lunedì 26 novembre 2012

domenica 25 novembre da bangkok a hua hin

domenica è il giorno in cui me ne vado da bangkok, mi alzo alle 7:30, in silenzio senza svegliare gli altri nella stanza metto quasi tutto nello zaino; mi accorgerò il giorno dopo di aver lasciato in una busta appesa al letto due paia di boxer sporchi; faccio una doccia mi vesto e parto. piove un po' e non ho tanta voglia di diventare matto con i bus, quindi cammino per rambutrii road e trovo subito un taxi. 150B e arrivo in stazione, son le 8:30 appena passate e il treno parte tra un ora, quindi ho il tempo di fare tutto con calma. compro il biglietto di terza classe per 44B e camminicchio per la stazione in cerca di un posto dove fare colazione.
faccio colazione, arriva il treno e salgo a bordo. il primo impatto è abbastanza buffo. il tutto è a dir poco spartano, i sedili sono di metallo e plastica rigida come quando andavo a scuola a sassari con l'autobus, e i finestrini spesso sono rotti ma spesso non ci sono nemmeno. chiaramente non possono mancare i ventilatori sul soffitto. al momento della partenza l'ulteriore sorpresa, la locomotiva è diesel e fa davvero un gran rumore ...ok ma per poco più di un euro che volevi? freccia rossa?
le indicazioni di Rob sul treno e sull'orario erano corrette, quindi come suggerito da lui mi siedo sul lato sinistro del treno, nella speranza di riuscire a vedere ogni tanto qualche scorcio di mare della costa est della thailandia.
ok ...ma chi é Rob?! ah ah vero! Rob l'ho conosciuto tramite couchsurfing, questo fantastico sito che ti permette di cercare ospitalità a casa di altri iscritti, nelle località che tu vuoi visitare. una nuova funzione permette inoltre ai surfer come me di pubblicare il proprio itinerario di viaggio, completo di località e date. in questo modo chiunque vive in quella città o in quella zona, quando visita il sito vede tutte le persone che hanno intenzione di passare li e può fare una proposta di invito.
così è successo a me, più di un mese fa avevo inserito tra le possibili tappe del mio viaggio in thailandia una sosta a Hua Hin in una data orientativa e Rob mi ha invitato a casa sua.
Robert è di origine australiana, pensionato 60/65 enne, è gay e da qualche anno vive a Hua Hin con il suo compagno Chai.
Chai è thailandese, viene dal nord, ha 46 anni, fa il fotografo e un po' di tutto ed è un personaggio ad dir poco particolare.
nonostante la scomodità dei sedili il viaggio passa veloce, tra due chiacchiere con i vicini di posto thailandesi, uno sguardo al mare che non si vede in lontananza, alle palme da cocco e alle risaie che invece sono praticamente ovunque.
dovrei arrivare verso le tredici a Hua Hin ma invece a mezzogiorno siamo ancora abbastanza lontani.
dormicchio ancora un po' e in una stazione dal nome sconosciuto e quasi impronunciabile sale qualcuno e all'improvviso mi sento chiamare, "ohh Mario!!!"
la sorpresa è reciproca, Renaud che era andato via da Bangokok prima di me ha fatto un giretto a nord ovest, poi è sceso verso sud e non so come è  arrivato qui a prendere l'unico treno che da Bangkok porta a sud, lo stesso treno dove sono io, alla stessa ora e anche nello stesso vagone! cose da matti. in ogni caso due risate un abbraccio e la sorpresa passa subito, queste cose capitano in viaggio, e ci aggiorniamo sui rispettivi programmi.
anche lui va a sud ma al momento non sa bene dove. io gli dico di Hua Hin e di Rob e Chan, i nostri programmi per i giorni successivi sono abbastanza simili, e decidiamo di proseguire insieme, almeno per il momento.
arriviamo a Hua Hin verso le due del pomeriggio e Rob è li che mi aspetta davanti ai binari. MI aspetta perché "mi avevi detto che eri solo, non in due". e certo, come facevo a dirtelo, fino a mezz'ora fa non lo sapevo nemmeno io :)
in ogni caso non è un gran problema. decidiamo dove andare a pranzo, Rob spiega a Renaud come arrivarci a piedi e io e Rob andiamo col motorino. cibo thai al chioschetto del mercato chiaramente, fantastico, e Rob parte subito con i suoi racconti, la storia della sua vita e tutte le indicazioni a Renaud per trovare un posto letto a poco prezzo.
poi ci racconta di come è arrivato in thailandia, di come ha girato praticamente tutta l'asia paese per paese e tutta la thailandia città per città. una fonte inesauribile di informazioni di prima mano; uno di quelli che non è come nelle guide della lonely planet dove tutto è bellissimo e interessante a prescindere, e poi scopri che non è vero. lui è uno che nei posti c'è andato di persona cercando di star bene e di spendere poco e che ti dice "senti caro mio, li vai perché è fantastico e ne vale la pena, di là lascia stare perché è una cagata di posto"
e infatti Rob per prima cosa ci chiede "ma che cavolo ci siete venuti a fare a Hua Hin?"
Hua Hin scopriamo essere una cittadella molto poco interessante, dalla vita tranquilla, che però conta quasi 5000 stranieri residenti più un altro gran numero di residenti che vivono qui gran parte dell'anno ma con visti turistici, non in modo permanente. è pulita carina e ben organizzata, ha un mercato bisettimanale economico e ben fornito, diversi centri commerciali dal sapore molto occidentale e un bell'ospedale, super efficiente ed economico. Rob c'è stato qualche anno fa per un intervento, e per meno di 300 dollari gli hanno fatto l'intervento, ha avuto una stanza singola gigante per 4 notti, un divano letto dove Chai ha potuto dormire e tutto i pasti per lui e per Chai.
in pratica Hua Hin ha tutto quello che serve per poterci passare una vecchiaia tranquilla e serena, con la sicurezza di una buona assistenza sanitaria, una vita abbastanza economica, e per i più arzilli anche un piccolo quartiere a luci rosse o quasi, dalla vita notturna abbastanza movimenta.
Rob mi accompagna a casa, mi fa vedere la mia stanza, mi offre caffè americano e continua a raccontare e a darmi informazioni utili per il viaggio sul centro thailandia, sul sud, su tutte le isolette e su come arrivare in malesya.
"non voglio pianificare il tuo viaggio" mi dice, ma in un attimo l'itinerario è abbozzato, poi chiaramente cambierà strada facendo, come sempre. una mezz'ora e si riparte, col motorino, e Rob mi porta a vedere un tempio sulla collina e uno più grande, enorme ancora in costruzione, un poco più giù. in questa struttura gigante i monaci vivono, lavorano, studiano, pregano e tengono seminari. poi andiamo a vedere il piccolo villaggio degli elefanti e chiediamo informazioni 1000B per un ora e 600 per mezz'ora di escursione in groppa all'elefante. intanto un piccolo elefantino intrattiene i bambini in visita, fa girare un hula hop colorato e con la punta della proboscide afferra banconote da 20B e le passa al suo addestratore.
scendiamo dalla collina e andiamo al mercato, dove incontriamo Chai che fa la spesa per la cena. Rob mi porta in giro tra i chioschetti e mi spiega chi è l'uomo giusto da cui prendere la carne di maiale, e da chi il pesce, chi è la donna del pollo e la ragazza delle uova. c'è di tutto qui, non solo cibo, e ci puoi comprare una maglietta per 2 euro, delle mutande per 1 euro e delle ciabattine di gomma per 50 centesimi. costa tutto un pochino più che nelle zone più economiche di Bangkok, ma costa tutto comunque pochissimo, specialmente per chi ha un reddito europeo o simile.
"capisci perché vivo qui?" mi dice Rob nel frattempo "io ho lavorato tanto, ma per tante ragioni che non ti sto a raccontare, in australia ora prendo solo la pensione minima, 1300 dollari australiani che sono poco più di 1000 euro. prima ne prendevo ancora meno ma per fortuna qualche mese fa il governo australiano ha deciso di aumentare le pensioni minime per i pensionati single; quindi ora mi arrivano qui circa 40.000 bath ogni mese. con una pensione così in australia sarei povero, più povero del 90% della popolazione, sarei praticamente nell'ultima fascia di reddito del paese; poco meglio di chi non ha lavoro e vive di sussidi statali. invece qui sto bene! non sono ricco ma non ho problemi. ho la mia casa, il mio motorino, le mie vacanze, vivo bene, mangio bene, sono sereno e non devo aprire il portafogli quattro volte al giorno per controllare quanto mi è rimasto e fare il conto per sapere se riesco ad arrivare alla fine del mese".
e come per lui evidentemente la thailandia è questo anche per tantissime di quelle altre 5000 persone che vivono tutto l'anno a Hua Hin, oltre che cielo azzurro, clima caldo o caldissimo e gite fuori porta; singapore, laos, birmania, cambogia, vietnam e indonesia ...tutto con budget low cost.
intanto Chai fa una super spesa per cena e se ne ritorna a casa a cucinare. anche io e Rob ritorniamo a casa e conosco Daniela e Sandro, Italiani vicini di casa di Rob, precariamente residenti in thailandia.
loro vivono qui quasi tutto l'anno, o comunque buona parte, pur non avendo un visto permanente, ma mi spiegano come fanno ed è abbastanza semplice! innanzitutto all'ambasciata thailandese di milano o di roma è possibile chiedere dei visti turistici che anziché un mese durano due mesi, ed è possibile chiederne due insieme. quindi potrai stare 2 mesi in thailandia, uscire dal confine anche solo per un giorno e rientrare il giorno dopo con il secondo visto turistico di altri due mesi.
questi visti non sono gratuiti ma hanno comunque un costo decisamente contenuto, sotto i 100 euro direi o forse anche meno ma non lo so per certo. finiti i due visti presi in italia basta andare poi a farsi un giretto ad esempio in cambogia, o in laos, o in malesia, e anche li andare all'ambasciata thailandese e richiedere un nuovo visto turistico per 2 o in alcuni casi 3 mesi, con un costo di poco più di 1000B. non so quanto tempo sia necessario per ottenere in visto, ma credo che sia quasi immediato o che basti al massimo qualche giorno. in ogni caso direi che non sia un problema trovare qualcosa da fare per passare spensieratamente una settimana in nessuno di questi bellissimi paesi.
e così il gioco è fatto e anche se non hai un visto permanente puoi vivere in thailandia entrando e uscendo ogni 2 mesi, pagando 100 euro al mese per prendere in affitto una piccola casetta (diciamo un bilocale) e spendendo una 20ina d'euro al mese per la bolletta della corrente elettrica.
purtroppo gli stranieri non possono comprare una casa in thailandia, e possono comprare un terreno solo per 30 anni. dopo i 30 anni questo dovrà essere venduto ad un thailandese o ad una società thailandese.
una casa non la puoi comprare di persona se sei straniero, ma la puoi far comprare ad un thailandese con i tuoi soldi, facendoti inserire come usufruttuario a vita nell'atto di proprietà. oppure puoi costituire una società, col 51% delle quote appartenenti a soci Thailandesi e far comprare la casa all'azienda. ci son persone qui specializzate nel fare la "testa di legno", ovvero il socio fittizio per queste società a maggioranza thailandese, con cui gli stranieri comprano o costruiscono le case.
i prezzi del terreno pare siano abbastanza alti a Hua Hin, altrove non lo so, ma poi con 50mila euro ti ci costruisci una villettina di due piani, di 100mq per piano, con doppi servizi e aria condizionata ...ma io personalmente non saprei che farmene di una casa così, specialmente se per 100 euro al mese posso prendere in affitto un bilocale con un piccolo giardino dove tenere la bicicletta.
tra tutte queste chiacchiere si arriva presto all'ora di cena e abbiamo già sistemato in giardino i tavoli e le sedie per cinque, e Chai inizia a portare a tavola un numero infinito di piatti. inutile dire che io li assaggio tutti! e sono tutti davvero fantastici, perché se non ho capito male, forse la mamma di Chai qualche anno fa aveva un ristorante da qualche parte nel nord, dove lui ha lavorato per diverso tempo, ma non sono sicurissimo d'aver capito bene il suo inglese. fatto sta che cucina davvero in modo fantastico Chai,  e tutti gradiamo molto, innaffiando tutto con abbondante birra thailandese ghiacciata.
dopo cena ci congediamo e io chiamo Renaud, ci diamo appuntamento vicino al suo hotel e Rob mi da un passaggio in motorino e si ferma a bere una birra con noi e fare quattro chiacchiere. dopo un poco arriva Chai e si danno il cambio, Rob ci saluta e ci lascia e se ne ritorna a casa. Chai invece ci fa da guida per il quartierino a luci quasi rosse ...non potevamo chiedere di meglio! si perché Chai è davvero un personaggio fantastico, piccolo e magro, secco secco fuma come un turco, in casa indossa dei parei colorati che poi per uscire sostituisce con canottiera traforata rossa, pantaloncini corti abbinati e bretelle.
per finire indossa scarpe piccole e delicate, completamente pitonate! cammina sculettando in modo esagerato ma poi quando ti si avvicina ti parla con un vocione profondo, quasi da baritono, in un inglese che all'inizio è pazzesco perché la maggior parte dei thailandesi pasticcia le R e le L e all'inizio e per un bel po' non ci capisci nulla. e quando ride e scherza con tutti, lui dice che non è ne un ragazzo ne un uomo, ma un superGay!!! e davvero non riesco a trovare una definizione più azzeccata :)
andare in giro con lui in questo posto è particolarmente buffo, perché tutti lo conoscono, lo salutano, l'abbracciano e gli offrono da bere. non c'è persone che con Chai non faccia una battuta o una risata, e lui ci presenta tutti gli amici e i parenti ...anche se dopo 25 fratelli e sorelle iniziamo a dubitare che siano parenti per davvero.
ogni bar è particolare, ogni bar ha musica ad alto volume, qualcuno dal vero e ogni bar è pieno di gente che ride, balla, beve e si diverte. qualcuno purtroppo è anche pieno di turisti un po' troppo cresciuti accompagnati da ragazze un po' poco cresciute che si strusciano in modo evidente.
anche io e Renaud subiamo qualche tentativo di abbordaggio, con abbracci e carezze e un pizzicotto sul culo! alcune sono donne, altre ragazze giovani, alcuni sono gay, altri sono trans e altri ladyboy ...c'è davvero solo l'imbarazzo della scelta, e tutti lasciano capire chiaramente che qui basta scegliere quello che preferisci e contrattare sul prezzo. ma nessuno di noi è in cerca di sesso mercenario e qui il rischio di ritrovarti poi tra le mani qualcosa che non ti aspettavi che ci fosse è davvero troppo alto!
ci si diverte tanto con Chai, anche a vederlo ballare scatenato in discoteca, e si fanno presto le tre, così si risale sul motorino e si ritorna a casa, mentre Chai guida il motorino e parla. già ci capivo poco da sobri, di giorno e da fermi, figuriamoci alle 3 del mattino dopo un po' di birre e col vento in faccia!

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