domenica 4 dicembre 2011

diario di bordo attraversata 2011

Notte a spasso per le canarie
Domenica 13/11/11 00:14 utc
Ho appena iniziato il mio turno di notte con Dario.
Niente vento quindi andiamo a motore a 1200 rpm, poco vento di prua, tra 3 e 4 nodi di prua, in rotazione continua. Poco e troppo instabile per andare a vela.
Sog tra 5,6kts e 6kts. Cog 229-235°. Miglia percorse dalla partenza 65, queste sono miglia reali, nel senso che son quelle “navigate” da Nemo e non le miglia intese come avanzamento sulla rotta ideale. Miglia all’arrivo 2.692 (dritto per dritto). Temperatura dell’acqua 21°C circa.
Procediamo verso sudovest ma siamo ancora molto ridossati dall’arcipelago delle canarie. In pratica a sud di tenerife. Dobbiamo ancora superare in longitudine tenerife, gomera e hierro per essere completamente liberi dalle influenze della terra ferma. Per questo andiamo a motore, o forse perché il vento proprio non c’è e basta. Questo non si sa.
Nella giornata di oggi abbiamo fatto qualche prova. Issato spi, navigato un paio d’ore in poppa piena e poi ammainato per poco vento. Issata randa e genoa nel primo pomeriggio e navigato tra il traverso e il lasco fino alle 23.00 circa.
Mangiata la prima lampuga, e pianificato i turni che dovrebbero restare gli stessi per tutta la navigazione oceanica.
Salvo modifiche avremo Andrea dalle 21 alle 24, mario e dario dalle 00 alle 3, valentina e claudio dalle 3 alle 6, andrea dalle 6 alle 9.
Dalle 9 alle 21 turni liberi. Alle 13 pranzo, alle 21 cena.
Questo dovrebbe permettere a tutti di prendere un ritmo sempre uguale e risentire meno della fatica dei turni notturni.
Vado fuori a prendere un po’ di fresco. Più tardi leggerò le ultime pagine di “il piccolo principe”.
PN 00:52 utc 27°13’300N – 016°18’955W

lunedì 14/11/11 01:59 utc
PN 26°00’.090N – 018°28’.685W
Bolina larga con randa e genoa. Stringiamo 60° circa al vento apparente.
AWS 11/12 nodi di prua. Sog tra 5,4kts e 6,3kts. Cog 245-257°.
Miglia percorse 195,5. Miglia all’arrivo 2.474. Temperatura dell’acqua 21,3°C.

martedì 15/11/11 13:55 utc
PN 24°43’.550N – 021°45’.775W
Poppa piena con spi dalle 6 di stamattina. AWS 6/8 nodi di poppa piena. Sog tra 7kts e 8,5kts con belle planate sulle onde che arrivano da poppa. Cog 235-245°.
Miglia percorse 378. Miglia all’arrivo 2.288. Temperatura dell’acqua 23/24°C.
Siamo nel quarto giorno di navigazione. L’andatura di poppa piena e le onde di poppa fanno decisamente bene sia a me che a dario, e quel leggero mal di mare di fondo sta sparendo lentamente. Ritorna l’appetito e il sonno diminuisce.
Abbiamo appena deciso di togliere un’ora ai nostri orologi per adattarci piano piano all’orario che troveremo arrivando ad antigua. Quindi ora a bordo utilizziamo l’orario gmt-1.
Siamo qui dentro la dinette a chiacchierare e andrea dall’esterno urla “spi in acqua”. Ci guardiamo un attimo in faccia io vale e claudio, “apri questa porta, apri apri” e siamo tutti fuori, tutti sulle reti di prua a tirare su i lembi dello spi finito in acqua mentre dario al timone porta nemo prua al vento.
Le balumine sono tutte scucite, la maggior parte del tessuto sotto gli scafi di nemo. Proprio mentre andavamo sotto spi come dei missili una raffica ha superato i 17 nodi di apparente e “la coccinella” (così era stato soprannominato uno dei due spi usati comprati dal vecchietto di las palmas) in un attimo è esploso al centro ed è crollato giù in acqua. Tiriamo su il tessuto strappato e lo riportiamo verso il pozzetto. Sistemiamo scotta e braccio a prua ed evitiamo di accendere i motori, non si sa mai che qualcosa sia rimasto in acqua. Andrea infatti ha visto un bel pezzo di nylon rimanere in acqua e andare verso poppa, ma non sappiamo se è sotto di noi e se ce lo siamo lasciati a poppa.
Apriamo il genoa e riprendiamo l’andatura al gran lasco. Andrea controlla che niente sia rimasto incastrato nei due timoni, tutto ok.
Vale in pozzetto medica l’anulare del piede di claudio che ha dato una botta non si sa dove. “Un attimo di lutto per la coccinella” dice dario che fa i piatti a poppa con secchiate d’acqua salata.
Ora abbiamo solo il genoa e viaggiamo tra 4 e 5 nodi  con COG 243/252°.
Lo spi è irrecuperabile, ma ne abbiamo un altro da verificare e il gennaker pienamente funzionante. Ora vedremo un po’ cosa fare.
Certo che a guardare il gps le canarie alle nostre spalle sono davvero ancora tanto vicine!
Strambiamo e ci dirigiamo verso delle nuvole che minacciano pioggia. In realtà siamo circondati da nuvole che buttano giù un po’ di pioggia un po’ in tutte le direzioni e praticamente solo su di noi c’è una pozza di sole. È inevitabile quindi che dove andiamo andiamo, qualche goccia la prenderemo di sicuro.
Tutto di nuovo tranquillo su nemo. Qualche minuto e ritorno a leggere asimov che mi intriga davvero tanto.

mercoledì 16/11/11 13:12 utc
PN 23°44’.994N – 024°08’.729W
Da ieri quando abbiamo rotto lo spi viaggiamo con randa e genoa a farfalla, con una ritenuta sul genoa per tenerlo a dritta, mentre il boma rimane a sinistra sottovento. AWS 5,2/5,6kts con angolo tra 120° e 150° a dritta, gran lasco.
Sog tra 6kts e 8,4kts, ma in mattinata abbiamo toccato punte di 9,5kts mentre dario era al timone. Cog 251-264°. Al momento timona valentina, ma da stamattina alle 9 (ora locale) ad ora, ci siamo alternati tutti al timone.
Miglia percorse 510, sfondato il muro delle 500 miglia durante questo quinto giorno di navigazione. Miglia all’arrivo 2.151. Temperatura dell’acqua 23,7°C.
Pochi minuti fa siamo stati circondati da un grosso branco di delfini, come al solito erano quasi tutti più piccoli e più scuri di quelli che normalmente avvistiamo in mediterraneo. Ma questa volta era presente anche un esemplare molto più grande di tutti gli altri. Andrea batteva a prua sulla traversa metallica che collega i due scafi e i delfini sono rimasti a giocare sotto la prua dello scafo di sinistra per un bel po’. Io e claudio abbiamo fatto un bel po’ di foto, dario ha sicuramente fatto dei video. E anche io ho provato a girare qualche minuto di video con la mia tascabile. Vedremo poi il risultato.
Durante la serata di ieri ho finito il primo libro di asimov e stanotte ne ho iniziato subito un altro. Anche questo è decisamente intrigante “impero 2 il tiranno dei mondi” e tra stanotte e stamattina ho letto già quasi mezzo libro. La cosa che più mi colpisce è il dettaglio di particolari e la credibilità d’insieme che asimov riesce a dare a questi racconti di fantascienza, quindi completamente inventati, con anche grande minuzia di particolari scientifici e teorie legate alla vita umana su altri pianeti e altre galassie. Decisamente coinvolgente.
Sulla galassia del nemo invece tutto scorre tranquillo e, ci pensavo prima, forse anche in questo caso ho avuto una buona dose di “fortuna”.
Bella barca, buon equipaggio, tutti piacevoli carini ed equilibrati. Spesa ragionevole, partenza anticipata rispetto alla arc e quindi arrivo ad antigua, e poi vedremo forse a saint maarten, prima del previsto. Tutte cose favorevoli per me nell’ottica di questo viaggio che vorrei durasse il più possibile, ma che soprattutto spaziasse il più possibile, girando qui e la, per arrivare speriamo a panama. Sarà solo fortuna? :-)

Piccola nota: da quando siamo partiti da gran canaria solo il primo giorno, il 12, ho preso un paio di caffè e fumato due sigarette fatte da dario con l’ultimo tabacco della mia bustina. Poi ho messo li il barattolo del tabacco ma non l’ho mai aperto. Dal 13 non prendo caffè, non fumo e non bevo birra. Solo acqua.

mercoledì 16/11/11 18:08 utc
Verso le 16:30 utc andrea è al timone di nemo. Avvista un po’ in lontananza una sagoma a galla e un sacco di movimento intorno, sembra una grossa mangianza.
Sono svegli lui e valentina, io e gli altri 2 dormiamo. Andrea manovra per avvicinarsi a vedere e intravede una sagoma che sembra quella di una piccola balena, attorno ai 5 metri di lunghezza, e una volta più vicino vede anche la pinna di uno squalo che sembra mangiare pezzetti della balenottera, in mezzo ad una mezza pozza di sangue. Ci sono anche gabbiani e rondini di mare, e un sacco di movimento di pesci. Passiamo li vicino e qualcosa insegue le nostre esche sulle due lenze in mare. Abboccano 2 dorado, valentina corre giù in cabina a chiamarmi ed inizia un gran movimento tra scotta di randa, venti di poppa da aprire e sedili da spostare. Issando a bordo la prima lampuga perdiamo in mare il raffio che per fortuna rimane a galla. Manovriamo per recuperare  il raffio e intanto la testa della prima lampuga vola in mare, mentre facciamo diversi tentativi di recupero tiriamo su anche la seconda lenza e il secondo pesce e inizia la grande pulizia. Dopo un ora e mezza ci ritroviamo 2 sacchetti di tranci di pesce in frigorifero, il pozzetto dopo tanto è nuovamente pulito, ci chiudiamo dentro per ripararci dal fresco e finalmente si sveglia anche claudio che tutto quel trambusto sembra non averlo nemmeno sentito.
Riprendiamo fiato, ci rilassiamo in dinette giocando a carte e bevendo una tonica e trascriviamo le cose successe, ognuno a modo suo nel suo diario di bordo.

giovedì 17/11/11 15:39 utc
PN 23°06’.495N – 026°58’.151W
Abbiamo appena cambiato l’ora di bordo. Ora siamo a gmt-2 quindi in questo momento per l’ora di bordo sono le 13:40.
Viaggiavamo con il gennaker mura a dritta attorno agli 8 nodi, ma la situazione era un po’ complicata da gestire. Andrea è rimasto a timonare mentre noi abbiamo pranzato con i bastoncini di lampuga impanata col limone.
Finito di pranzare abbiamo ammainato il gennaker e ora andiamo con genoa e randa mura a dritta. AWS 11/12kts con angolo tra 120° e 150° a dritta, gran lasco.
Sog tra 7,2kts e 8,5kts. Cog 262-272°. Miglia percorse 662, un’oretta fa abbiamo fatto le foto al display del gps cartografico mentre segnava 2000 miglia all’arrivo e poi 1999. siamo nel sesto giorno di navigazione. Miglia all’arrivo 1.992. Temperatura dell’acqua 24,2°C.

Venerdì 18/11/11 12:24 utc
PN 22°57’.560N – 029°38’.075W
genoa e randa mura a dritta. AWS 15/17kts con angolo tra 120° e 140° a dritta.
Sog tra 8,1kts e 10,1kts. Cog 260-275°. Miglia percorse 804. siamo nel settimo giorno di navigazione. Miglia all’arrivo 1.884. Temperatura dell’acqua 24,7°C.
Quando riusciamo a tenere un angolo attorno ai 140° a dritta al vento apparente nemo viaggia con le onde quasi in poppa senza prendere troppe botte. I due scafi invece vengono schiaffeggiati con forza ogni volta che ci portiamo un po’ più all’orza e prendiamo le onde al traverso. C’è un bel mare oggi la fuori, con tutte le onde più vicine tra loro del solito e con una bella cresta bianchiccia. Non frangono ma si fanno sentire abbastanza. Sembra quasi più mediterraneo che oceano, o solo un oceano un po’ più corposo di quello degli ultimi giorni, ma tutto sommato questo mi piace. Una volta che il mal di mare è passato, e che mi sento davvero a mio agio in navigazione, mi piace sempre quando la situazione diventa un po’ più piccante, anche se di certo non si può dire che la navigazione sia confortevole. Viene sbatacchiato tutto qui e la, compresi noi, la barca è sottosforzo e l’attrezzatura anche, e le facce sono un po’ meno rilassate del solito. Mi piace l’oceano così, che bella la vela! :-)
Sabato 19/11/11 15:30 utc
PN 22°47’.375N – 033°23’.445W
genoa a farfalla con randa mura a dritta. AWS 15/17kts con angolo al vento tra 145° e 165° a dritta. Sog tra 6,4kts e 8,1kts. Cog 250-265°. Miglia percorse 1.004. siamo nell’ottavo giorno di navigazione. Miglia all’arrivo 1.635. Temperatura dell’acqua 25,1°C.
ieri sera con oltre 20kts di apparente abbiamo planato a 16,5kts di log.
Tutta la notte e tutta la mattina abbiamo viaggiato come dei missili.
Andiamo velocissimi da un paio di giorni, attorno alle 180/190 miglia al giorno.
La metà del nostro viaggio si avvicina rapidamente e il numeretto delle miglia mancanti macina senza sosta. Ogni volta che lo controlliamo è una sorpresa.

Domenica 20/11/11 16:49 utc
PN 22°32’.711N – 036°18’.300W
genoa a farfalla con randa mura a sinistra. AWS 9,2/11,5kts con angolo al vento tra 140° e 160° a sinistra. Sog tra 5,3kts e 7,1kts. Cog 268-278°. Miglia percorse 1.163. siamo nel nono giorno di navigazione. Miglia all’arrivo 1.472. ci avviciniamo velocemente alla metà della nostra attraversata. Temperatura dell’acqua 25,6°C. la temperatura del mare aumenta circa mezzo grado al giorno.
Si vede proprio che oggi è domenica :-)
La prima grande sorpresa della domenica è stata alle 9 di stamattina (ora locale), quella di ritrovare sul tavolo da carteggio il primo volume della “raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin”. Così ho scoperto che andrea il nostro skipper è buddhista praticante e membro della soka gakkai italiana. E son sicuro che di certo non è un caso se tra tutte le barche che c’erano in giro per las palmas son finito sulla barca di un praticante.
Seconda sorpresa il pranzo della domenica. Vale butta in acqua l’artificiale attaccato alla canna fortunata e nel giro di 10 minuti tiriamo su una lampuga un po’ più grandetta di tutte le altre pescate finora. Solita uccisione cruenta con seguente spellatura e pulizia, ma stavolta decidiamo di ricavare dei veri e proprio bastoncini abbastanza grossi. Mentre taglio il pesce discutiamo le varie ricette possibili. Come dice qualcuno noi italiani passiamo il tempo a mangiare e quando non mangiamo lo passiamo a parlare di cosa mangiare la prossima volta; e in questo caso il dibattito è redditizio. Alla fine decidiamo di fare un’impanatura grossolana, con uovo, farina, pan grattato e pistacchi spezzettati grossolanamente. La ricetta è un vero successo e il pranzo è ottimo sia come qualità che come quantità. Visto il caldo pranziamo fuori nel pozzetto di nemo e appena finiamo di mangiare, ancora prima di lavare i piatti avvistiamo a ore 9 la terza sorpresa. A poppa, leggermente a sinistra, direi a circa 5 o 6 di distanza da noi andrea avvista una vela. La osserviamo un po’ ad occhio nudo e un po’ coi i binocoli e decidiamo di accendere il VHF.
Chiamiamo ad appello la generica imbarcazione a vela vicino alla nostra posizione, specificando latitudine e longitudine. Dopo qualche minuto otteniamo risposta ed è tutto un sorriso generale. È sempre carino incontrare qualcuno nel bel mezzo del nulla :-)
Anche loro vanno ad antigua per il boatshow, anche loro una barca da charter.
Si chiacchiera per qualche minuto al vhf e scopriamo che si tratta di un ketch di 57 metri(!!!) e che mentre noi con randa e genoa navighiamo tra i 5 e i 7 nodi circa, loro con solo genoa ma col motore viaggiano tra i 10 e i 12 nodi. Una bella differenza di velocità e infatti sono sempre più vicini alla nostra sinistra. Ora anche l’albero posteriore senza vele e chiaramente visibile e lo scafo inizia ad intravvedersi tra le onde. Penso siano a meno di 3 miglia al nostro traverso e nel giro di poco probabilmente ci passeranno davanti a poca distanza. Vado fuori e aspetto di vederli da vicino. Nel frattempo ci son sempre tanti argomenti a bordo di cui parlare per passare il tempo.
Più tardi il ketch c’è passato davanti come previsto, ma non ha avuto la cortesia di passare abbastanza vicino da poterlo osservare chiaramente ...ci vediamo ad antigua, bye bye!


lunedì 21/11/11 02:23 utc
PN 22°14’.957N – 037°23’.550W
Miglia percorse 1.223. Miglia all’arrivo 1.409
lunedì 21/11/11 14:31 utc
PN 22°06’.598N – 038°41’.550W
Gennaker senza randa a sinistra. AWS 7,5/7,8kts con angolo al vento tra 100° e 120° a sinistra. Sog tra 4,5kts e 7,2kts secondo l’onda. Cog 255-268°. Miglia percorse 1.296. siamo nel decimo giorno di navigazione. Miglia all’arrivo 1.336. poco più tardi dell’ora del the dovremmo essere esattamente a metà attraversata. Temperatura dell’acqua 26,1°C.
Stamattina prima dario e poi claudio son saliti sull’albero di nemo a turno. dario fino alla seconda crocetta e claudio fino in testa d’albero. E tutti abbiamo fatto foto e video, dall’alto e dal basso.
Appena raggiunta la metà dell’oceano ci sarà l’apertura del prosecco e dei sigari, poi scatterà il toto antigua per vedere chi si avvicinerà di più all’ora esatta dell’arrivo a destinazione. Chi vince non paga la prima cena ad antigua!
Visto che al primo rilevamento fatto sul gps appena usciti dal porto di las palmas avevamo decretato 2.648 miglia all’arrivo, abbiamo deciso che 1.324 miglia all’arrivo ci danno diritto ad aprire i festeggiamenti del “middle ocean day”. I festeggiamenti iniziano a pranzo con le scaloppine del comandante e il prosecco, decisamente ottimi entrambi. Poi proseguiamo dando un assaggino qui e la un po’ a tutti i dolci della cambusa, compresa una tavoletta di cioccolato bianco che a ricorda tanto di galak di quando eravamo bambini. A seguire rum vintage dei caraibi dalla riserva personale del nemo e sigaro domenicano Vega Fina direttamente dal mio cassetto. Nella giornata del middle ocean non ci facciamo mancare niente, nemmeno una lampuga, che dopo le solite procedure finisce dritta in frigo. Prima di cena andrea mi propone di far gongyo, accetto volentieri, e lo facciamo nel pozzetto di nemo, sulla panca di poppa di fronte al tavolo con la faccia rivolta a poppa verso il mare aperto. Decisamente suggestiva la mia prima “pratica oceanica”.

Martedì 22 è una giornata un po’ uggiosa. In mattinata qualche sprazzo di sole, ma tendenzialmente più nuvoloso del solito. Di pomeriggio di tanto in tanto arriva anche la pioggia! Siamo già abituati troppo bene al clima quasi caraibico, per cui un po’ di nuvole e un po’ di pioggia, anche se a momenti ne viene giù proprio tanta, fanno lamentare un po’ tutti e ironicamente ce la viviamo un po’ come la classica giornata d’inverno, in cui se fossimo stati a casa saremmo andati al cinema con gli amici o avremmo visto un film in casa mangiando i popcorn sul divano.
Non ho fatto rilevamenti precisi sui dati della navigazione ma la cosa particolare è che siamo passati dall’andatura al lasco a quella di bolina, e la cosa crea non pochi disagi. Prendere l’onda di bolina rende la navigazione molto più sbatacchiata del solito e le onde contro lo scafo sottovento danno delle botte fortissime rendendo difficile riposare. Grande movimento di onde anche sotto la dinette e non di rado il tavolo da pranzo sobbalza rischiando di far volare via tutto quello che ci sta sopra. Decisamente insolito andare di bolina in oceano ma abbiamo davanti a noi, ad ovest una perturbazione che “risucchia” dietro di se il vento facendolo ruotare da sud est verso sud ovest e trasformando quindi il nostro lasco in bolina. Orziamo un po’, abbattendo un po’ la prua verso sud, leggermente al di sotto della nostra rotta ideale. La perturbazione si sposta verso nord-ovest e noi la aiutiamo ad evitarci scendendo leggermente verso sud-ovest. Una volta passata ci rimetteremo sulla nostra rotta ideale verso antigua.
Di pomeriggio avvistiamo una grossa sagoma in lontananza tra la foschia e pioggerella fitta a poppa. Solo dopo un po’ riusciamo a capire che si tratta di un motoryacht e iniziano subito le critiche dei puristi della vela :-)
Quando si avvicina vediamo che si tratta di una navetta di una 30ina di metri circa che procede “ad occhio” sui 15 nodi di velocità tenendo la prua dritta dritta su antigua, vista completamente di lato alla fine non è nemmeno poi così orribile anche se in effetti una certa aria da “traghettino delle grotte” un po’ gli rimane. a fine serata anche dario compila la sua riga sul block-note di bordo e il toto-antigua è ufficialmente chiuso! Vedremo chi dei 5 non pagherà la sua quota della prima cena ad antigua. Undicesimo giorno di navigazione.

mercoledì 23/11/11 02:23 utc
PN 21°32’.077N – 042°58’.328W
Genoa e randa mura a sinistra. AWS 13,2/14,5kts con angolo al vento tra 40° e 50° a sinistra, ancora di bolina. Sog tra 5,1kts e 6,5kts. Cog 274-285°. Miglia percorse 1.540. Miglia all’arrivo 1.095. poco più tardi dell’ora del the dovremmo essere esattamente a metà attraversata. Temperatura dell’acqua 26,6°C. alle 8:00 utc di oggi inizierà il dodicesimo giorno di navigazione.

mercoledì 23/11/11 17:09 utc
PN 21°12’.510N – 043°57’.325W
A secco di vele, andiamo a motore sotto la pioggia. Sog tra 4,6kts e 5,9kts. Cog 256-263°. Miglia percorse 1.609. Miglia all’arrivo 1.037. Temperatura dell’acqua 27,1°C. siamo nel dodicesimo giorno di navigazione. Ha piovuto parecchio per tutto il fine mattinata e il pranzo. Ora migliora un po’. Circa 15 minuti fa abbiamo avvistato ad ore 2 un mezzo bidone di plastica e attaccata una grossa tartaruga, lunga forse 80/90cm. Andavamo a motore quindi abbiamo potuto facilmente rallentare e manovrare per avvicinarci e accertarci che la tartaruga non fosse intrappolata in una lenza o in un pezzo di rete. In questo modo siamo riusciti a vederla molto da vicino, e una volta fermi lei stessa si è allontanata dal bidone per venire a vederci. Dopo qualche giro si è avvicinata alla nostra a poppa arrivando fino a meno di un paio di metri dallo scafo di dritta. Chiaramente non sono mancate ne le foto di claudio ne i video di dario. Io piuttosto che fare le foto ho preferito invece vedermela dal vivo :P
Abbiamo levato un’altra ora ai nostri orologi, in questo momento sono le 14:18 ora di bordo. Al 52 meridiano leveremo ancora un’altra ora per metterci sull’ora di antigua e avere tutto il tempo di abituarci a tale orario prima dell’arrivo.
Antigua sta sul 61 esimo, quindi da quel momento avremo oltre 700 miglia per abituarci all’ora di antigua.

giovedì 24/11/11 12:12 utc
PN 20°56’.860N – 045°53’.670W
Andiamo in poppa piena con lo spi. Sog tra 5,5kts e 8,1kts. Cog 262-266°. Miglia percorse 1.713. Miglia all’arrivo 927, abbiamo sbancato le 1000 miglia all’arrivo ieri sera durante la cena. Temperatura dell’acqua 27,1°C. siamo nel tredicesimo giorno di navigazione. Dopo l’avvistamento della tartaruga di ieri c’è stata altra pioggia, ma nient’altro di rilevante. Tuttavia non posso dilungarmi perché, non so come mai, il mio notebook riesce a caricare dalla 220v dell’inverter solo alcune volte, apparentemente senza nessun motivo in particolare, e ormai mi rimane poca batteria. Spero di riuscire a ricaricare per poter scrivere il log fino all’arrivo.

venerdì 25/11/11 03:15 utc
PN 20°44’.926N – 047°43’.630W
Andiamo ancora in poppa piena con lo spi. Sog tra 6,1kts e 7,6kts. Un po’ più veloci della media che ho utilizzato per calcolare il mio totoantigua, ma conto sulla facilità di abbassare la media e sulla matematica per portarmi a casa la famosa bistecca gratis. Cog 258-270° siamo un po’ alti rispetto alla rotta ideale stabilita all’inizio, ma tra un’oscillazione e l’altra la nostra prua punta comunque su antigua. Miglia percorse 1.812. Miglia all’arrivo 824. quando si superano le mille miglia all’arrivo sembra davvero d’andare tanto più veloci, anche se in realtà la media non è poi pazzesca rispetto ai giorni precedenti, ma la sensazione è davvero quella d’essere in discesa. Temperatura dell’acqua ancora 27,1°C nonostante siano le 00:23 all’ora locale. siamo ancora nel tredicesimo giorno di navigazione. Il 14esimo giorno inizia ufficialmente alle 8:00 utc, ovvero tra poco più di 4 ore e mezza.
Nel frattempo il notebook ha caricato, sembra che l’alimentatore riprenda a funzionare quando le batterie scendono sotto i 12v e l’inverter eroga meno di 195v. cercherò di verificare se questa impressione è giusta. Ora a 12,2v di batterie l’alimentatore del notebook non va, ma ho batteria carica e visto che non abbiamo cenato, io e dario ci concediamo un paio di toast con speck e formaggio.

venerdì 25/11/11 12:03 utc
PN 20°32’.235N – 048°37’.366W
Andiamo sempre in poppa piena con lo spi, come abbiamo fatto per tutta la notte. Sog tra 4,8kts e 5,4kts. La nostra velocità è decisamente diminuita, e anche l’onda si è ridotto davvero tanto. È sempre difficile valutare l’onda, specialmente dopo 14 giorni d’oceano, forse potrebbe essere circa 1,5 metri in poppa piena, leggermente al lasco di dritta, ore 5 per capirci. Cog 250-262°, ancora più alti rispetto alla rotta iniziale, ma non in modo esagerato. Sicuramente però la rotta non è dritta su antigua al momento. Miglia percorse 1.864,23. Miglia all’arrivo 772,5. Temperatura dell’acqua ancora 27,6°C nonostante siano le solo le 9:11 all’ora locale. Stamattina poi, appena sveglio per il turno, per venir su a dare il cambio ad andrea, non ho nemmeno infilato la maglietta e son venuto fuori in pozzetto con i soliti pantaloncini (gli stessi dalla partenza, sangue di lampuga compreso) e a petto nudo. Già al mattino così presto il sole fuori è piacevolmente caldo da poter stare così; già immagino come potrà essere a cavallo dell’ora di pranzo ...che vitaccia!
siamo entrati nel quattordicesimo giorno di navigazione.
Nonostante il sonno ho fatto la verifica sul caricabatterie del notebook e ormai posso confermare che l’ipotesi di ieri era giusta. Con le batterie della barca attorno ai 12v il mio alimentatore funziona senza problemi e il notebook si ricarica. Se il prossimo inverno dovessi ancora navigare, magari in un altro oceano, farò qualche prova prima di partire per procurarmi magari un alimentatore un pochino più “flessibile”, che carichi con riesca a funzionare con un range di tensioni in ingresso più variabili. Inoltre sicuramente va verificata la possibilità di far funzionare il notebook direttamente con la 12v dell’accendisigari.
...mi sveglio ancora un po’ e poi faccio colazione ...strano che ancora non abbia aperto il “bar atlantico da claudio” con il suo ottimo caffè!

sabato 26/11/11 03:20 utc
PN 20°12’.710N – 049°54’.830W
Spinnaker in poppa piena. AWS 5,3/6,5kts con angolo al vento tra 160° e 180° a sinistra. Sog tra 5,1kts e 6,7kts. Cog 248-263°. Miglia percorse 1.940. Miglia all’arrivo 696. Temperatura dell’acqua 27,6°C.

sabato 26/11/11 13:04 utc
PN 20°02’.233N – 050°56’.829W
Spinnaker in poppa piena. AWS 3,4/6,5kts con angolo al vento tra 150° e 170° a sinistra. Sog tra 4,9kts e 5,8kts. Cog 256-265°. Miglia percorse 2.000,63. Miglia all’arrivo 637,8. Temperatura dell’acqua 27,6°C.

domenica 27/11/11 02:56 utc
PN 19°39’.890N – 052°26’.039W
Spinnaker in poppa piena. AWS 9,8/10,6kts con angolo al vento tra 150° e 180° a sinistra. Sog tra 6,6kts e 8,1kts. Cog 265-274°. Miglia percorse 2.089,13. Miglia all’arrivo 550,7; che strano! Sembrano davvero poche ormai. Temperatura dell’acqua 27,6°C nonostante sia mezzanotte ora locale.
Ho saltato la cena, dormendo di filato dalle 17:30 a mezzanotte. Il pranzo a base di wurstel, cipolle glassate e salse varie ha avuto per tutti un effetto deleterio. Sia io che dario abbiamo saltato la cena, claudio non so, andrea e vale hanno cenato con the e biscotti. Tra i sogni ispirati dalla digestione ho sognato anche marcella, sarà il caso di sentirla quando arrivo ai caraibi?
Chiamarla da li, con le tariffe che ci sono e 5 ore di fuso orario mi pare veramente impossibile, magari vedo se è possibile contattarla su facebook. O magari no, ancora non so. Chissà, una volta arrivati ad antigua, cosa sarà successo in italia e nel  mondo, in questi 20 giorni di nostra assenza.

lunedì 28/11/11 04:35 utc
PN 19°05’.490N – 055°01’.136W
Fino alle 23 ora locale abbiamo viaggiato sotto spi, velocissimi, in poppa piena, poi il vento è aumentato troppo, fino a 25 nodi di reale e andrea ha svegliato tutti per una ammainata rapida, prima che si rischiasse di danneggiare lo spi. Poi il vento è calato un po’ ma rimane comunque sostenuto, con raffiche spesso oltre i 15 nodi di reale. Viaggiamo in poppa piena mura a sinistra con solo il fiocco. AWS 9,5/10,8kts con raffiche attorno a 15kts e angolo al vento tra 150° e 175° a sinistra. Sog tra 3,5kts e 4,5kts. Cog 228-240°. Ogni tanto andiamo troppo a sud, ma se strambassimo ci sarebbe il problema opposto, si andrebbe troppo a nord, quindi per ora meglio scendere un po’ e poi magari risalire domani o dopo mure a dritta, magari leggermente più al traverso che in poppa piena. Miglia percorse 2.251. Miglia all’arrivo 400,4. Temperatura dell’acqua 28,1°C (01:42 am ora locale).
Alle 8:00am utc iniziamo il 17° giorno di navigazione.

lunedì 28/11/11 12:35 utc
PN 18°55’.422N – 055°36’.439W
Abbiamo viaggiato in poppa piena mura a sinistra con solo il fiocco fino a mezz’ora fa. Durante la notte abbiamo ciondolato un po’ tra i vari cambiamenti di intensità e direzione del vento prima, sotto e dopo dei piccolissimi groppi con qualche goccia di pioggia. Poi stamattina abbiamo issato randa con 2 mani di terzaroli poiché il reale a momenti supera i 21kts. se servisse, meglio trovarsi con la necessità di manovrare per liberare una mano per avere urgenza di prenderne una per ridurre tela. AWS 15,2/17,8kts con raffiche attorno a 18kts o poco oltre. angolo al vento tra 100° e 120° a sinistra. Sog tra 6,0kts e 7,9kts. Cog 239-252°. Di tanto in tanto andiamo ancora un po’ troppo a sud, ma in linea di massima siamo in rotta. Miglia percorse 2.287,30. Miglia all’arrivo 364,2. Temperatura dell’acqua 28,1°C. siamo nel 17° giorno di navigazione.

martedì 29/11/11 03:19 utc
PN 18°19’.850N – 057°05’.394W
Oggi ha piovuto praticamente tutto il giorno, a momenti poco, a momenti moltissimo. Da stamattina abbiamo su la randa con 2 mani di terzaroli. In questo momento il reale è spesso attorno ai 30 nodi. Abbiamo ridotto anche il fiocco, e a momenti sembra che sia quasi necessario ammainarlo, ma poi si rivelano raffiche momentanee. In ogni caso lo teniamo d’occhio. Non possiamo orzare molto perché il pilota con questo vento non riuscirebbe a tenere la bolina stretta, e timonare di persona con la pioggia non è il massimo per nessuno; se possiamo ce lo risparmiamo. Quindi andiamo un po’ poggiati ed essendo mure a sinistra questo ci porta ad avere la prua un po’ alta rispetto ad antigua. Andare giù durante il giorno e magari quando non piove non sarà un gran problema. AWS 18,5/21,7kts con raffiche attorno ai 25kts. angolo al vento tra 115° e 120° a sinistra. Sog tra 7,0kts e 8,2kts. Cog 271-278°. Miglia percorse 2.379,6. Miglia all’arrivo 273. Temperatura dell’acqua 28,1°C.
Nemo ha una particolarità, forse tipica di tutti i catamarani, soffre parecchio l’onda in prua e al traverso, che si incanalano tra uno scafo e l’altro urtando violentemente la faccia interna dello scafo sottovento e il piano su cui poggia la dinette. Questo vuol dire che chi dorme in cabina durante il turno di riposo sente verso la parte interna degli urti a volte impressionanti, e in ogni caso un sacco di rumore, fino a sentirsi, di tanto in tanto il letto vibrare e sobbalzare vigorosamente sotto il corpo. Stessa cosa succede in dinette, così mentre pranzi o ceni è diventato ormai abbastanza abituale vedere piatti e bicchieri che saltano sul tavolo e il tavolo stesso che si solleva sotto i gomiti di chi mangia. All’inizio è un po’ inquietante da vedere e sentire e rende difficile riposare, ma ci si abitua presto, e poi con l’onda in poppa piena il fenomeno sparisce quasi completamente. Intanto 270 miglia all’arrivo sembrano ormai davvero pochissime. Quasi mi dispiace ogni volta che sto per arrivare a destinazione e finire la navigazione.

martedì 29/11/11 12:05 utc
PN 18°17’.604N – 058°06’.484W
Continua a piovere e a soffiare, e le onde sono cresciute. Alle 2:30 ora locale, prima di finire il mio turno di notte abbiamo preso la terza mano di terzaroli. Stamattina poi andrea ha aperto nuovamente un pezzetto di genoa.
AWS 28,5/31,2kts con raffiche. angolo al vento tra 120° e 140° a sinistra. Sog tra 7,0kts e 8,0kts. Cog 270-280°. Miglia percorse 2.438,19. Miglia all’arrivo 218,6. Temperatura dell’acqua 28,1°C.
Di pomeriggio abbiamo fatto turni di mezz’ora al timone, sotto la pioggia e sotto le secchiate d’acqua salata, per fortuna piacevolmente calda. È stato necessario timonare, perché con 30 nodi e oltre e in più l’onda formata al traverso il nostro amico “guido” non riusciva a mantenere una rotta decente verso antigua, e così l’abbiamo fatto noi, almeno fino all’ora di cena, quando la situazione si è calmata un po’ e guido s’è rimesso a lavoro. Noi abbiamo cenato e levato un’altra ora ai nostri orologi per metterci definitivamente sull’orario di antigua.
Al cambio turno di mezzanotte poi ha iniziato a sgonfiarsi tutto velocemente e nel giro di poco più di mezz’ora ci siamo ritrovati ad avere solo 5kts di vento dritti in prua e anche l’onda è sparita velocemente, trasformandosi in una onda di scaduta molto lunga, al traverso e alta massimo un metro.
La velocità è scesa immediatamente a 2 nodi o meno e non si riusciva a tenere la rotta, così dopo una rapida consultazione con dario abbiamo deciso di chiudere il genoa e accendere i motori. Rotta 245° diretta su antigua e tutta randa a riva, tanto con il pochissimo vento dritto in faccia nemmeno balla.

mercoledì 30/11/11 13:05 utc
PN 17°26’.110N – 060°32’.947W
È uscito il sole e ci sono all’orizzonte solo i soliti e pochi nuvoloni bianchi tipici dell’atlantico. Dopo 2 giorni o più finalmente niente pioggia in vista. Durante la notte si sono alternati momenti di vela a momenti di vela e motore, come adesso. AWS 10kts (di cui circa 5kts dovuti al motore). angolo al vento tra 30°/40° a dritta. Sog tra 6,4kts e 7,0kts. Cog 232-240°. Miglia percorse 2.586,43. Miglia all’arrivo 69,70. time to go previsto tra 9,5 e 10,5 ore. Temperatura dell’acqua 28,5°C.

mercoledì 30/11/11 18:42 utc
PN 17°09’.027N – 061°06’.590W
Ancora sole, caldo e mare piatto. Ore 14:42 ora locale. Proseguiamo a motore verso antigua. Sog tra 6,2kts e 8,0kts. Cog 250-260°. Miglia percorse 2.619,16. Miglia all’arrivo 34,03 ma ancora non si vede terra ad occhio nudo. time to go previsto tra 4,5 e 5,5 ore. Temperatura dell’acqua 29,0°C.
A questa distanza i segni di vita sono decisamente più frequenti. Stamattina un paio di motoryacht c’hanno sorpassato, probabilmente diretti anche loro al boatshow di antigua. Un paio d’ore fa una gasiera c’ha sfilato a poppa e ora tutto l’equipaggio sta sulle reti a prua, a socializzare con un uccello tropicale un po’ più grosso di un gabbiamo e con un becco particolare. Ricorda chiaramente gli uccelli che si vedono nei documentari di questi luoghi, ma nessuno di noi ricorda il nome. Ho fatto anche io qualche foto.

Mercoledì 30/11/11 1:05 utc
posizione 17°00'.310N 061°45'.689W
abbiamo buttato l'ancora di fianco alle boe del canale d'ingresso al marina di freemans bay di antigua. miglia percorse 2.654,73. temperatura dell'acqua 29°C.
ora locale 21:25 ci apprestano a preparare la cena, ma intanto facciamo la nostra prima diretta in rada dopo 20 giorni.
"cacchio ma quanto siamo fermi" la prima esclamazione di Vale. la bistecca del totoantigua é stata ufficialmente vinta da Andrea. da qualche baretto a terra si sente musica e di fronte a noi, sul ciglio della scogliera sono accese le luci di una villa vista mare.

sabato 3 dicembre 2011

La partenza per l’atlantico 2011

La partenza per l’atlantico 2011
12/11/2011 11:00 UTC
Su Nemo, costeggiamo la sagoma di las palmas andando verso sud per poi liberarci dalla terra ferma e fare rotta verso i caraibi.
Ehh si! Son passati dei giorni in cui non ho scritto.
Durante i primi giorni a las palmas oltre a salutare gli amici conosciuti lo scorso anno mi sono dedicato e leggere annunci su internet, scrivere a chi aveva pubblicato i suoi e fare delle piccole locandine in formato A5 che prima ho usato per tappezzare il porto e poi ho distribuito perfino di barca in barca su ogni pontile. Credo che poche barche siano sfuggite al mio assalto.
Dopo la passeggiata di fine mattinata a molestar barcos, tappa fissa al saylor bar, luogo di ritrovo di marinai e armatori, chi in cerca l’uno dell’altro e chi no. Una notte in ostello tra le vecchie mail ritrovo uno scambio di mail con sergio imperatore, armatore napoletano di “stella fulgens”, un bavaria 47.
Sergio è in italia ma la barca è in porto a las palmas, così lui mi propone di dormire su stella fulgens per 15 euro a notte (il costo del posto barca) dalla notte del 7 fino alla notte del 13. i 14 arrivano i clienti che hanno noleggiato la barca per l’attraversata quindi non si può più. È così che finalmente la sera del 7 lascio l’ostello e vado a dormire su una barca, almeno mi sento un po’ più marinaio!
La barca di sergio è affidata fino al suo ritorno a fabio, ragazzo italiano cresciuto ad arcore, in brianza. Anche fabio ha mollato tutto e da 5 mesi fa ad oggi ha lavorato come marinaio alla pari su alcune barche che passaggio dopo passaggio l’hanno portato fino a las palmas. Simpatico fabio, e decisamente portato alle pubbliche relazioni. Lui molto più di me ferma tutti, attacca bottone e chiacchiera con tutti quelli che incontriamo.
E così andiamo un po’ in giro insieme, sia in porto che in città. E dopo qualche giorno le facce son sempre le stesse e ci si conosce tutti in porto, ci si saluta e a tutti chiedi se hanno trovato la barca, da dove arrivano e dove vanno. Nessuno invece vuole sapere che lavoro fai, quanto guadagni, “fizzu de ghie se tue”, quando metti su famiglia, che macchina hai e come si chiama il tuo cane.
In porto conosciamo Maud, una ragazza belga partita da bruxelles che è arrivata in bici fino in spagna e poi su una barca, lei e la sua bici, fino a las palmas. Lei e la bici cercano passaggio, magari fino in brasile, per passare il natale in brasile a san paolo dal padre, e poi proseguire in bicicletta fino in patagonia. Vuole andare anche lei ad ushuaia, dove ti mettono quel famoso timbro sul passaporto “fin du mundu”. ...ma com’è che tutti ultimamente vogliono andare ad ushuaia? E se ci andassi anche io?
Poi conosciamo una ragazza austriaca, e dopo 2 giorni lei trova l’imbarco. E una francese che sta con lei, ma io non sono per niente bravo con i nomi.
Conosciamo anche claudio, un ragazzo di terracina che ha “comprato” un attraversata su Nemo, un catamarano nautitec 47 con bandiera italiana, che sta in rada aldilà del molo, come tanti altri che non partecipano alla ARC.
Simpatico anche claudio e ce ne andiamo un po’ in giro per la città e per locali. Compreso il 3x1 che poi scopriamo gestito da italiani e pieno di italiani. Anche li nomi che non ricordo, e poi leo, tuttofare del locale e arrangione di las palmas, e diego, nullafacente rappresentate di pannelli solari, punta di diamante delle nostre partite a bigliardino. Facciamo serata e tra le altre cose ci coinvolgono in una gara di bevute di birra a tempo, a squadre da 2 e ad eliminazione diretta.
Io sono in squadra con sander buyl, belga pure lui. Ci eliminano al primo turno ma con onore, al fotofinish! E poi chi lo sapeva che il belgio è senza governo ormai da oltre 16 mesi. Pensa tu!
claudio è in squadra con leo e fabio con il ragazzo inglese di Cambridge, che mannaggia mi son già dimenticato il nome, e quando parla in inglese lui non lo capisce nessuno. Carino il locale, universitarie erasmus comprese.
Ne succedono di tutti i colori a las palmas e si incontra veramente gente di tutti i tipi. Compresa Adriana, argentina di buenos aires, trasferita 30 anni fa in andalusia, ma che ora sta a las palmas. Dopo il divorzio il marito le ha portato via la casa, la macchina, l’attività e un bel po’ di soldi. E lei tutto sommato è felice perché si ritrova, anche se inizialmente controvoglia, finalmente libera! Libera di fare quello che le piace, di viaggiare, anche di cercare un passaggio attraverso l’atlantico, nonostante nessuna esperienza di navigazione e un bel po’ di anni più di me; per arrivare magari a buenos aires, dove è 30 anni che non va. Peccato, ma non me la sento di mettermi a ballare tango sotto la tenda del saylor bar, troppo tempo che non ballo.
Poi c’è l’amico Massimo di Olbia, che lui già lo conoscevo, e chicco il meccanico aeronautico, che ha comprato una barca e la sta rifacendo da cima a fondo con grande abbondanza di vetroresina e fibra di carbonio. Quando sarà pronta ci navigherà con la moglie e la figlia piccola, prima che cresca tanto da dover andare a scuola riportando tutta la famiglia a fermarsi. E la barca deve essere robusta per andare anche nei mari del nord, ecco perché tutta quella fibra di carbonio; e anche perché chissà dove l’ha fregata :P
C’è anche l’elettricista spagnolo e Carlo, il cameriere che parla 5 o 6 lingue, ride sempre, è carino con tutti i clienti, li saluta tutti, con tutti chiacchiera e si ricorda pure tutti i nomi lui.
E poi conosci Paolo, fotografo di oristano, a las palmas dal 1996 circa, e alessio onida che è sassarese come me, ma non c’eravamo mai visti. Certo chissà dov’era lui mentre io stavo a predda niedda.
Buena vida en las palmas, e mi sa che tra un paio d’anni ci passo l’inverno intero. Quest’anno non posso perché voglio arrivare a panama. Se poi quest’inverno arrivo a panama allora il prossimo vado li a cercare imbarco per il pacifico; e quello dopo, quello si che forse lo posso fare a las palmas, sempre che non ci sia qualche possibilità di fare l’indiano. Ma siamo già troppo avanti nel tempo, ne passerà di acqua sotto i ponti e di mare sotto i piedi. E chissà che sarà successo nel frattempo e dove sarò.
Ma gira che ti gira, chiacchiera chiacchiera, bevi bevi, mangia mangia… il 10 mattina claudio chiama fabio al telefono e gli dice che due persone si son sbarcate dal nemo per problemi loro e gli armatori vorrebbero vederci per farci una proposta. E lo sapevo io che alla fine le cose vanno come devono andare. Chi se ne deve andare se ne va, e chi deve attraversare in un modo o in un altro trova barca, sostituisce, rimpiazza, attraversa! Con un po’ di aiuto di buona volontà e anche di tanto impegno, tutto va nella direzione giusta, proprio com’è giusto che sia. Ed è giusto che io vada ai caraibi, perché in un modo o in un altro ci sarei andato. E allo stesso modo conto di andare a panama, grazie a me e grazie agli eventi che portano a panama chi ci deve davvero andare.
Conosciamo gli armatori di nemo, andrea e valentina, che per attraversare con loro ci chiedono 600 euro a testa.
Nemo deve andare al boatshow di antigua, dal 5 al 9 dicembre, credo per vendere le ultime settimane di noleggi rimaste scoperte, poi da li a saint maartin e poi tortola, in attesa dei primi clienti.
Fabio rifiuta la proposta, quasi sicuro andrà a tenerife per imbarcarsi poi su un amel 56 fino ai caraibi, dove vuole scendere e cercare lavoro sulle barche per tutta la stagione invernale. L’amel poi continua, non si sa con quali tappe, forse anche fino a panama, perché l’armatore vorrebbe fare il giro del mondo.
Io tratto per 450 euro all inclusive e la notte del 10 faccio lo zaino per andare via da stella fulgens e andare a fare la mia prima notte su nemo.
Nel frattempo al pomeriggio è arrivato a las palmas e ho conosciuto di persona sergio imperatore. Insieme a lui arriva anche samuele, che m’ha contattato lui leggendo dei miei annunci dove cercavo barca a las palmas, per chiedermi info e dritte, visto che anche lui sarebbe arrivato qui in cerca di barca.
E così li conosco tutti e 2 e mentre io vado a dormire su nemo samuele prende il posto su stella fulgens, nella stessa cabina e allo stesso prezzo.
In mezzo a tutto questo marasma, non so quando, forse la sera del 9, cenavo a puntillas e birra al saylor, con fabio, la ragazza francese e un inglese che naviga da una vita. E poi parla che ti parla salta fuori che l’inglese è uno dei tanti che crede abbastanza alle teorie dei cosiddetti complottisti e sa tutto di new world order, banche, 9/11, haarp, fluoro e altro. E passiamo ore a parlarne in inglese e a maledire i governi e i Kennedy e i JP Morgan e i Rockfeller e tutti gli altri che tutto questo teatro l’hanno creato e gestito per diventare sempre più ricchi alle spalle di povera gente sempre più povera e sempre più pecora. È così la scala gerarchica, in alto stanno i maiali (le banche) in mezzo i cani (la polizia) in basso le pecore (il popolo). E ha ragione la ragazza francese che non bisogna essere negativi, e anche Sander a dire che pensarci troppo rattrista; ma è pazzesco pensare che ci sia ancora gente che di tutto questo non ha mai nemmeno sentiti parlare. Quando ci sveglieremo?
E allora ieri che è 11 novembre mi sveglio su nemo ed inizio a vederlo un po’ e ad imparare dove stanno le cose. Facciamo 2 preparativi e poi andiamo a terra per soldi, commissioni e telefonate. e anche per un panino fantastico con jamon iberico! il giorno prima avevo preso all’ajuntamento di las palmas il pincode per le biclette gratuite, ma non ho fatto in tempo ad usarlo. E ieri ho fatto un po’ di commissioni e un po’ di ultime scorte prima della partenza.
Il giorno prima di partire tutto quello fai è “l’ultimo per 20 giorni”. L’ultima doccia calda decente, l’ultima puntillas, le ultime patate fritto, l’ultimo panino con lo jamon iberico serrano, minchia che buono!
Ieri sera aglio e oglio in barca e poi di nuovo al saylor bar a bere birre e salutare i vecchi amici.
Salutiamo peppino, il proprietario italiano del saylor che ha li di fronte una barca in alluminio, la figlia giulia, l’amico di peppino brizzolato e cantate.
Saluto massimo il cuoco di olbia e mi faccio dare la sua mail.
Salutiamo carlo e le cameriere. Salutiamo un po’ tutti, barche equipaggi e ragazzi in cerca di barca, e ce ne vogliamo andare perché domani si parte e la sveglia è alle 6.30 ma piove.
Piove e stiamo ancora li, e arriva gente, la signora che non ricordo nemmeno il suo nome, caterina o cammilla mi dice dario, che non attraversa ma sta sulla barca con la ragazza rasta carina, che suona la tromba e che se anche non è italiana parla benissimo ed è stata tanti anni in sicilia. E con loro c’è anche marta, ragazza napoletana che insegna al liceo e ogni tanto fa ripetizioni dalla barca con skype. Carina marta, e anche lei va ai caraibi.
Si sta li a chiacchierare delle solite cose dette già mille volte, e piove, e piove anche sotto le tende, anche se peppino le svuota sollevandole col tira acqua. E alla fine ci rassegniamo e ce ne andiamo sotto la pioggia, con claudio, dario che sta anche lui con noi su nemo, caterina/camilla e marta.
Loro vanno in fino al pontile mentre noi giriamo alla fine della rete e ci avventuriamo sotto la pioggia sugli scogli scivolosissimi.
Per farla breve arriviamo al tender tra mille scivoloni, ci lanciamo dentro anche se è pieno d’acqua e ce ne andiamo a dormire.
Arrivando ad oggi, stamattina sveglia alle 6.30, toilette caffè e cereali. Da oggi si naviga quindi piano con l’acqua. Io e claudio andiamo sul tender a ritirare le cime a terra tirate a poppa del nemo. Recuperiamo tutto, tiriamo su l’ancora e ci avviamo al pontile della capitaneria per fare acqua.
Il tizio del pontile si incazza un po’. Secondo lui nessuno può entrare in porto e mettersi su quel pontile, nemmeno 15 minuti per rabboccare acqua quando te ne stai andando per 20 giorni d’oceano, senza prima essersi fermato nella rada davanti al porto, aver chiesto l’autorizzazione sul canale 11 del vhf ed aver aspettato almeno un ora se non di più. E allora sbraita dal pontile, viene li a discutere con andrea e “ci chiude l’acqua in faccia”. e così anche se i serbatoi non sono del tutto pieni ce ne andiamo via, che vuoi fare.
sbatte fuori noi, uno sloop nero di una 20ina di metri e il lagoon 620 dei francesi arrivato stamattina presto e su cui c’eravamo ormeggiati all’inglese per fare acqua. Bel giocattolo il catamarano da 62 piedi, anche se in effetti è vero se sembra una roulotte, e quanto è carina la marinaia francese cacchio.
Alle 8.00 utc (circa usciamo dal porto)e iniziamo a costeggiare las palmas verso sud per poi lasciarcela alle spalle e proseguire in direzione caribe.
Andiamo a motore perché soffiano solo 2 nodi da nord. 1200/1300 giri, velocità di crociera bassa.
Poco prima delle 9 andrea mette in acqua il primo artificiale e nemmeno dopo 10 minuti sono a poppa dello scafo di sinistra a raffiare una lampuga di un mezzo metro. Così inizio da subito il vecchio rituale dell’atlantico.
La vodka in bocca e nelle branchie non funziona mica, forse la stordisce si, ma la lampuga rimane viva fino a quando non le stacco la testa e inizio il lungo lavoro. Butto la testa in mare, la spancio e levo le interiora e taglio via le parti laterali dell’addome che sono troppo sottili e hanno poca polpa e troppe spine, la spello tutta, la lego e la butto in mare legata per la coda. Trainata per un po’ dietro nemo, la lampuga perde quasi tutto il sangue e tutte le squame rimaste dalla spellatura, così la recupero e separo i 4 tranci che finiscono in sacchetto da frigo. Detto così sembra quasi niente, ma per fare tutto questo si son fatte le 11.00 e la nostra cena di stanotte vola in frigorifero.
Dorme la lampuga in frigo e dorme anche dario mentre claudio e valentina rattoppano uno dei due spi comprati ieri che è pieno di bucherelli minuscoli come se l’avessero mangiato le tarme e io mi ricordo di aggiornare questo diario di viaggio.
si son fatte le 12.30 mentre scrivo, e mentre valentina è ancora alle prese con lo spi andrea è intervenuto a darle una mano, mentre dario si è alzato da un po’ e ha preso il posto di claudio che ora dorme sul divano qui di fianco a dove io scrivo. Dario è un ragazzo che nella vita di terra ha una piccola azienda di elaborazione grafica, animazioni 3D e lavora soprattutto con i video. Ha fatto del lavori interessanti, tanti che non so ma anche uno con musicisti abbastanza famosi. Ed ha qui con lui la sua canon che fa i filmati in HD, e oltre a fare un’esperienza di vita e di navigazione, di questa attraversata dario farà anche un video, o dei video, o un reportage video, di preciso non so.
Questo è l’equipaggio di nemo, che piano piano se ne va 5,6 nodi di sog e prua 235°. Ed ecco li valentina che mi dice “da questo momento mancano 2.648 miglia” ma dritto per dritto bada bene, che chiaramente diventeranno 3000 o di più tra andare un po’ giù verso il 17° parallelo di antigua.
Abbiamo già consumato 14 litri d’acqua a quanto pare, da quando siamo usciti dal porto, ma buona parte per il risciacquo del dissalatore.
Intanto andrea ha aperto il genoa e viaggiamo mure a dritta con genoa e motore e un filino d’aria. Valentina inizia a tagliare le zucchine per la pasta del pranzo e i ragazzi montano il circuito dello spi.
Salvo chiudo e vado anche io.

venerdì 11 novembre 2011

e domani si parte!

ebbene si!
domani "finalmente" si parte :-)
oggi e' il nono giorno a las palmas e ieri mattina ho conosciuto andrea e valentina, gli armatori di nemo, un bel catamarano di 47 piedi.
nemo ha perso per strada per imprevisti vari 2 componenti dell'equipaggio per l'attraversata e cosi' claudio, marinaio italiano conosciuto in questi giorni a las palmas m'ha chiamato e mi ha presentato agli armatori.
nemo chiede una quota di partecipazione per le spese di gasolio e cambusa per l'attraversata, si contratta un po' e l'affare e' fatto; ieri notte gia' dormivo su nemo!
oggi un paio di lavoretti da fare, andrea ha comprato a poco prezzo 2 spinnaker poco usati da un'altra barca e mañana llevamos al caribe! :-)
ce ne sarebbero di cose da scrivere ... ma ci sono talmente tante persone da conoscere e con cui parlare che spesso rimane poco tempo anche per pensare. ma e' proprio una buena vida a las palmas.
e chiaramente non quest'anno e probabilmente nemmeno il prossimo, ma piu' avanti di sicuro, l'idea di passare un inverno intero a las palmas non e' proprio niente male.
me gustaria ;-)
che dire ... buon oceano a me, a tutti gli altri naviganti e a tutti quelli che ancora buscan barco.
ci vediamo al caribe tra una ventina di giorni

venerdì 4 novembre 2011

i primi giorni en las palmas

04/11/2011 12:20 UTC
qui abbiamo la stessa ora di londra e di greenwich, che se non sbaglio si scrive così.
sono arrivato qui la sera del 2 quindi in pratica questo è il secondo giorno che sto qui e oggi la cosa inizia a farsi già più interessante di ieri.
l'organizzazione della ARC inizia a farsi intravedere, nei bar c’è molta più gente e nel porto ci son più barche di ieri.
Per ora ho trovato alloggio in un ostello un pochino squallido, una serie di camere con dentro un letto e un armadio ricavate in corridoi lunghissimi. A dire il vero la camera da letto è anche più grande di quella che avevo a casa mia a sassari J ma la finestra purtroppo non si affaccia all’esterno ma nel coridoio, quindi fa decisamente caldo. L’aspetto positivo è che pago poco, 18 euro per notte, anche se qui dicono tutti che è un po’ caro non ho trovato niente di più economico, ma continuo a cercare. L’ideale sarebbe trovare un posto per dormire su una barca in porto, o per pochi euro o in cambio di lavoro.
Intanto faccio colazione al solito bar e vedo le solite facce …le solite ma alcune anche nuove, e con il mio inglese stentato parlo con 2 ragazze che cercano anche loro imbarco. Gli è piaciuta la mia maglietta, ma con un vicino di colazione inglese ragioniamo sull’esattezza della mia frase e su cosa è meglio che le ragazze scrivano nella loro locandina.
È tutto buffo e tutto stranamente “solito e usuale”, questa è la prima cosa che m’ha colpito quando sono arrivato qui mercoledì sera, e mentre camminavo per il porto con lo zaino in spalla pensavo a questa cosa.
Se compri una casa, o cambi casa o cambi città a volte ci vogliono mesi o anni per sentire quella casa o quella città come tua. Questo invece sembra che non succeda in viaggio, con le barche o con i porti.
Fai una settimana di navigazione su una barca a vela e te la ricordi per tutta la vita, e non vedi l’ora di rivederla, e quando la rivedi è come ritornare nella casa dove sei cresciuto a hai passato la vita. La stessa sensazione l’ho avuta appena arrivato a las palmas dopo esserci stato forse 2 settimane lo scorso anno. Il piccolo mondo del porto sembra tutto conosciuto, normale, usuale. E quindi ritrovo il solito bar con il solito Massimo il cuoco di olbia sposato con una canarina, la solita strada, i soliti pontili e anche tante barche già viste lo scorso anno... e ahimè ritrovo anche il solito cancello dell’uscita del porto che vorrei sapere proprio perché lo chiudono alle 22 e se vuoi uscire più tardi devi fare tutto il giro!
…chiacchiero con tutti qui, un po’ male in inglese e peggio ancora in spagnolo, ma piano piano la mia padronanza delle lingue migliorerà spero, e anche la capacità di passare dall’una all’altra in un istante mentre ora la cosa mi manda un pochino il blocco il neurone :P
Ma intanto è bello stare qui, stare nel porto, vedere facce e conoscere gente.
La solita gente che va e che viene e chissà dove va …perché ci voglio andare anche io!!!
Sto qui e continuo a cercare il mio passaggio, anche se la concorrenza sembra davvero spietata J
Sono in tanti a cercare e soprattutto tante ragazze, da tutta europa, tantissime dall’italia da quello che vedo nelle bacheche.
Ma come dicono le vicine di colazione, di barche ne arriveranno tante (pare che ci siano 235 iscritti quest’anno!!) e di posto ce ne sarà tanto per tutti
Sono sicuro che hanno ragione! ..staremo a vedere J

lunedì 3 ottobre 2011

il primo giorno di ferie

03/10/2011
Oggi primo giorno di ferie dopo la prima vera stagione da marinaio. bella sensazione!
- bella sensazione riposare dopo 5 mesi
- bella sensazione aver trovato un buon imbarco immediatamente dopo essere stato costretto a lasciarne uno troppo complicato e per niente gratificante
- bella sensazione sentirsi dire "siamo veramente contenti del tuo lavoro"
- bella sensazione essere pagati senza problemi e senza ritardi per quel lavoro fatto con tanta fatica, e non sempre questo è banale e logico come può sembrare!
- bella sensazione sapere che anche la prossima estate lavorerai

...e bellissima fantastica situazione quella del marinaio che, prima ancora di ritornare a casa, sta già pensando al prossimo viaggio. eh si!
quel viaggio che è proprio come l'hai sempre pensato anche se a tanti altri sembra così strano e incomprensibile, o forse senza senso e quasi pazzesco.

quel viaggio che ...
...si quando parti? appena possibile, vediamo
e dove vai? mmmhhh boh! se non ci sono cambiamenti, alle canarie credo, e poi forse ai caraibi, a vela! e quando arrivo li vediamo, se capita in venezuela o in colombia o a panama, o in brasile o ...boh!
e come vai? in aereo, a vela, traghetti, in pullman ...come capita insomma; e poi se riesco ritorno anche a vela, caraibi-azzorre-portogallo-spagna-italia; ma non lo so, è tutto da vedere
e quando ritorni? dipende, dai passaggi che trovo, da quanto spendo, da quanto lavoro, da quanto guadagno, quando finisco i soldi, quando finisco la voglia, vediamo dove sono, cosa succede, chi conosco e dove vanno quelli che conosco. se ci vanno loro ... magari ci vado anche io! e poi ritorno
dovrei...
si perché per la prossima stagione ho già 5 mesi di lavoro assicurati, se non ci sono cambiamenti
e con i soldi di 5 mesi di lavoro poi ...d'inverno un bel viaggio si che te lo fai!
e poi da qui alla prossima estate chissà, si vedrà, dipende!

...mi piace un viaggio così
e in questi giorni mi ritornano in mente sempre un paio di idee

"la casa non è il posto dove vivere, ma il posto dove tornare"
"il bello del viaggio è andare, non arrivare. quando arrivi il viaggio è finito"

...si, bella sensazione davvero

giovedì 2 giugno 2011

piccolo diario di bordo

15/03/2011 – ore 21:30 - Altea                      38°35’,322N – 000°03’,300W – 08:30 pm UTC
Domani si parte, inizia la navigazione da qui a Messina, solo il meteo e la stanchezza decideranno le tappe, forse Baleari, da vedere se una o più tappe. Sicuramente Sardegna, se possibile Alghero se invece il vento il mare la temperatura e l’equipaggio riescono a trovare un magico feeling forse dritti su S. Antioco, per guadagnare 100 miglia verso la Sicilia.
400 miglia in 4 giorni? Magari! Ma solo a sperarlo o ipotizzarlo mi sembra di pretendere una fortuna sfacciata.
Staremo a vedere, in ogni caso inizia domani la mia prima esperienza da quasi capitano.
una barca di 30 anni non di certo in forma smagliante, un armatore senza patente e senza esperienza di vela, un marinaio evidentemente intraprendente ed anche audace, speriamo non incosciente e imprudente. Campane discordanti, qualcuno avverte “attento, la sicurezza prima di tutto” e io lo so che ha ragione. Qualcun altro “evviva, fai il salto, passi di fatto da marinaio a capitano che bello” e anche lui ha ragione e fare il salto non è e non può mai essere facile, questo si sa.
Intanto per ora di certo ci sono solo i dubbi, sicurezza o salto, audace o incosciente, non lo so. Solo il tempo e gli eventi lo diranno. Intanto confido in me stesso, in Eolo e nella fortuna.
  
16/03/2011 - Altea                 38°35’,322N – 000°03’,300W
09:30am – 08:30am UTC - Quasi pronti per partire. Facciamo le ultime sistemazioni, poi Massimo andrà in ufficio per restituire la card, saldare e ci sposteremo al distributore per fare gasolio.
10:00am – 09:00 UTC – il vendo soffia attorno ai 20kt o poco più. Ho già cazzato quasi a ferro la prima borosa, così isserò la randa già con una mano. Non credo ci sia bisogno di prendere la seconda a meno che il vento non superi i 30 nodi. Troppa tela sulla randa preferisco non averla. Visto il vento dovremmo andare prevalentemente al lasco o di poppa, quindi meglio randa piccola per evitare danni in caso di strambate involontarie e tutto genoa, anche se non è molto grande, sarà 105 o 110% o forse un 100% venuto un po’ troppo grande.
Adesso adesso Garcia, l’elettricista del Varadero, è passato a salutare. Aveva la faccia dubbiosa perché dice che il vento é tanto e nei prossimi giorni rischiamo di prendere il temporale. Gli ho risposto che dobbiamo andare ora, che non ci sono alternative. Questo vento è buono per andare alle baleari e per andare in Sardegna, e soffia fino a domenica. Lunedì dovrebbe girare da est e a quel punto non si potrebbe più andare in quella direzione. Mi chiede se ho esperienza di vela e mi raccomanda di stare sottocosta, non si sa mai… se ne va e ci salutiamo con sorrisi reciproci.
Mi sta simpatico Garcia. Ora preparo le carte nautiche.

11:05 am – 10:05am UTC – abbiamo terminato ora le manovre d’attracco al distributore.
Uscendo dall’ormeggio del pontile intanto Massimo ha fatto la manovra esattamente al contrario di quanto gli avevo detto, andando con la poppa indietro tutto alla sua sinistra anziché a destra.
Nonostante abbia spinto con mani e piedi abbiamo leggermente strusciato con l’ancora l’opera morta del 47 piedi alla nostra destra, sul suo lato sinistro, per fortuna senza danni o graffi.
In questo momento siamo al distributore. Abbiamo caricato una tanica, la rossa, di benzina per poter fare la miscela al fuori bordo. Non so che ce ne faremo visto che abbiamo già la tanica del fuoribordo piena, ma leghiamo l’asino dove dice il padrone.
Abbiamo caricato poi 180 litri di gasolio in aggiunta a quello che già c’era nel serbatoio piccolo. Non posso sapere quanto era ma posso stimare per difetto che partiamo con circa 200 litri di gasolio. Considerato che non dovremmo mai avere onda contro e che il motore è 55CV stimo il consumo in 2,5 litri ora. 80 ore di autonomia motore che credo ci permettano un autonomia tra 240 e 300 miglia. Abbastanza per arrivare ad Alghero facendo vela e motore. In ogni caso, anche nella peggiore ipotesi di dover fare tutto a motore, abbastanza per arrivare in sicurezza a minorca, magari Mahon.

11:25 am – 10:25am UTC – ci prepariamo a mollare gli ormeggi dalla gasolinera e andare.
All’uscita del porto rotta 083° verso Formentera.

12:35 – 11:35 UTC – vento attorno ai 20 nodi con raffiche attorno ai 25 o poco più
Con una mano di terzaroli la barca sotto raffica tende all’orza e il timone non governa bene.
La rotta ideale per Formentera è 87° ma riusciamo a tenere una prua tra 90° e 100°, più alla poggia il genoa si sgonfia e il boma inizia a ballare troppo.
Preferisco così che non prendere la seconda mano. La tendenza orziera mi rassicura dalle strambate involontarie, e con questa tela abbiamo una velocità media attorno ai 6kt, con punte anche di 7,5/8.
Se le condizioni rimangono queste potrebbe essere una situazione abbastanza favorevole. È possibile però che il vento aumenti nel primo pomeriggio. Staremo a vedere.


17/03/2011 - Formentera                   38°43’,992N – 001°25’,019E
03:12am – 02:12am UTC – ho appena finito di sistemare gli ormeggi di Carius su un pontile del porto di Formentera.
Dopo 15 ore e mezza di mare i risultati sono i seguenti:
- navigato per 83,18 mn di cui 70 utili pari a meno di un decimo delle 800 previste per Catania
- 1 randa rotta
- 1 candeliere divelto
- 1 draglia fuori uso perché l’arridatoio senza coppiglie s’è sganciato ed è caduto in mare
- Stanchezza, dolori e mani sanguinanti. Mi gira la testa ora.
-  La barca non stringe
- Il timone non governa
- Il motore non è affidabile
- Con vela ridotta non si può strambare in sicurezza perché il boma sbatte violentemente contro il paterazzo d’acciaio
 La mezzana è inutile perché già solo con la randa di maestra la barca è troppo orziera
- 2 winch su 3 sono praticamente inutilizzabili
- La seconda borosa non si può cazzare a mano e non ha un sistema per essere cazzata

02/06/11 – Ansedonia
Ho trovato imbarco come marinaio su “Mediterraneo”, un Perini di 23mt al comando di Mascia, la mia cara amica e comandante.
Mi sono appena ricordato di questo stralcio di diario di bordo, mai finito … solo un pezzetto … proprio come quella navigazione iniziata per arrivare a Messina e mai finita.

Lo pubblicherò così, incompleto, sul mio blog. Giusto per tenerlo a mente.
chissà se Carius è ancora al gavitello in quella rada di Formentera.


mercoledì 9 marzo 2011

l'incontro con Carius

ogni tanto mi capita di rimuginare delle cose...
frasi già sentite, modi di dire già detti, pensieri già pensati, brandelli di conversazioni iniziate e finite da tanto o lasciate in sospeso.
tra tutte queste cose che mi tornano in mente, più spesso ritornano quelle che mi fanno ridere, e così mi ricordo di quell'amica un pò matta che un giorno mi fa "le barche in fondo sono come animali domestici".
e io una settimana fa qui ad altea ho conosciuto Carius, un ketch di "soli" 14 metri ma ben 22 tonnellate! costruita in ferrocemento da un tedesco.
e se 5 o 6 anni fa non sapevo cosa fosse un ketch ... figuriamoci il ferrocemento...
e poi aiutando a fare i lavori, una pitturata qui, una sbirciata li, una pennellata la, tutto pian piano si chiarisce.
può una barca essere costruita come una casa? travi di ferro bullonate, tondini incrociati e saldati che ricordano un cantiere, reti metalliche a maglie strette e tutto ricoperto di cemento ... che diavoleria è mai ... una barca di cemento armato?!
eppure galleggia dannato Archimede, che a volte non ti capisco proprio!
ma a parte il ferrocemento, i due alberi, le trinchette, le volanti, gli stralli, la pancia larga, la prua affusolata e la poppa a cuore; roba che ai non velisti poco interessa; in fondo aveva ragione lei.
e anche Carius è un po' come un animale domestico, che la conosci, la coccoli, le dai cure e attenzioni e lei non parla ma in qualche modo sembra che ti ricambi e può nascere simpatia o feeling, oppure no.
ha 30 anni Carius e di simpatia ne fa parecchia già solo per questo. abbandonata in un porto per più di 10 anni, qualcuno decide di comprarla per due soldi e metterla a posto, e io ora gli do una mano.
tanti problemi e tanti acciacchi, tante cose sistemate e tante ancora da mettere a posto.
dopo 10 anni che non naviga o forse anche di più le ho rimesso le due rande sui boma, e già così sembra un pò di più una barca a vela e meno un relitto. m'è piaciuto tirare su e poi piegare vele di cotone grosso e bordeaux, fatte a mano quando io nemmeno andavo alle elementari, e serrarle forte con cime di canapa così dure e ruvide che anche le mie mani sono diventate dure e ruvide.
ha un piccolo timone tutto di legno Carius, e se cala un pò il vento forse domani le metterò su anche un genoa sempre di cotone bordeaux.
ancora tanti lavoretti, di elettronica elettricità e falegnameria. e tanti dettagli da curare, che quando son marinaio mi piace che "gli affari miei" siano tutti a posto.
le controllo e le ricontrollo tutte quelle cose che per me devono essere a posto quando navigheremo. guardo e riguardo le drizze e le scotte, ripasso le borose e serro i mataffioni, devo nastrare tutte le coppiglie che non mi graffino o strappino le vele e mille altre cose ancora.
e se cala il vento venerdì o sabato la portiamo a navigare Carius; che ora la coccolo e la curo, ma poi lo so, di sicuro mi ricambiera!

lunedì 31 gennaio 2011

gente come me

in aeroporto li riconosci quelli come te,
li vedi subito quelli con la cerata.
Gente strana, vestita male, con la pelle scura dal viaggio.
Chissà quante storie ognuno, ma forse nessuno ne vuol parlare.
Forse anche lui ritorna a casa, e forse anche lui aspetta un nuovo viaggio, per quello non parla.

adios

La notte tra il 18 e il 19 navighiamo su "Adios", un fantastico swan 59 piedi.
25 anni ma sembra quasi perfetta a parte qualche dettaglio davvero insignificante.
La mattina buttiamo l'ancora a Virgin Gorda, davanti ad un molo grigio e triste, giusto per andare a fare dogana. Ma diversamente da quanto visto fin'ora ...qui si vede il fondo!!!
Facciamo dogana, risaliamo a bordo e leviamo l'ancora. Pochi minuti, doppiamo un piccolo capo e

...wow!
rocce?! palme?! sabbia bianca e barche all'ancora!!!

Se fino a questo momento ero rimasto un pò deluso dai cartonati scenografici in riva alla spiaggia della St. Maartin Olandese e peggio amareggiato dalle vetrine di gucci e cartier a 50 metri dalle case di legno dei neri nella Marigot Francese, qui qualcosa cambia.
Solo adesso sembra d'essere veramente arrivato ai caraibi :-)
...peccato che il ritorno non sarà altrettanto incantevole, vento in faccia e onde sulla prua ci aspettano senza scampo, un sacco di ore di motore e questa volta su un bavaria ahimè!

la sera alle 18.00 arriviamo a cooper islands 2 minuti prima della chiusura del freedrink ...painkiller per tutti!!! (chissà cosa c'é dentro?!?!)

pensieri in ordine sparso dai caraibi

non importa se sei a Gibilterra, a La Linea, a Barbate, a Las Palmas o a Saint Maarten...
...nel porto, nel bar del porto, nel mondo del porto puoi perfino andare in giro con due ciabatte una diversa dall'altra
una di gomma nera e una che sembra di sughero marroncino
la destra numero 40 e la sinistra numero 44
una è la tua e una era di Diego
non importa, tanto nessuno se ne accorge o nessuno ci fa caso
e questo a me piace!
=)

domenica 30 gennaio 2011

brandelli di atlantico 2010

posizione 20º40'254N 028º15'940W
ora locale 00:33 27/12/2010 - 02:33UTC 27/12/2010
Mai come ora son convinto che non serve avere tanto per essere felici.
L'oceano sotto, le stelle sopra, la luna alle spalle e soprattutto la serenità dentro di tè.
Tutte cose che  non compri e non possiedi, per questo nessuno sicuramente nessuno te li può togliere.