martedì 20 novembre 2012

un weekend a Bangkok

mi piace viaggiare, e come dico sempre, la cosa più bella del viaggiare non é solo vedere nuovi posti, ma specialmente conoscere nuova gente!
e in viaggio ho conosciuto degli amici che son bravissimi ad attaccare bottone con tutti; di quelli che entrano in un bar da soli e dopo soli 5 minuti si ritrovano al tavolo in 20, perché son bravi a fare amicizia con tutti. certo è anche una questione di carattere, e forse non é esattamente nella mia natura, ma anche questo come tutte le cose si può imparare ...così mi esercito e me la cavo anche bene!

sabato mattina conosco Lalé, una ragazzetta thailandese con la testa rasata, un bel sorriso e magra come un chiodo! lei parla inglese meglio di me (certo è facile) ma all'inizio capirla è davvero difficile perché i nostri accenti sono completamente diversi. però é simpatica Lalé, questa ragazzetta dall'età indefinibile, e non ci diamo per vinti.
io le racconto del viaggio che voglio fare e di come lo voglio fare, e le spiego che voglio evitare di fare la classica fine del turista che parte col pacchetto viaggio ...perché non è nel mio stile e nemmeno nel mio budget! niente ristoranti di lusso, alberghi 5 stelle e soprattutto niente italiani e italiano, altrimenti restavo in italia.
quello che dico a tutti i thailandesi che conosco è che voglio intrufolarmi nella vita e nelle abitudini locali, imparare qualche parola thai e mangiare e bere quello che mangiano loro, e andare dove vanno loro; dove i turisti di solito non vanno. le piace questa cosa a Lalé e mi lascia il suo numero di telefono per andare a fare due passi insieme la sera.

nel frattempo con Renaud abbiamo deciso di andare a vedere il tempio del Buddha di smeraldo, quello che viene considerato senza dubbio il tempio più importante della città. i turisti pagano 400B per entrare mentre i thailandesi entrano gratuitamente. anche se alcuni thailandesi dicono che sono basso e scuro come loro evito di provare a fare il portoghese, non mi sembra carino rubare il prezzo del biglietto in un tempio, e le guardie sembrano anche abbastanza serie.
il posto è semplicemente fantastico! e tra l'altro ogni mezz'ora parte un tour del tempio guidato da una guardia anziana che spiega in inglese ,,,cosa chiedere di più...
la nostra guida cammina e spiega per un ora, e gli possiamo fare anche un sacco di domande.
il tempio è pieno di costruzioni la cui forma assomiglia a delle campane, è una di queste è completamente rivestita da uno sconfinato mosaico di bollini d'oro. tutto il tempio ha più di mille anni ma qualche hanno fa questa "campana" dorata è stata restaurata rimpiazzando i tassellini d'oro mancanti con dei nuovi fatti a mano in italia, 1 mattoncino 1 dollaro, per una costruzione fatta di 1 milione di pezzetti tutto d'oro. per non rovinarsi sotto le dita dei turisti, che toccano tutto nonostante i cartelli di divieto, sia questo che altre costruzioni del tempio sono state poi interamente rivestite da uno strato di vetro che li difende dalle intemperie e dalle ditate.
una cosa simile è stata fatta anche per tutte le statue degli elefanti. una volta erano bianche, ma la statua dell'elefante bianco attirava troppo l'attenzione dei visitatori indiani che considerandolo sacro ci lasciavano sopra delle monete, come dono e ne accarezzavano la testa. struscia oggi struscia domani, con migliaia di persone al giorno tutti gli elefanti del tempio rischiavano di trovarsi in poco tempo con la testa letteralmente consumata, così i monaci decisero di riverniciare di nero tutti gli elefanti.
la guida ci racconta un sacco di curiosità su ogni dettaglio del tempio, sulle scimmie buone che sorvegliano i demoni cattivi, e i demoni buoni (li riconosci dall'anello al dito) che difendono le porte e sorreggono le costruzioni.
infine arriviamo al palazzo del buddha di smeraldo, che di smeraldo non é ...é di giada se non sbaglio, ma 1200 anni fa quando fu scoperto i thailandesi non conoscevano ancora la giada e scambiandolo per smeraldo gli diedero il nome che porta ancora oggi. la statua è alta forse un metro e mezzo e in cima all'altare (tutto d'oro) indossa il vestito (d'oro) della stagione delle pioggie. il 28 novembre, giorno di luna piena, arriva l'inverno e il buddha cambia abito; poi lo cambierà ancora in estate.
...è stato chiaro Mr. Franck, la nostra guida, a proposito dell'oro ...se avete il dubbio su cosa in questo posto sia ora e cosa no ...beh è facile, tutto quello che sembra anche loro lontanamente oro, lo é!
è immenso il tempio del Buddha di smeraldo, bellissimo, emozionante, e talmente importante che ogni buddhista thailandese (il 95% della popolazione) deve venire a pregare qui almeno una volta nella vita. è stato fantastico vedere questo posto e avere una guida che parla inglese. e dopo circa 3 ore in tutto io e il viaggiatore francese ce ne ritorniamo in strada ...a caccia di noodles!

ritornato all'ostello di KhaoSan, faccio una doccia e mi riposo un po' dal caldo straziante.
poi con Lalé ci incontriamo in un centro commerciale di fronte al fiume dove mi fa provare il miglior the con i "jelly beans" della città, dei frutti che sembrano piccoli fagioli neri e gelatinosi, molto dolci. ha capito bene! e m'ha portato li perché dice che è in assoluto il migliore di bangkok e che lei spesso prende il bus da casa e attraversa diversi quartieri solo per andare li a bere quel the :-)
chiacchieriamo e giriamo per un centro commerciale fatto di negozi bassi e carini, con tante famigliole thailandesi a spasso e con pochi pochi turisti stranieri.
arriviamo al fiume dove prendiamo un battello che fa alcune fermate avanti e indietro gratis. navighiamo per un pò e scendiamo nel punto più vicino al mio quartiere; così in fretta e furia fermiamo un taxi in mezzo al traffico caotico, saluto Lalé e ritorno a khaosan dove mi aspetta Renaud per un giretto notturno, una birra fresca e un pò di cibo thai da mangiare in un piatto di plastica mentre camminiamo in mezzo a migliaia di persone.

tra tutta questa gente ci ritroviamo con Nanà una ragazza francese che Renaud ha conosciuto durante la giornata. Nanà è veterana della thailandia, ed è la quinta volta che viene a Bangkok, ci da un sacco di dritte su dove mangiare, dove risparmiare anche sull'acqua e ci fa scoprire l'happy bar! uno di quei "peggiori bar" della città, dove però tutti sono simpatici e sorridenti, e il giorno dopo se ci ritorni sei sicuro di ritrovare già qualcuno che ti abbraccia come un vecchio amico.
e non ci vanno solo i turisti in questo happy bar, nascosto in fondo ad un vicoletto tortuoso che sembra non avere uscita, ma che invece ce l'ha, e tutti vanno e vengono come se fosse un autostrada e ti passano di fianco perché é stretto stretto, ti sorridono e ti salutano, e poi magari ritornano per una bevuta.
ci vanno soprattutto i thailandesi all'happy bar e ci va anche Pranotkorn, thailandese carina, con 2 bambini e un buon lavoro. il giorno dopo non lavora e anche lei mi porta un pò in giro per la città, yahoooo!!!

domenica mattina (18 novembre) ci incontriamo in una stazione dello skytrain e partiamo subito in autobus, ci stiamo per una mezz'ora e capisco subito che da solo non ci sarei mai potuto andare. in qualunque città il bus è un mezzo per locali, devi sapere che linea prendere, in che direzione, dove sei e dove devi scendere, e devi essere in grado di guardare fuori dal vetro e capire dove sei e quanto manca. non è come la metro con la sua mappa, i suoi tabelloni e le sue vocine di ragazza che annunciano le fermate in inglese; qui la donna che ti da il biglietto ti fa pagare in base alle fermate che devi fare, ma ti parla solo in thai.
prima tappa colazione, un the fantastico e un caffé pessimo che sarà il mio primo e ultimo tentativo di caffé in thailandia. poi in giro per la strada e per i mercati, che se a santo domingo erano belli, qui sono semplicemente entusiasmanti, e incredibilmente puliti! è fantastica la pulizia di questa città, ovunque!
in giro per il mercato mangio un dolcetto locale, cotto su una piastra, una specie di pancake di farina di cocco fatto a mezze pallucce abrustolite fuori e roventi dentro, con un chicco di mais al centro ...quanto vorrei ricordarmi il nome ... me lo devo far scrivere da Pranotkorn.
lei parla benissimo in inglese ma come al solito la pronuncia è complicata, e io da bravo italiano prima chiedo di ripetere e la seconda volta che non capisco sorrido e annuisco :P
quindi mi sfugge un po' il motivo per cui entriamo in una farmacia e compriamo dei prodotti che sembrano per i bambini e li sistemiamo bene bene in una scatoletta di plastica. poi andiamo al mercato del pesce, dove il pesce non è semplicemente fresco, ma vivo! ed economico, e compriamo 3 anguilline che il pescivendolo mette in una busta piena d'acqua, come quando compri i pesci rossi dal luna park da bambino.
magari le deve portare a casa per pranzo penso, e saliamo al volo su un altro autobus.
niente pranzo e casa, ma tempio buddhista. e non uno di quelli dove ci sono le statue d'oro e i turisti che pagano per entrare e fare le foto, un bel tempio si, sempre carino pulito e ordinato, ma un tempio di quartiere, lungo un canale dove la gente va normalmente a pregare e dove sono davvero l'unico straniero ...che meraviglia!
il tempio di Suan Pla Thammachat fa parte di un gruppo di templi che si estende lungo un canale di cui purtroppo non ricordo il nome. e tra un tempio e l'altro ci son parcheggi in abbondanza per tutti e dei piccoli parchi alberati, verdi e curati.
non so come ringraziare, Pran mi spiega tutto passo passo, leviamo le scarpe entriamo, pagiamo 20B per i fiori e l'incenso, la candela e i pezzetti di carta con dentro dei piccoli bollini, delle sottilissime lamine d'oro.
ci sediamo di fronte ad un monaco e lui inizia a pregare. io imito gli altri e al momento giusto da inginocchiato e con le mani giunte davanti al petto mi inchino, aprendo le mani e poggiandole di fianco alle ginocchia e portando la fronte vicino al pavimento, mentre lo faccio dico tra me e me il mio nome, cognome e quello che vorrei nella mia vita, per tre volte. finita la preghiera scopro che la scatoletta piena di cose carine è un dono per i monaci e Pran la lascia ai loro piedi. il fiori vanno poi davanti ad una statua, l'incenso acceso in un contenitore a posta e la candela anche, poi si passa davanti alle statue del buddha e levando i fogli di carta, ad una ad una appiccichiamo i sottili bollini d'oro su ogni statua del buddha ...wow che emozione!

usciti dal tempio ci avviciniamo al canale e compriamo due piccole tartarughe, le mettiamo in un secchiello insieme alle anguilline del mercato e Pran le libera nel fiume.
da quello che mi spiega, non capisco tutto perfettamente, ma è una tradizione di buon auspicio e buona fortuna. i thailandesi credono che liberando i pesci, questi andando via liberi nel fiume portano via con se tutte le cose negative e brutte della vita, lasciandoci una vita "pulita" e felice.
nel canale ci sono anche migliaia e migliaia di pesci che credo siano dei pesci gatto, ma non ne sono sicuro. compriamo del mangime anche per loro e insieme a tante famiglie thailandesi diamo da mangiare a questi pesci giganti, affamati, che per acchiappiare i bocconi di pane si ammassano uno sull'altro restando fuori dall'acqua anche per parecchio tempo. questo è l'unico pesce che i thailandesi non mangiano, perché per loro e quasi sacro.

...ok non mangeremo il pesce gatto ma il cibo thai lo mangiamo e come, così andiamo in autobus in un centro commerciale dove c'è una specie di tavola calda enorme dove c'è davvero solo l'imbarazzo della scelta.
in due spendiamo circa 5 euro (che per assurdo qui sono davvero tanti) ma dopo un attimo il tavolino è pieno di piatti tutti diversi e tutti eccezionali, riso con pollo, con maiale, la zuppa di noodles con i frutti di mare, una ciotola di brodino di verdure di un buono indescrivibile, il dolce e il gelato con dentro della frutta che non conoscevo ma che proverò ancora.
per digerire il pranzo giriamo un po' e compro una sim che mi permette di collegarmi ad internet dal cellulare per tutto il prossimo mese in tutta la thailandia.
andiamo all'ultimo piano e in un parco giochi enorme incontriamo i bambini di Pran (5 e 8 anni) e la mamma, nonna Thai! menomale che ho imparato a dire Sawadii (buon giorno in thai) e tutti i thailandesi che saluti nella loro lingua lo apprezzano davvero tanto.
Pran vive in una casa tutta sua con la mamma e i suoi due bambini, non parla di padre o marito e io non chiedo, ma le chiedo di com'è la vita a bangkok e lei mi racconta un pò di cose.
un appartamento in un condominio di lusso costa dai 2 ai 3 milioni di Bath, 50/75 mila euro. dei grattacieli enormie scintillanti dove vanno a vivere i thailandesi benestanti e gli stranieri. quanto costa una casa normale non lo so, e non chiedo quanto costa la sua. chiedo però quanto guadagna un thailandese. il salario minimo è di 9000 bath, poco più di 200 euro, mentre i ragazzi che lavorano per i negozi del centro commerciale ne guadagnano circa 12.ooo (300 euro). lei lo sa bene perché lavora per un'azienda che ha punti vendita in tutti i centri commerciali di bangkok e lei da sola gestisce 9 punti vendita e circa 30 persone. lavora 6 giorni alla settimana, 9 ore al giorno, ma guadagna bene, 30.ooo bath al mese, 750 circa. meno male dice, perché altrimenti con due bambini piccoli e la mamma che vive da lei non sarebbe possibile stare tranquilli. 54 ore di lavoro settimanali per un buon stipendio, il doppio degli altri per vivere serenamente. e si vede, perché i bambini sono belli, simpatici, educati e ben festiti, e lei anche, elegante e raffinata, molto carina e di una gentilezza spettacolare, tanto che il suo unico giorno libero in una settimana lo passa a portare in giro un turista italiano conosciuto la sera prima. è impossibile non chiedersi se esiste un solo italiano che avrebbe fatto lo stesso ... forse uno si! forse 2 o 5 o 10 ...ma qui non è per niente strano. è fantastica questa gente ...e me ne ritorno a khao san con il mio skytrain e con un gran sorriso! ...che bella questa città!

il ritorno decido di faro a piedi, dalla stazione del treno fino a khao san. solo dopo scopro che è un idea veramente geniale! e anche sbagliare strada è sempre una grande idea :)
finisco irrimediabilmente dentro vicoli sempre più piccoli e stretti, che sembrano sempre chiusi ma poi sono aperti, e dove in fondo ci trovi sempre un thailandese gentile che ti parla in inglese e ti indica la via di uscita, anche se ti sembra di attraversare i salotto di qualcuno.

chi lascia la strada vecchia per la nuova ...in questa città trova un sacco di cose belle! e io trovo anche una donna thailandese che per 1 euro mi fa la barba. e nel frattempo si fa notte.
esco dal barbiere, riprendo a camminare e appena svolto un angolo mi ritrovo in enorme mercato a cielo aperto, con migliaia di persone che, sono sicuro, finché era giorno non c'erano, ma ora sono li e hanno un sacco di cose da fare. si vende di tutto nei mercati di Bangkok, ma soprattutto si vende cibo e qui specialmente. dal pesce vivo a la carne fresca, dalla verdura a tanti tipi di frutta che non conosco. e tutti cucinano e tutti mangiano ...e tutti i profumi sono fantastici e attraenti.
di tutti i mercati che ho visto questo è il più grande, il più colorato, il più profumato e improvvisato, e anche il più thailandese ...e io sono sempre contento di essere l'unico straniero, li in mezzo a tanti thailandesi che ti guardano senza mai essere sospettosi e infastiditi, ma sempre gentili e sorridenti; sempre pronti ad indicarti la strada per tornare a casa, anche solo a gesti, perché qualcuno non parla una parola in inglese e io non una di thai.

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