un vocione profondo, quasi da baritono, in un inglese che all'inizio è pazzesco perché la maggior parte dei thailandesi pasticcia le R e le L e all'inizio e per un bel po' non ci capisci nulla. e quando ride e scherza con tutti, lui dice che non è ne un ragazzo ne un uomo, ma un superGay!!! e davvero non riesco a trovare una definizione più azzeccata :)
andare in giro con lui in questo posto è particolarmente buffo, perché tutti lo conoscono, lo salutano, l'abbracciano e gli offrono da bere. non c'è persone che con Chai non faccia una battuta o una risata, e lui ci presenta tutti gli amici e i parenti ...anche se dopo 25 fratelli e sorelle iniziamo a dubitare che siano parenti per davvero.
ogni bar è particolare, ogni bar ha musica ad alto volume, qualcuno dal vero e ogni bar è pieno di gente che ride, balla, beve e si diverte. qualcuno purtroppo è anche pieno di turisti un po' troppo cresciuti accompagnati da ragazze un po' poco cresciute che si strusciano in modo evidente.
anche io e Renaud subiamo qualche tentativo di abbordaggio, con abbracci e carezze e un pizzicotto sul culo! alcune sono donne, altre ragazze giovani, alcuni sono gay, altri sono trans e altri ladyboy ...c'è davvero solo l'imbarazzo della scelta, e tutti lasciano capire chiaramente che qui basta scegliere quello che preferisci e contrattare sul prezzo. ma nessuno di noi è in cerca di sesso mercenario e qui il rischio di ritrovarti poi tra le mani qualcosa che non ti aspettavi che ci fosse è davvero troppo alto!
ci si diverte tanto con Chai, anche a vederlo ballare scatenato in discoteca, e si fanno presto le tre, così si risale sul motorino e si ritorna a casa, mentre Chai guida il motorino e parla. già ci capivo poco da sobri, di giorno e da fermi, figuriamoci alle 3 del mattino dopo un po' di birre e col vento in faccia!

domenica 25 novembre 2012

sabato 24 novembre a Paragon Siam

non ho programmi per la giornata e piovicchia, e non posso che pensare che domani me ne vado da Bangkok. certo vado a sud, ma è un peccato andartene da un posto, specialmente così bello, proprio quando inizi a prenderci gusto. quando ti senti più a tuo agio, e anche se sarebbe esagerato dire "come a casa", ma comunque senti di starci decisamente bene, ecco che sei all'ottavo giorno di fila e domani te ne devi andare. perchè altrimenti davvero rischio di passarci tutto il mese a Bangkok. non che sarebbe una brutta cosa, ma poi il resto della thailandia a chi lo lasci? mica sarà brutto quello! e allora via su ...
mi alzo tardi e faccio colazione con calma. in un bar vicino all'ostello mi concedo le uova strapazzate col pane tostato, che di pane qui non se ne mangia mai, e anche se magari l'abbinamento non è il massimo, accompagno tutto con del fantastico thè caldo. passeggio per Rambutrii e visto che il tempo non mi manca decido di andare in spedizione preventiva alla stazione ferroviaria, alla fine di Rama IV, così da accertarmi di dov'è, di quanto tempo serve domani per andarci e magari comprare il biglietto del treno e controllare l'orario che mi hanno indicato.
un pezzo lo faccio col bus e un pezzetto a piedi penso, ma ho il solito problema di trovare il bus giusto e la giusta fermata da cui prenderlo. mentre cammino e cerco mi squilla il telefono, strano, non che riceva tante telefonate qui a Bangkok, specialmente sul mio numero thailandese. sarà Renaud? no Pranotkorn, che sopresa!
rispondo:
- "hei dove sei?"
"ancora a Bangkok perchè?"
- "ma non dovevi partire?"
"si vado a sud domani con il treno"
- "allora se puoi pranziamo insieme, io sono a Paragon Siam e faccio pausa alle 3:00 pm"
"ok ci vediamo li! a dopo"
cambio programma, cambio fermata e cambio bus. è l'una ma a Paragon Siam ci arrivo alle 2:30, un'ora e mezza di autobus in mezzo al traffico. ma mi sembra il minimo salutare Pran che m'ha portato in giro per la città in quel tempio sul canale e spiegato un sacco di cose delle loro tradizioni.
e così son li e aspetto e leggo sul cellulare un pò di notizie sull'italia ... e me la prendo sempre in fretta per i nostri politici del cazzo e per questa crisi fatta a posta per impoverire i poveri e arricchire i ricchi.
dopo un po' arriva Pran, che oggi lavora qui perché l'azienda per cui lavora l'ha mandata a controllare il centro lancome di questo che è il centro commerciale più lussuoso della città. camminiamo verso il piano terra, tutto dedicato al cibo, le racconto dei giorni passati in cui non ci siamo visti, e mi levo dalla testa i politici italiani.
vista l'ora lo stomaco reclama, ma anche qui il cibo è fantastico.
un ora e mezza di pranzo e di chiacchierata, e lei mi spiega che avrei dovuto prendere lo skytrain, non il bus, perchè l'intera città è bloccata dalle manifestazioni delle "magliette gialle". di preciso non mi sa spiegare chi sono e cosa fanno queste magliette gialle, protestano pacificamente contro il governo, malvisto per la dilagante corruzione che ha portato la thailandia a perdere il primo posto al mondo come esportatore di riso, a favore del vietnam. si perché un cartello di politici locali, pur di costringere le aziende esportatrici e corrispondergli dei lauti regali sono arrivati perfino ad ostacolare il commercio del riso verso i paesi esteri, così importante per l'economia di questo paese.
i maiali evidentemente non si sentono mai sazi abbastanza, in nessun paese al mondo, e così si vogliono ingozzare anche qui, col riso. e le magliette gialle scendono in piazza a protestare, e anche qui nessuno sa quanti siano, ma qualcuno parla di un milione di persone per strada a manifestare. e solo il fatto che qualcuno protesti, anche se in modo assolutamente pacifico, sembra una grande sorpresa, e anche quasi una paura per questa città. "perchè i thailandesi non sono abituati a vedere queste cose, ci piace vivere sereni" dice Pran.
lei deve ritornare a lavoro, ed è l'ora dei convenevoli anche con Pran, che mi dice "quando ritorni da queste parti chiamami", come se ci dovessimo rivedere domani.
non è il posto per me il centro commerciale, ma questo è particolare. tutto brillante e luccicante, tutto pieno di vetri e specchi, molto più che lussuoso, molto più che europeo o occidentale, totalmente diverso dagli altri della città. super ordinato e super organizzato. ha un non so che di giapponese, o di cinese, nella scrupolosità esagerata e ha molto di cinese anche nei clienti!
le moglie cinesi delle nuova borghesia ad altissimo reddito vengono qui e si mettono in fila per comprare i capi più costosi della moda italiana. non ne manca nemmeno uno, armani, gucci, prada, valentino, missoni, e tanti altri che ora non ricordo. ma tutti sono scintillanti, costosi e pieni di gente che compra. non fanno il giro della domenica a passare il tempo le turiste cinesi, escono con le buste piene da ogni negozio. e anche l'arabo che esce dal negozio di prada con le 4 mogli vestite uguali; anche loro son pieni di buste; buste piene di borse di prada, che qui costano ancora più che in italia.
e io continuo girare, e dopo il piano della moda italiana c'è il piano dei cosmetici, dove prima ho raggiunto Pran, e dove Chanel ha un negozio grande come una città e Lancom pure. e dopo al terzo piano, mi ritrovo davanti due Rolls Royce, due Bentley e un altro po' di macchine di lusso, e un intero shop dedicato alle moto ducati.
al quarto piano sbircio rapidamente i giocattolini tecnologici ma poi decido di scappare, mi son rotto le scatole di tutte queste luci e preferisco ritornare per strada, ritornare sul bus, ritornare a khao san e all'happy bar.
ci resto più del solito perché voglio salutare più gente possibile, saluto i proprietari, lui sempre a petto nudo e la sorella sordomuta ma sorridente. saluto i baristi e il ragazzo grosso che porta le rane fritte, e lui le porta anche stasera. saluto i ragazzi francesi conosciuti ieri, gli inglesi, le due ragazze spagnole ...che bello è stato parlare di nuovo un po' di spagnolo con loro ... e saluto thomas, il tedesco che studia thai.
a alla fine è ora e me ne vado a dormire, che domani mi alzo alle 7:00 per andare in stazione, per lasciare Bangkok e andare a sud, e già so che mi mancherà questa città; che otto giorni non sono abbastanza per conoscerla, ma sono abbastanza perché ti piaccia e tanto!

sabato 24 novembre 2012

venerdì 23 novembre al mercato galleggiante di Amphawa

ieri sera ho risentito Lalé e ci siamo dati appuntamento per andare a vedere insieme il mercato galleggiante di Amphawa. quindi anche stamattina mi alzo abbastanza presto per essere in vacanza, e io e il mio fidato google maps andiamo a prendere l'autobus :) che soddisfazione sentirsi (quasi) autonomo nel poter utilizzare i trasporti pubblici di questa città così grande e particolare. wow!
arrivo davanti al cinema multisala dove ci siamo dati appuntamento ma Lalé mi avvisa che arriva tra 20 minuti, quindi per evitare la pioggia leggera entro in un caffè al primo piano per ingannare l'attesa. il caffè non lo prendo; un paio di esperimenti fatti sono stati una vera delusione. meglio un bel thè caldo che qui è davvero buono, sempre ed ovunque. ormai la scelta per quanto riguarda la thailandia è definitiva, sempre meglio un buon thè che un caffè da schifo!
dopo un po' arriva Lalé con una sorpresa, non sarà sola ad accompagnarmi ad Amphawa, ma con la sorella, che non vede da sei mesi. la sorella ha passato gli ultimi sei mesi in un convento buddhista con le monache e ha appena deciso di ritornare a casa. così si unisce a noi nella gittà ad Amphawa.
anche lei ha i capelli rasati a zero, e si fa chiamare Palmy, che poi non so se sia il suo vero nome o un nomignolo che usa per tradurre in inglese il suo vero nome Thai ...mah... fatto stà che messe insieme queste due sono una più matta dell'altra e la giornata si prospetta divertente!
piccolo particolare però, Palmy capisce perfettamente l'inglese ma si vergogna a pararlo, quindi capisce tutto quello che dico e al massimo risponde "ok";  a tutto il resto lei risponde in thai e la sorella traduce ... che stiano cercando di farmi diventare matto per divertirsi?! mah ...possibile :)
in ogni caso appena usciti dal caffè la prima tappa è gastronomica, io assaggio un paio di spiedini di carne, ma le sorelle fanno le scorte. mangiano il doppio di me, ciascuna! sempre più buffe!
poi subito alla piccola stazione dei mini van che portano un po' dappertutto e prendiamo i biglietti per Amphawa.
un'ora e mezza di viaggio sul mini van per circa 140km di distanza da Bangkok, pensavo più  vicino.  e il mezzo di trasporto si rivela impegnativo. innanzitutto è a misura di thailandese, quindi minuscolo! ci sto stretto io, figuriamoci il ragazzo inglese di un metro e ottanta in seconda fila, poveretto!
di larghezza sono praticamente strizzato tra le due sorelline, una che parla poco e thai, una che parla tutto e troppo. di lunghezza struscio le ginocchia sul sedile davanti e d'altezza, ad ogni dosso picchio la testa sul tetto. sbatto piano e il tetto per fortuna è imbottito, perché di dossi ce ne sono tanti fino ad Amphawa.
ma all'arrivo ti accorgi subito che ne è valsa la pena. non è grande il mercato, giusto un paio di parallele e di traverse, ma tutto circondata d'acqua e zeppo di negozietti minuscoli e colorati.
le barche fanno avanti e indietro senza sosta, e sulle barche ci trasportano di tutto, dai fiori alla frutta, al pesce. e sulle barche ormeggiate ci cucinano il riso, il pad thai e i piatti di pesce, e te li servono sul molo. noi passeggiamo un po' per i negozi e assaggiamo frutta e dolcetti. ananas, mango, dragon fruit e il mankù, il mio preferito.
le sorelle matte si sbizzarriscono con il booking fotografico su ogni ponte, su ogni scalinata e in ogni negozio. e al momento di mangiare chiaramente ci ritroviamo seduti su un tavolo di legno sul ciglio del canale, quasi con i piedi in acqua, a mandare giù cucchiai di zuppa di verdure al curry, super piccante e con pesce e frutti di mare.
nel frattempo sul fiume ci trasportano le canne di bambù, ma anche tantissime orchidee, e di fianco a mamme che sulle barche arrostiscono gamberi per i visitatori stranieri e thailandesi, ci son bambini che fanno il bagno. un paio d'ore in tutto, non di più e poi riprendiamo il bus per ritornare in città.
questa volta sono più fortunato col posto a sedere, mi capita il sedile sul corridoio e nella penultima fila, così ho più spazio sia per la testa che per le gambe. un'altra ora e mezza di viaggio con una sosta nel mezzo, per fare rifornimento al mini van, per usare il bagno e per vedere i turisti più impavidi comprare gli insetti fritti dal tizio con il sidecar che fa da carretto per la vendita.
loro però non ci fanno solo le foto come tanti altri, ma li mangiano davvero i vermi e gli scorpioni, e anche le cavallette; e uno di loro mangia qualcosa che assomiglia proprio tanto ad una blata. ok il cibo locale, e sono anche tentato, ma non credo che ce la farei.
ll mini van ci riporta alla victory monument station, e appena scesi non faccio nemmeno in tempo a chiedere "ora che si fa" che in pratica Lalé e Palmy partono a razzo in mezzo alla gente e io le inseguo. sotto la stazione, in una stradina lungo un canale e ancora avanti, e ancora in mezzo alla gente, e ancora avanti e poi all'improvviso siamo dentro un ristorante. un ristorante grande, enorme, con dentro decine di camerieri e centinaia di clienti, tutti thailandesi tranne me. niente menù, niente cartelli in inglese, niente di niente, solo tavoli e panche vicini vicini e un gran buon profumo ...di noodles!
ci fanno sedere e il cameriere elenca a voce i piatti del giorno, o meglio i vari tipi di noodles del giorno. chiaramente non ci capisco niente, annuisco e Lalé per tagliare corto mi dice "io e mia sorella prendiamo 3 ciotoline a testa, va bene 3 anche per te?" annuisco di nuovo e il cameriere sparisce, poi rapido ritorna con acqua e bibite.
io mi guardo un po' intorno ed è veramente un bel posto, veramente tipico, veramente thai, veramente uno di quei posti dove mi piace intrufolarmi e quindi rido e ringrazio le ragazze per la piacevole sorpresa.
sorpresa che poi si raddoppia quando con le bacchette metto in bocca il primo assaggio di noodles. semplicemente divini! mai assaggiato niente di così buono in tutti i posti in cui sono stato finora. e le tre ciotoline diventano subito quattro, e poi cinque, perché in effetti sono proprio piccole, mentre il contenuto è proprio fantastico.
finiamo usciamo ed è l'ora dei convenevoli, che per fortuna sono rapidi e indolore. lascio Bangkok domenica, quindi non ci sarà tempo di rivedersi; un saluto veloce Lalé e Palmy vanno verso lo skytrain, mentre io e google maps andiamo a prendere l'autobus per khao san. ma questa volta le cose sono più complicate del solito.
sono in una piazza gigantesca, con al centro una rotonda, e in ogni angolo vedo fermate di bus, e bus, e un mare di gente.
secondo google maps dovrei prendere un autobus che invece sembra non esistere, o che se anche esiste sembra non passare mai! chiedo indicazioni e mi spediscono ai quattro angoli della piazza a cercare bus che continuano a non passare, fino a quando un autista mi indica dove andare a prendere il bus 25. non ho più voglia di girare in tondo, almeno lui dovrebbe essere affidabile; e cammina, cerca e aspetta, cammina cerca e aspetta, è passata già un ora da quando Lalé e Palmy sono andate via. dopo quasi 20 minuti il 25 arriva, salgo e mi siedo, chiedo alla ragazza dei biglietti il biglietto per Khao San ma lei non prende i soldi, insisto ma non li vuole, e non capisco come mai, ma il biglietto me l'ha dato!
il bus fa un giro lunghissimo e la città è tutta illuminata a festa come se fosse natale, ma è troppo presto cavolo. solo arrivato vicino a Khao San mi ricordo ...il 23 novembre è il giorno in cui la Thailandia festeggia il passaggio dalla monarchia assoluta alla monarchia parlamentare. il giorno viene ricordato come il giorno della democrazia ed evidentemente i bus sono gratis in tutta la città.
e intanto che ci penso sono alla mia fermata, e poi in khao san e poi all'ostello, e senza accorgermene è volata anche questa giornata, che è già venerdì ed è una settimana esatta che sono arrivato a Bangkok.

venerdì 23 novembre 2012

giovedì 22 novembre a chinatown

visto che tutte le mie potenziali guide thailandesi oggi sono impegnate, e visto che di templi ho fatto quasi il pieno in pochi giorni, oggi ho pensato di andare a chinatown. e visto il discreto risultato del primo esperimento, allora ci voglio andare in autobus, e chiedo alla ragazza dell'ostello quale autobus devo prendere e se può scrivermi su un pezzetto di carta, in thailandese, il nome del posto dove devo andare e della fermata dove devo scendere. anche lei è gentilissima e disponibile, in pieno stile thai, e mi aiuta volentieri. ma quando mi avvio verso la strada principale col mio foglietto in mano, scopro che la fermata non c'è, o non la trovo, ma il risultato non cambia.
gironzolo un pò, chiedo e cerco, mi indicano altri lati di altre strade e altri numeri di bus, cammino cerco e chiedo. altri attraversamenti, altre informazioni e altri numeri di bus, finché incappo nel temibile tuc tuc :) di cui la lonely planet avverte di diffidare. e anche tanti turisti lo dicono, e anche tanti locali.
questo tuc tuc altro non è che la versione thailandese, sempre colorata in modo sgargiante, della classica apiscedda piaggio :)
se è piaggio o una copia non lo so, e dietro al posto del cassone ha uno o due sedili dove portare a spasso i turisti, ma spesso ci vedi sopra anche 6/8 thailandesi, stretti stretti che tanto loro sono piccini.
a me ricorda tanto i trabbicoli delle gare d'auto dei cartoni animati, e sfreccia in mezzo al traffico di bangkok, scoppiettando con il suo scarico sportivo e il suo impianto gpl!
fatto stà che l'abile conducente di tuc tuc, a quanto pare cerca sempre di fregarti, e specialmente se ti chiede poco per la corsa, probabilmente ti porterà in qualche negozio dove tu non vuoi andare, dove se tu compri cose che non volevi comprare lui prende una percentuale.
e bene tutte queste calunie sul figlio di 'drocchia conducente di tuc tuc chiaramente si rivelano vere! ma solo dopo un po'. mi propone infatti per soli 30B un giretto per monumenti, una sosta in un fatidico centro informazioni, completamente gratuito, che però offre la possibilità di prenotare tutto quello che vuoi ovunque in thailandia con lo sconto del 20% :D e infine una corsa fino al pontile sul fiume dove posso prendere una barca e arrivare a chinatown con soli 15B
l'offerta non è male, più del bus, ma meno del taxi o della moto e la barca per chinatown mi ispira, quindi via! si parte sull'insetto scoppientante :)
vediamo subito un paio di monumenti interessanti in giro per la città, statue e colonne fatte costruire in epoche diverse da diversi re, per motivi che non ricordo. tutte cose però di cui avevo letto già sulla lonely planet, quindi il tuc tuc man sembra anche attendibile. subito dopo mi porta in un paio di templi, anche carini, uno con un buddha in piedi alto quasi 50 metri, il più alto buddha in piedi della thailandia, (mentre sdraiati ne esistono anche da quasi 100 metri di lunghezza) e un secondo tempio con un particolare buddha dai piedi esageratamente grandi. io entro, guardo, faccio foto, trovo persone che mi danno informazioni e che si fermano a chiacchierare e lui aspetta fuori tranquillo e rilassato.
alla terza tappa, al famoso centro informazioni, tutto bello e tutto gratis, ecco che scatta il tentativo di stupro economico del turista! entro mi siedo davanti all'omino elegante, lui mi fa due domande per capire dove voglio andare e per quanto tempo. prende un foglio e veloce veloce mi pianifica la vacanza! in un attimo mi fa il tour completo, dove andare, cosa vedere, come andare e voitlà il prezzo!!! per soli 18000B per 3 settimane, per hotel e spostarmi, esclusi i pasti e tutto il resto! è il miglior prezzo che l'omino mi propone, assicurandomi chiaramente che non potrò mai trovare di meglio, perché il sud non è economico come Bangkok ..."chiedi pure dove vuoi".
ohh ok grazie, sorrido, visto che mentre lui faceva il suo itinerario io controllavo sul cellulare i prezzi degli hotel a sud e sorridevo dei suoi prezzi.
ok ...se mi lasci un biglietto da visita ci penso e domani ti faccio sapere gli dico ...
...e invece no! si scoccia l'omo delle informazioni gratis! perché io non so, dice lui, che in questi giorni è tutto un via vai di gente, e tutti vogliono andare a sud, e tutti prenotano e pagano ora e quindi si alza in piedi, si ripiglia il suo foglio e mi dice in inglese "quindi se vuoi prenotare bene! altrimenti vai pure e fai tutto da solo se pensi di poter fare meglio di me ok?! perché per me non c'è problema, perché non son qui a perdere tempo".
se prima ridevo, ora mi incazzo un bel po' e mi alzo in piedi pure io "ok! ma non mi pare che non c'è problema, il problema c'è e come. e mi sembri un po' troppo incazzato per dire che se faccio da solo va bene uguale" e lui alza la voce e io di più! e di più e di più!! e dalle altre scrivanie anche gli altri turisti che sono stati portati li solo per avere informazioni gratis assistono, e fanno la faccia di chi si insospettisce, e inizia a pensare che il centro informazioni è una fregatura; e alla fine vado via mandandolo a cagare malamente, e sbattendo la porta, che non è un centro informazioni, ma una qualsiasi agenzia di viaggi.
anche il conducente del tuc tuc ci resta male che non prende la percentuale, e sorride meno di prima. così alzo la voce anche con lui che mi ci ha portato li, e gli dico di portarmi alla fermata della barca sul fiume.
ma lui insiste per portarmi in un altra agenzia e se lo mando a quel paese non so in che direzione andare, a piedi, per prendere la barca. così faccio buon viso a cattivo gioco e decido di perdere quest'altro quarto d'ora.
qui il gioco è più rapido, botta e risposta secca e rapida. gli dico dove e quando voglio andare, lei prende la calcolatrice e mi dice "ok 600 bath al giorno dormire e viaggiare in bus", e io rido alla grande!
"va bene va bene" dice la ragazza "400B a notte, viaggi in bus escusi, meno non si può".
sono già abbastanza nervoso per la prima agenzia, e taglio corto! "ascoltami, 200B a notte e viaggi in treno che costa meno e non c'è traffico" le dico io, "questo è quello che voglio spendere! se mi trovi questo ok, sennò sto andando via"
lei mi guarda e dice "ahh sei stato a khao san ehh, vieni da li, solo li si dorme per 200 bath, in tutto il resto della thailandia scordatelo caro mio! ride lei e ridono tutti i colleghi". proprio quello che volevo sentirmi dire, mi alzo in piedi e rido anche io "bene, allora siamo tutti contenti! io mi tengo i miei soldi e voi vi tenete i vostri hotel da 400B! e ciao!!" e sono già sull'insetto scoppiettante, lo avverto che non ho prenotato niente e che non ho più voglia di perdere tempo, gli metto in mano i suoi 30B e mi faccio portare al fiume.

sul pontile galleggiante sul fiume basta poco per calmarmi, e già attacco bottone con un gruppetto di svizzeri che vanno anche loro a chinatown.
le informazioni sulla barca almeno erano buone e paghiamo solo 15B per arrivare a chinatown dopo 5 fermate, senza traffico e senza clacson.
è minuscola e immensa insieme chinatown, piena di colori di stoffe, di spezie e di giocattoli; e piena di profumi di carne e di pesce, cotti e crudi; e piena di frutta di tutti i tipi.
sembra che riescano a creare lo spazio dal nulla i cinesi di chinatown e in un vicoletto stretto come le tue spalle all'improvviso ti trovi davanti un centro commerciale di 4 piani. come le prospettive impossibili di Escher, tra due vicoli corti e stretti ne sbuca fuori per traverso uno incredibilmente largo, e lungo come un autostrada! che non capisci come sia possibile.
e dove in pochissimo spazio noi turisti facciamo fatica a passare a piedi tra la folla di thailandesi e cinesi, loro invece ci passano con la vespa! con la sella tagliata a metà e un grosso porta pacchi su cui trasportano quantità incredibili di cose di ogni tipo.
in pratica è il mezzo di trasporto ufficiale di chinatown la vespa, e tutte le vecchie vespa del mondo sembrano essere sparite ed essere qui in ogni angolo, da quelle più scassate a quelle restaurate alle perfezione e lucidate a specchio.

non mi attirava troppo chinatown, ma ho fatto bene ad andarci! e ci sono andato anche perché in tanti mi hanno detto "ma si ...se non sei stato a chinatown non puoi dire di essere stato davvero a Bangkok".
ok! allora non puoi dire di essere stato davvero a chinatown se non ci hai mangiato a chinatown! :) e provo il riso col maiale arrosto in salsa agrodolce, e il melone, e l'ananas e il mango, e il succo di melograno
...e non posso che sorridere pensando a mia sorella! che il melograno lo adora, figurati se provasse questo succo qui, fresco e ghiacciato, a piedi per questi vicoli.

è facile fare tardi in questo posto e anche camminare per ore e stancarsi.
e allora altro bus, alla sera più facile che al mattino, e di nuovo ostello, di nuovo doccia, di nuovo letto, di nuovo in strada e di nuovo pha thai dalla tizia che sorride e abbonda.
e poi di nuovo happy bar, amici thailandesi sorridenti e gentili, birra thai, una chang, una singha e una leo, per provarle tutte. di nuovo quelle piccole rane scure e fritte, e di nuovo Thomas il tedesco, a raccontarmi che sta facendo anche un corso per imparare la lingua thai, perché lui ovunque è andato a vivere ha sempre imparato la lingua del posto.
e fa bene! perché imparare a parlare con loro e come loro, sicuramente mi aiuterebbe tanto a capire meglio questa gente, la loro vita e le loro tradizioni ...ma sto qui solo un mese io ...non son mica un 50enne tedesco in pensione da chissà quale multinazionale ...e cheers Thomas! e salute risponde lui :)
anzi no ...chon dee kap! visto che siamo a Bangkok

giovedì 22 novembre 2012

mercoledì 21 novembre in giro a caso per la città

mercoledì 21 poi non sono più andato con Makok a chonburi. lei ha avuto un imprevisto ed è dovuta andare a lavoro a sostituire una collega, quindi niente buddha dalla testa d'elefante. l'ha saputo all'ultimo momento però, quando io ero già nella stazione dove dovevamo incontrarci, abbastanza lontano dalle stazioni dove ero stato finora.
e allora che fare? niente di più facile in una città come questa... basta iniziare a camminare... e così arrivo nel famoso quartiere di Sukumvit,raccomandatomi da cari amici italiani :)
carino! mi guardo un pò in giro, mangio qualcosa e chiedo informazioni. gli hotel sono tutti molto belli e il prezzo è di 1100 bath per notte. non è tanto, parliamo di 28/29  euro per notte per una camera doppia con bagno privato e aria condizionata; ma è la cifra che io spendo attualmente per un intera giornata a Bangkok, tutto compreso, quindi lascio perdere
riprendo a camminare e dopo un ora circa sono vicino all'MBK shopping center (mbk è acronimo di qualcosa che non ricordo), uno dei grandi centri commerciali della città. entro a godermi un pò di aria condizionata e mi accorgo subito che non è un vero e proprio centro commerciale in stile europeo, ma più che altro un enorme palazzone dove qualcuno ha infilato dentro in ordine sparso un numero quasi infinito di piccoli negozietti.
e ci trovi di tutto nel casino generale, di tutto, dappertutto e su piani diversi. così le stesse scarpe le trovo in 6 negozi su tre piani diversi ma solo uno ha il mio numero, e me ne vado via con un paio di sandali di cuoio comodissimi (28 euro) e una batteria nuova per il telefono (meno di 8 euro)
come al solito però non riesco a resistere molto ni centri commerciali e riprendo la passeggiata a caso per la città. avrò camminato minimo per 15km oggi, più un paio d'ore nel centro commerciale alla ricerca del numero delle scarpe; utile per smaltire un pò di cibo thai ;)
per fortuna sono vicinissimo ad una fermata dello skytrain e in meno di mezz'ora posso ritornare alla stazione di paya thai, la più vicina a khao san road. la più vicina ...che però dista comunque più di 5km dall'ostello e io ho camminato abbastanza per oggi, quindi che fare?! taxi? tuc tuc? moto? mmm... ci penso un attimo e decido di tentare l'autobus! ...si si, proprio quell'autobus che qualche giorno prima sembrava proprio un mezzo di trasporto solo per thailandesi ...perché non provarci ... al massimo se taxi dev'essere, il taxi lo posso prendere ovunque, anche dopo essere andato in un posto sbagliato con l'autobus.
cammino un pò, trovo una fermata ed inizio a chiedere informazioni, a gesti, a tutti i thailandesi che stanno vicino alla fermata, ripetendo il nome di khao san rd. che a quanto pare tutti conoscono, ma nessuno sa che bus devo prendere.
dopo un pò arriva una signora, chiedo anche e lei e lei mi spiega, in thai e a gesti, che devo attravesare la strada e prendere il bus 25, perfetto!!! aspetto il bus, salgo e mi siedo, arriva la signora dei biglietti, le ripeto solo khao san e le porgo 50B, lei sorride sorpresa dalla cifra, mi da un biglietto e mi restituisce 42B  :) me l'avevan detto che il bus era decisamente economico ;)
e così sembra anche decisamente più semplice da usare di quanto potessi pensare.
arrivato in zona mi sembra di riconoscere la strada principale fuori da khao san, chiedo conferma ad un vicino, scendo e in 5 minuti sono prima nella mia stanza, poi sotto la doccia e poi a letto! giornata di footing oggi, e di centri commerciali. non è il massimo, ma non è nemmeno male vagare un poco senza meta precisa.
riposo un oretta e poi lo stomaco chiama, e allora sono di nuovo in khao san e di nuovo in Rambuttri road, la parallela più vicina all'ostello, a mangiare il pad thai (perché così si chiamano, non noodles) dalla tizia dove li mangio sempre, che costano 5B meno che da tutti gli altri e sono buonissimi, e ormai lei mi conosce, mi sorride e abbonda con la dose, sia pollo o sia frutti di mare. e poi di nuovo all'happy bar, anche se Nanà  che poi invece di chiamava ChaCha (la francese) è partita stamattina alle 5 e stasera non c'è, ma di sicuro arriva Thomas, il tedesco, che dopo aver girato mezzo mondo, tutta l'asia e in modo particolare l'indonesia e la thailandia, lui ha deciso di vivere a Bangkok e la adora questa città!
e quando arriva si ascolta musica, si beve birra e si chiacchiera con mezzo mondo, e anche a Thomas piace la buffa stradine alle spalle del bar, "primo o poi mi aspetto che passi perfino un autobus dentro a questo vicolo!" mi dice ...e a quanto pare nessuno se ne stupirebbe più di tanto :)

martedì 20 novembre 2012

lunedì 19 novembre al tempio del Buddha che dorme

se dorme o no questo Buddha di preciso non lo so... perché ha gli occhi aperti ma é sdraiato, e alcuni lo chiamano sleeping Buddha e altri reclined Buddha, che non saprei come tradurre, perché reclinato è davvero brutto! ...invece lui non è brutto per niente, e nemmeno il suo tempio pieno di colonne, costruzioni, dipinti e campane. tutto è mosaici, tassellini colorati, dorati e d'oro, ricoperti di vetro e sbrilluccicanti.
e il posto è troppo grande e troppo bello per raccontare i dettagli e lo splendore, per fortuna ho fatto tante foto :)
ma il Buddha sdraiato in fase di relax è veramente enorme  quasi non ci sta tra le colonne del palazzo che lo contiene. la statua, tutta ricoperta d'oro è lunga 46 metri e alta 16, la più grande della thailandia e forse anche del mondo, ma di questo non sono sicuro. e le piante dei piedi sono completamente decorate con delle illustrazioni fatte in madre perla che è severamente vietato toccare.
per entrare nel tempio di Wat Po dove riposta questo enorme Buddha si pagano solo 100B (circa 2,5 euro) ma a metà percorso con quel biglietto ti regalano una bottiglietta d'acqua veramente ghiacciata, che in quel momento è veramente una piacevole sorpresa, perché fa davvero caldo qui ...altro che fine della stagione della pioggia e inizio dell'inverno ...è un lunedì dal cielo azzurro e pulito e il caldo è veramente tanto!

ci sono andato all'ora di pranzo a Wat Po (così si chiama il tempio del Buddha sdraiato), con Makok, che non c'era stata nemmeno lei ed era quasi più contenta di me d'essere li. dopo il tempio del Buddha di smeraldo Wat Po è il tempio più importante della città e Makok dice che ci ritornerà e ci porterà la sorella e gli amici.
e mercoledì invece mi porterà a Chon Buri, 2 o 3 ore di bus fuori Bangkok, per vedere un tempio di cui non ricordo il nome, dove si trova un'altra enorme statua del Buddha; questa però ha un enorme testa d'elefante dalla lunga proboscide.

é forte Makok, anche se parla davvero poco inglese e comunicare è un problemone. tutto quello che io le dico lei lo ripete lentamente alzando gli occhi al cielo, lo traduce mentalmente, se lo ripete in thai, poi sorride e risponde ...questo per tutto il pomeriggio ed è tutto una gran risata per questa cosa. quando vuole dirmi qualcosa di botto si gira e mi parla in thai, io le sorrido, lei allora alza gli occhi al cielo cerca le parole in inglese. è sicuramente la persona più buffa di questo viaggio per ora :)

conoscendo queste ragazze è inevitabile pensare ai luoghi comuni sulla thailandia.
certo sarà anche vero che in molti bar le ragazze ti abbordano sfacciatamente e cercano di portarti a letto per due spicci, ma questo a me ancora non è successo.
sicuramente succede nei locali notturni, o nei bar dei quartieri per stranieri benestanti, ma non a KhaoSan road, la via dei backpackers che passano la vita in viaggio con le pezze al culo!
quello che so é che fino ad ora, queste ragazze che ho conosciuto non vogliono nemmeno scroccarmi una birra, e spesso provano pure ad offrirmi il pranzo. usano il loro tempo libero per portarmi in giro, dopo 5 minuti dicono alle amiche che le chiamano al telefono che sono in giro per la città con un amico, e quando mi accompagnano a prendere il treno mi salutano da un metro di distanza stringendomi la mano. non voglio certo essere così stupido da dire che la prostituzione in thailandia non esiste, ma come in ogni posto se tu non la cerchi lei in fondo non ti cerca più di tanto. e per fortuna questo posto a me sta offrendo ben altre cose entusiasmanti che non minorenni in vendita per 2 soldi. e da quel che vedo non solo a me ...che gran sollievo!

beh che si fa?! non si mangia? ...no no si mangia e come... per 180 bath (poco piùdi 4 euro) stiamo seduti a mangiare in due per più di un ora e io mi faccio insegnare un sacco di parole in thai dalla mia amica Makok.
imparo a dire grazie, a chiedere "acqua per favore" a dire quando il cibo è buono e quando una ragazza è carina. e imparo il nome della Tom iam, la zuppetta piccante con verdure, carne e frutti di mare, mangiata in un posto che è poco più di un vecchio garage spoglio.
il trucco e semplice, dove vedi un sacco di turisti passa dritto, dove vedi solo thailandesi che mangiano e chiacchierano allora siediti e mangia anche tu! e la signora che cucina è contenta e ringrazia quando le dico in thai che è tutto buonissimo :)
mangiamo tanto e camminiamo di più fino a khao san road, che nel frattempo é diventata un po' come casa, e così con Makok mi addentro nel vicoletto che porta all'happy bar e le faccio vedere dove dormo, dove bevo le mie chang ghiacciate ...e siamo di nuovo li ...un italiano, una francese, due inglesi, due cinesi e quattro thailandesi.
Makok mi saluta e torna a casa, e io e Nanà la francese rimaniamo e ripassare le nostre 6 parole in thai con gli altri thailandesi rimasti con noi a finire le birre. nello stesso tavolo dove ora scrivo da un po', per non dimenticare i ricordi di questo che é fin da subito un gran bel viaggio.

vado e dormire e saluto gli amici thailandesi che mi raccomandano "ritorna domani sera sera dopo cena" per un altra birra. perché a loro piace parlare in inglese con noi e si divertono ad insegnarci il thai. e così sicuramente ritornerò qui anche stasera, e ci sarà Nanà, i proprietari del bar, e chissà chi altro ad insegnarci qualche parola in thai o a raccontare la propria vita ...perché è così il viaggio, piena di gente che ti dice da dove viene, da dove va, e che ti dice ...beh magari ci rivediamo in australia ...o qui all'happy bar. perché non si sa mai e "perché no", e questo è il bello... e intanto continua a passare gente nel vicoletto alle mie spalle, con le valigie o senza, con la pelle chiara e le valigie o con i capelli lunghi e lo street food in mano ... ma tutti col sorriso ...

un weekend a Bangkok

mi piace viaggiare, e come dico sempre, la cosa più bella del viaggiare non é solo vedere nuovi posti, ma specialmente conoscere nuova gente!
e in viaggio ho conosciuto degli amici che son bravissimi ad attaccare bottone con tutti; di quelli che entrano in un bar da soli e dopo soli 5 minuti si ritrovano al tavolo in 20, perché son bravi a fare amicizia con tutti. certo è anche una questione di carattere, e forse non é esattamente nella mia natura, ma anche questo come tutte le cose si può imparare ...così mi esercito e me la cavo anche bene!

sabato mattina conosco Lalé, una ragazzetta thailandese con la testa rasata, un bel sorriso e magra come un chiodo! lei parla inglese meglio di me (certo è facile) ma all'inizio capirla è davvero difficile perché i nostri accenti sono completamente diversi. però é simpatica Lalé, questa ragazzetta dall'età indefinibile, e non ci diamo per vinti.
io le racconto del viaggio che voglio fare e di come lo voglio fare, e le spiego che voglio evitare di fare la classica fine del turista che parte col pacchetto viaggio ...perché non è nel mio stile e nemmeno nel mio budget! niente ristoranti di lusso, alberghi 5 stelle e soprattutto niente italiani e italiano, altrimenti restavo in italia.
quello che dico a tutti i thailandesi che conosco è che voglio intrufolarmi nella vita e nelle abitudini locali, imparare qualche parola thai e mangiare e bere quello che mangiano loro, e andare dove vanno loro; dove i turisti di solito non vanno. le piace questa cosa a Lalé e mi lascia il suo numero di telefono per andare a fare due passi insieme la sera.

nel frattempo con Renaud abbiamo deciso di andare a vedere il tempio del Buddha di smeraldo, quello che viene considerato senza dubbio il tempio più importante della città. i turisti pagano 400B per entrare mentre i thailandesi entrano gratuitamente. anche se alcuni thailandesi dicono che sono basso e scuro come loro evito di provare a fare il portoghese, non mi sembra carino rubare il prezzo del biglietto in un tempio, e le guardie sembrano anche abbastanza serie.
il posto è semplicemente fantastico! e tra l'altro ogni mezz'ora parte un tour del tempio guidato da una guardia anziana che spiega in inglese ,,,cosa chiedere di più...
la nostra guida cammina e spiega per un ora, e gli possiamo fare anche un sacco di domande.
il tempio è pieno di costruzioni la cui forma assomiglia a delle campane, è una di queste è completamente rivestita da uno sconfinato mosaico di bollini d'oro. tutto il tempio ha più di mille anni ma qualche hanno fa questa "campana" dorata è stata restaurata rimpiazzando i tassellini d'oro mancanti con dei nuovi fatti a mano in italia, 1 mattoncino 1 dollaro, per una costruzione fatta di 1 milione di pezzetti tutto d'oro. per non rovinarsi sotto le dita dei turisti, che toccano tutto nonostante i cartelli di divieto, sia questo che altre costruzioni del tempio sono state poi interamente rivestite da uno strato di vetro che li difende dalle intemperie e dalle ditate.
una cosa simile è stata fatta anche per tutte le statue degli elefanti. una volta erano bianche, ma la statua dell'elefante bianco attirava troppo l'attenzione dei visitatori indiani che considerandolo sacro ci lasciavano sopra delle monete, come dono e ne accarezzavano la testa. struscia oggi struscia domani, con migliaia di persone al giorno tutti gli elefanti del tempio rischiavano di trovarsi in poco tempo con la testa letteralmente consumata, così i monaci decisero di riverniciare di nero tutti gli elefanti.
la guida ci racconta un sacco di curiosità su ogni dettaglio del tempio, sulle scimmie buone che sorvegliano i demoni cattivi, e i demoni buoni (li riconosci dall'anello al dito) che difendono le porte e sorreggono le costruzioni.
infine arriviamo al palazzo del buddha di smeraldo, che di smeraldo non é ...é di giada se non sbaglio, ma 1200 anni fa quando fu scoperto i thailandesi non conoscevano ancora la giada e scambiandolo per smeraldo gli diedero il nome che porta ancora oggi. la statua è alta forse un metro e mezzo e in cima all'altare (tutto d'oro) indossa il vestito (d'oro) della stagione delle pioggie. il 28 novembre, giorno di luna piena, arriva l'inverno e il buddha cambia abito; poi lo cambierà ancora in estate.
...è stato chiaro Mr. Franck, la nostra guida, a proposito dell'oro ...se avete il dubbio su cosa in questo posto sia ora e cosa no ...beh è facile, tutto quello che sembra anche loro lontanamente oro, lo é!
è immenso il tempio del Buddha di smeraldo, bellissimo, emozionante, e talmente importante che ogni buddhista thailandese (il 95% della popolazione) deve venire a pregare qui almeno una volta nella vita. è stato fantastico vedere questo posto e avere una guida che parla inglese. e dopo circa 3 ore in tutto io e il viaggiatore francese ce ne ritorniamo in strada ...a caccia di noodles!

ritornato all'ostello di KhaoSan, faccio una doccia e mi riposo un po' dal caldo straziante.
poi con Lalé ci incontriamo in un centro commerciale di fronte al fiume dove mi fa provare il miglior the con i "jelly beans" della città, dei frutti che sembrano piccoli fagioli neri e gelatinosi, molto dolci. ha capito bene! e m'ha portato li perché dice che è in assoluto il migliore di bangkok e che lei spesso prende il bus da casa e attraversa diversi quartieri solo per andare li a bere quel the :-)
chiacchieriamo e giriamo per un centro commerciale fatto di negozi bassi e carini, con tante famigliole thailandesi a spasso e con pochi pochi turisti stranieri.
arriviamo al fiume dove prendiamo un battello che fa alcune fermate avanti e indietro gratis. navighiamo per un pò e scendiamo nel punto più vicino al mio quartiere; così in fretta e furia fermiamo un taxi in mezzo al traffico caotico, saluto Lalé e ritorno a khaosan dove mi aspetta Renaud per un giretto notturno, una birra fresca e un pò di cibo thai da mangiare in un piatto di plastica mentre camminiamo in mezzo a migliaia di persone.

tra tutta questa gente ci ritroviamo con Nanà una ragazza francese che Renaud ha conosciuto durante la giornata. Nanà è veterana della thailandia, ed è la quinta volta che viene a Bangkok, ci da un sacco di dritte su dove mangiare, dove risparmiare anche sull'acqua e ci fa scoprire l'happy bar! uno di quei "peggiori bar" della città, dove però tutti sono simpatici e sorridenti, e il giorno dopo se ci ritorni sei sicuro di ritrovare già qualcuno che ti abbraccia come un vecchio amico.
e non ci vanno solo i turisti in questo happy bar, nascosto in fondo ad un vicoletto tortuoso che sembra non avere uscita, ma che invece ce l'ha, e tutti vanno e vengono come se fosse un autostrada e ti passano di fianco perché é stretto stretto, ti sorridono e ti salutano, e poi magari ritornano per una bevuta.
ci vanno soprattutto i thailandesi all'happy bar e ci va anche Pranotkorn, thailandese carina, con 2 bambini e un buon lavoro. il giorno dopo non lavora e anche lei mi porta un pò in giro per la città, yahoooo!!!

domenica mattina (18 novembre) ci incontriamo in una stazione dello skytrain e partiamo subito in autobus, ci stiamo per una mezz'ora e capisco subito che da solo non ci sarei mai potuto andare. in qualunque città il bus è un mezzo per locali, devi sapere che linea prendere, in che direzione, dove sei e dove devi scendere, e devi essere in grado di guardare fuori dal vetro e capire dove sei e quanto manca. non è come la metro con la sua mappa, i suoi tabelloni e le sue vocine di ragazza che annunciano le fermate in inglese; qui la donna che ti da il biglietto ti fa pagare in base alle fermate che devi fare, ma ti parla solo in thai.
prima tappa colazione, un the fantastico e un caffé pessimo che sarà il mio primo e ultimo tentativo di caffé in thailandia. poi in giro per la strada e per i mercati, che se a santo domingo erano belli, qui sono semplicemente entusiasmanti, e incredibilmente puliti! è fantastica la pulizia di questa città, ovunque!
in giro per il mercato mangio un dolcetto locale, cotto su una piastra, una specie di pancake di farina di cocco fatto a mezze pallucce abrustolite fuori e roventi dentro, con un chicco di mais al centro ...quanto vorrei ricordarmi il nome ... me lo devo far scrivere da Pranotkorn.
lei parla benissimo in inglese ma come al solito la pronuncia è complicata, e io da bravo italiano prima chiedo di ripetere e la seconda volta che non capisco sorrido e annuisco :P
quindi mi sfugge un po' il motivo per cui entriamo in una farmacia e compriamo dei prodotti che sembrano per i bambini e li sistemiamo bene bene in una scatoletta di plastica. poi andiamo al mercato del pesce, dove il pesce non è semplicemente fresco, ma vivo! ed economico, e compriamo 3 anguilline che il pescivendolo mette in una busta piena d'acqua, come quando compri i pesci rossi dal luna park da bambino.
magari le deve portare a casa per pranzo penso, e saliamo al volo su un altro autobus.
niente pranzo e casa, ma tempio buddhista. e non uno di quelli dove ci sono le statue d'oro e i turisti che pagano per entrare e fare le foto, un bel tempio si, sempre carino pulito e ordinato, ma un tempio di quartiere, lungo un canale dove la gente va normalmente a pregare e dove sono davvero l'unico straniero ...che meraviglia!
il tempio di Suan Pla Thammachat fa parte di un gruppo di templi che si estende lungo un canale di cui purtroppo non ricordo il nome. e tra un tempio e l'altro ci son parcheggi in abbondanza per tutti e dei piccoli parchi alberati, verdi e curati.
non so come ringraziare, Pran mi spiega tutto passo passo, leviamo le scarpe entriamo, pagiamo 20B per i fiori e l'incenso, la candela e i pezzetti di carta con dentro dei piccoli bollini, delle sottilissime lamine d'oro.
ci sediamo di fronte ad un monaco e lui inizia a pregare. io imito gli altri e al momento giusto da inginocchiato e con le mani giunte davanti al petto mi inchino, aprendo le mani e poggiandole di fianco alle ginocchia e portando la fronte vicino al pavimento, mentre lo faccio dico tra me e me il mio nome, cognome e quello che vorrei nella mia vita, per tre volte. finita la preghiera scopro che la scatoletta piena di cose carine è un dono per i monaci e Pran la lascia ai loro piedi. il fiori vanno poi davanti ad una statua, l'incenso acceso in un contenitore a posta e la candela anche, poi si passa davanti alle statue del buddha e levando i fogli di carta, ad una ad una appiccichiamo i sottili bollini d'oro su ogni statua del buddha ...wow che emozione!

usciti dal tempio ci avviciniamo al canale e compriamo due piccole tartarughe, le mettiamo in un secchiello insieme alle anguilline del mercato e Pran le libera nel fiume.
da quello che mi spiega, non capisco tutto perfettamente, ma è una tradizione di buon auspicio e buona fortuna. i thailandesi credono che liberando i pesci, questi andando via liberi nel fiume portano via con se tutte le cose negative e brutte della vita, lasciandoci una vita "pulita" e felice.
nel canale ci sono anche migliaia e migliaia di pesci che credo siano dei pesci gatto, ma non ne sono sicuro. compriamo del mangime anche per loro e insieme a tante famiglie thailandesi diamo da mangiare a questi pesci giganti, affamati, che per acchiappiare i bocconi di pane si ammassano uno sull'altro restando fuori dall'acqua anche per parecchio tempo. questo è l'unico pesce che i thailandesi non mangiano, perché per loro e quasi sacro.

...ok non mangeremo il pesce gatto ma il cibo thai lo mangiamo e come, così andiamo in autobus in un centro commerciale dove c'è una specie di tavola calda enorme dove c'è davvero solo l'imbarazzo della scelta.
in due spendiamo circa 5 euro (che per assurdo qui sono davvero tanti) ma dopo un attimo il tavolino è pieno di piatti tutti diversi e tutti eccezionali, riso con pollo, con maiale, la zuppa di noodles con i frutti di mare, una ciotola di brodino di verdure di un buono indescrivibile, il dolce e il gelato con dentro della frutta che non conoscevo ma che proverò ancora.
per digerire il pranzo giriamo un po' e compro una sim che mi permette di collegarmi ad internet dal cellulare per tutto il prossimo mese in tutta la thailandia.
andiamo all'ultimo piano e in un parco giochi enorme incontriamo i bambini di Pran (5 e 8 anni) e la mamma, nonna Thai! menomale che ho imparato a dire Sawadii (buon giorno in thai) e tutti i thailandesi che saluti nella loro lingua lo apprezzano davvero tanto.
Pran vive in una casa tutta sua con la mamma e i suoi due bambini, non parla di padre o marito e io non chiedo, ma le chiedo di com'è la vita a bangkok e lei mi racconta un pò di cose.
un appartamento in un condominio di lusso costa dai 2 ai 3 milioni di Bath, 50/75 mila euro. dei grattacieli enormie scintillanti dove vanno a vivere i thailandesi benestanti e gli stranieri. quanto costa una casa normale non lo so, e non chiedo quanto costa la sua. chiedo però quanto guadagna un thailandese. il salario minimo è di 9000 bath, poco più di 200 euro, mentre i ragazzi che lavorano per i negozi del centro commerciale ne guadagnano circa 12.ooo (300 euro). lei lo sa bene perché lavora per un'azienda che ha punti vendita in tutti i centri commerciali di bangkok e lei da sola gestisce 9 punti vendita e circa 30 persone. lavora 6 giorni alla settimana, 9 ore al giorno, ma guadagna bene, 30.ooo bath al mese, 750 circa. meno male dice, perché altrimenti con due bambini piccoli e la mamma che vive da lei non sarebbe possibile stare tranquilli. 54 ore di lavoro settimanali per un buon stipendio, il doppio degli altri per vivere serenamente. e si vede, perché i bambini sono belli, simpatici, educati e ben festiti, e lei anche, elegante e raffinata, molto carina e di una gentilezza spettacolare, tanto che il suo unico giorno libero in una settimana lo passa a portare in giro un turista italiano conosciuto la sera prima. è impossibile non chiedersi se esiste un solo italiano che avrebbe fatto lo stesso ... forse uno si! forse 2 o 5 o 10 ...ma qui non è per niente strano. è fantastica questa gente ...e me ne ritorno a khao san con il mio skytrain e con un gran sorriso! ...che bella questa città!

il ritorno decido di faro a piedi, dalla stazione del treno fino a khao san. solo dopo scopro che è un idea veramente geniale! e anche sbagliare strada è sempre una grande idea :)
finisco irrimediabilmente dentro vicoli sempre più piccoli e stretti, che sembrano sempre chiusi ma poi sono aperti, e dove in fondo ci trovi sempre un thailandese gentile che ti parla in inglese e ti indica la via di uscita, anche se ti sembra di attraversare i salotto di qualcuno.

chi lascia la strada vecchia per la nuova ...in questa città trova un sacco di cose belle! e io trovo anche una donna thailandese che per 1 euro mi fa la barba. e nel frattempo si fa notte.
esco dal barbiere, riprendo a camminare e appena svolto un angolo mi ritrovo in enorme mercato a cielo aperto, con migliaia di persone che, sono sicuro, finché era giorno non c'erano, ma ora sono li e hanno un sacco di cose da fare. si vende di tutto nei mercati di Bangkok, ma soprattutto si vende cibo e qui specialmente. dal pesce vivo a la carne fresca, dalla verdura a tanti tipi di frutta che non conosco. e tutti cucinano e tutti mangiano ...e tutti i profumi sono fantastici e attraenti.
di tutti i mercati che ho visto questo è il più grande, il più colorato, il più profumato e improvvisato, e anche il più thailandese ...e io sono sempre contento di essere l'unico straniero, li in mezzo a tanti thailandesi che ti guardano senza mai essere sospettosi e infastiditi, ma sempre gentili e sorridenti; sempre pronti ad indicarti la strada per tornare a casa, anche solo a gesti, perché qualcuno non parla una parola in inglese e io non una di thai.

domenica 18 novembre 2012

l'arrivo a Bangkok

è appena passata la mezzanotte a Bangkok, in pratica è appena iniziato il 19 novembre in questa parte del mondo, mentre in italia è ancora 18, e mettermi a scrivere sembra davvero un impresa ardua, specialmente con questa tastiera piccola piccola, dove i tasti e i caratteri sono diversi dal solito. ma scrivo ugualmente perché me lo son ripromesso mentre camminavo per le stradine di Bangkok ...specialmente nelle più piccole ...ad ogni vicolo ad ogni incrocio ho pensato "cacchio questo lo devo scrivere", lo devo scrivere per me ...perché quando lo rileggerò, tra un anno o tra due sarà un ricordo fantastico, di quelli che proprio non si possono perdere :-) che dire di questa città che a primo acchitto sembra meravigliosa? esattamente ancora non lo so ... ma so che mi piace e tanto! sono arrivato qui venerdì 16 novembre all'ora di pranzo. sarei dovuto arrivare alle 11:55 ma l'aereo da colombo era in ritardo così sono arrivato verso le 13:30 ovviamente ho cercato come sempre di evitare i taxi, come sempre, per risparmiare. sono roba da turisti questi taxi, da evitare assolutamente, specialmente il primo giorno, quando hai ancora scritto in faccia che sei un turista spaesato e che tutti ti possono fregare! così ho preso il famoso skytrain di bangkok e sono andato fino alla stazione di paya thai. appena sceso dal treno ho incontrato Renaud, un ragazzo francese che arriva dall'india, dove ha passato un mese intero, partendo da nuova Deli fino a Calcutta. Renaud attacca subito bottone e chiaramente iniziamo a parlare immediatamente dei nostri programmi di viaggio, da dove vieni? dove vai? etc... e lui sfata subito tutti i miei luoghi comuni sui francesi ...é simpatico! e non puzza!! strano ...sicuro che sia francese?! mah luoghi comuni a parte, appena scesi dalla stazione di Phai Thai anche lui come me è diretto verso Khao San Road, la via dei backpackers ...ma dopo 500 metri veniamo placcati irrimediabilmente da un ragazzo col motorino. anche qui come in repubblica domenicana impazzano i mototaxi, e anche qui devo riconoscere che sono un mezzo di trasporto fantastico. ci siamo già capiti con Renaud! io son partito per viaggiare 5 mesi, lui per 8, quindi è inevitabile cercare di risparmiare su tutto, e andare a piedi é sempre un ottima soluzione. ma i ragazzi chiaramente non ci mollano, e trattano sul prezzo e alla fine per 80 bath (poco più di 2 euro) saltiamo in sella alla moto e sfrecciamo nel traffico della capitale fino a Khao San road. Renaud è veramente entusiasta per aver scoperto il nuovo fantastico mezzo di locomozione, mentre per me è come fare un salto in dietro allo scorso "inverno" passato nella capital caraibica. dopo poco siamo già proiettati nel cuore di bangkok e nel paradiso dei viaggiatori. è un mondo Khao San rd, che scopriremo ancora più vivace di notte! troviamo subito un ostello, Charoendee e decidiamo di dividere una stanza doppia con bagno privato e aria condizionata per 600 bath, poco più di 15 euro da dividere in 2. la stanza è carina, pulita, fresca e abbastanza lontana dalla strada da non sentire il rumore e la musica che arriva da tutti i bar di Khao San ...qui gangnam style impazza peggio che in italia :-) prendiamo la stanza, ci diamo una sistemata rapida, facciamo una doccia e ci buttiamo subito in strada ad assaggiare il tanto famoso quanto temuto street food di bangkok ...che dire se non FANTASTICO!!! giriamo per la strada, ci guardiamo in giro, ma siamo tutti e 2 stanchi da viaggio così decidiamo d'andare a dormire ...è presto per i festaioli di khao San, forse le 10:30 quando arriviamo in camera, ma la strada è rovente anche di notte ed entrare in camera e trovare il condizionatore acceso è un gran sollievo. avrei voluto scrivere di più stasera, ma qui è tutto un via va di gente ...e tra le chiacchiere con un francese, un inglese e un tedesco (non è una barrzelletta!) il tempo vola ed è passata l'una, così me ne vado a dormire. cercherò di scrivere ancora domani, prima che le nuove cose fantastiche di questo posto mi facciano dimenticare quelle che ho visto negli ultimi 2 giorni e che ancora non ho scritto :) buona notte a me ...e buon divertimento a Khoa San road, dove puoi trovare più gente ora che a mezzogiorno :)